Si noti questo dettaglio a proposito del vino:
"E' Chiara Comegna, archeobotanica, a raccontare di una piccola brocca nella quale è stata riscontrata la presenza di un vino 'corretto'. Perché nel fondo del vaso in coccio dove la brocca era stata lasciata, dice, "e' stato ritrovato un coppo e sotto al coppo, un grumo composto da resti di fave macinate". Le fave, sottolinea, "venivano usate per sbiancare il vino" o per correggerne il gusto. L'odore del vino poi, rivela Osanna, "è stato un altro dei piccoli miracoli di questo scavo: ci ha investiti fortissimo quando abbiamo aperto uno dei grossi vasi col coperchio che erano sul bancone", incredibile se si pensa che quel vaso era chiuso da duemila anni."
E' chiaro che a quel tempo c'erano altri... gusti!
Simon