00 06/01/2021 11:15
Re: https://www.monrealenews.it/cronaca
Zagor.1970, 06.01.2021 11:11:

Rieccoci con un altra storia strappa lacrime pubblicata da diversi giornalisolo perche cresciuto in una famiglia di Testimoni di Geova

www.monrealenews.it/cronaca-monreale/cronaca-varia/28193-sbattuto-fuori-casa-perch%C3%A9-omosessuale-la-triste-storia-del-monrealese-jo-co...

ma correttamente è arrivata la risposta dei genitori:

www.fanpage.it/attualita/testimoni-di-geova-la-lettera-della-famiglia-a-jo-conti-cacciato-perche-gay-ti-ameremo...

"Siamo i genitori di Jo Conti. Non vi nascondiamo che ci ha ferito profondamente leggere sul vostro giornale le accuse rivolte contro di noi da nostro figlio. Non avremmo mai voluto scrivere questa lettera e smentire pubblicamente nostro figlio, a cui vogliamo bene. Ma purtroppo le accuse di Jo gettano fango sulla nostra famiglia e sulla nostra religione, e meritano quindi di essere corrette.

Non è vero che abbiamo cacciato via di casa nostro figlio, né che lo abbiamo discriminato o maltrattato in qualche modo quando si è dichiarato omosessuale. Nostro figlio Giuseppe Jo è il maggiore di tre amati figli, e ci ha rivelato di essere gay più di 15 anni fa. Da allora ha ovviamente continuato a vivere a casa, partecipando a tutte le attività familiari e avendo un ruolo importantissimo nella nostra famiglia. Come genitori ci siamo sempre presi cura di lui, anche per i suoi problemi di salute. Anche se non condividiamo le scelte di nostro figlio dal punto di vista sentimentale, abbiamo continuato ad amarlo, lasciandolo libero di vivere la sua vita come voleva. A costo di grandi sacrifici economici, ci siamo addirittura indebitati per farlo studiare presso una scuola privata per realizzare le sue ambizioni nella moda e poi lo abbiamo aiutato ad avviare una sua società di telefonia.
Abbiamo fatto del nostro meglio per accontentarlo, anche a discapito dei suoi fratelli minori ai quali purtroppo non abbiamo potuto dare lo stesso sostegno economico, perché siamo una famiglia modesta. Ma lo abbiamo fatto di buon grado, perché gli vogliamo bene. La scelta di andare via di casa all’età di 32 anni è stata una scelta di nostro figlio. Lo ha deciso non perché fosse maltrattato, ma perché non accettava le regole di comportamento all’interno della famiglia, le stesse che anche i suoi fratelli erano tenuti a rispettare. Crediamo che i genitori abbiano tutto il diritto di chiedere a un figlio di rispettare alcune basilari norme igieniche e di comportamento. Ma a Giuseppe quelle norme non stavano bene e ha deciso di andarsene. In seguito ci chiese di tornare a casa e noi lo abbiamo riaccolto. Poi ha trovato un lavoro e se ne è andato di nuovo. Il nostro sostegno non è venuto mai meno e, contrariamente a quanto lui afferma, ci sentiamo e vediamo regolarmente.

...

Caro Giuseppe, ricordati che ti amiamo molto e ti ameremo sempre. Papà e mamma".

Cosa non si fa per farsi pubblicità per arrivare ad avere un po di successo !!!



Certo che "cacciato di casa" a 32 anni, è forse qualcosa che si puo' credere solo in ... Italia! [SM=g7405]

Simon