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Le collette sono sempre sbagliate?

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    Gatto.87
    Post: 180
    00 08/01/2021 12:15
    Propongo questa domanda poiché in congregazione è abitudine ogni anno (scuola degli anziani, scuola dei pionieri) raccogliere denaro per fare regali a vicenda, ovvero anziani verso pionieri e viceversa.
    Ora io mi sono informato e mi sembra di capire che questa pratica è sbagliata, però mi chiedo come mai allora gli anziani lo fanno...

    È vero che non conosco la modalità che gli anziani usano per fare regali ma so per certo che i regali vengono dal "corpo degli anziani" con tanto di bigliettino, ma certamente questi regali vengono acquistati, e quindi pagati...

    Da parte nostra è un disagio dire di no alla raccolta di denaro per "ricambiare", ma forse esagero io e in un certo senso è una cosa che si può fare?

    Ho trovato questo, grazie per le vostre opinioni.


    Risposta a domande

    ◆ Si possono fare le collette?

    Scrivendo la sua lettera ai Galati l’apostolo Paolo incoraggia a operare “ciò che è bene verso tutti, ma specialmente verso quelli che hanno relazione con noi nella fede”. (Gal. 6:10) Significa questo che se un nostro conservo è nel bisogno dovremmo promuovere una colletta? La colletta è una pratica cristiana?

    Il termine colletta (greco, logìa) è riportato due sole volte nelle Scritture Greche Cristiane e precisamente in I Corinti 16:1, 2. Se esaminiamo attentamente questi due versetti noteremo i seguenti particolari: 1) È menzionata la colletta. Evidentemente si trattava di una speciale colletta di cui i corinti erano già stati informati; 2) Era per i santi (i cristiani) e non per un singolo individuo; 3) Il denaro doveva essere portato a Gerusalemme e consegnato al corpo direttivo di quei giorni affinché fosse provveduto il necessario a chi era nel bisogno; 4) L’offerta doveva essere fatta in forma privata “nella propria casa”; 5) Doveva essere un’offerta spontanea, volontaria, “secondo che abbia prosperità”.

    Evidentemente questa colletta fu promossa per far fronte a una situazione difficile esistente a Gerusalemme. (Atti 24:17; Rom. 15:26; II Cor. 9:1, 5, 12) Collette del genere scritturale sono promosse oggi dall’organizzazione teocratica in occasione di disastri naturali come alluvioni, terremoti, disagi dovuti a forte opposizione, ecc. È quindi a questa specie di colletta che fa riferimento Paolo in I Corinti 16:1, 2.

    Ma che fare se un fratello della congregazione a cui apparteniamo ha bisogno? Sarebbe appropriato promuovere una colletta in una simile circostanza? No. Possiamo aiutarlo personalmente, in forma privata. (Matt. 6:3, 4) Da parte loro gli anziani, se necessario, potrebbero presentare una risoluzione alla congregazione perché una certa somma di denaro del fondo della congregazione sia offerta come dono al fratello bisognoso.

    Comunque, nel decidere se si debba assistere un certo fratello che è nel bisogno, quali altri princìpi scritturali è necessario che la congregazione tenga presenti? In I Timoteo 5:3-16 l’apostolo Paolo prende in considerazione la cosa e dà precise indicazioni in proposito. Innanzi tutto, ci si dovrà assicurare se il fratello nel bisogno può essere assistito dai suoi familiari. (vers. 4) Inoltre, dovrà trattarsi di uno che “persevera nelle supplicazioni e nelle preghiere notte e giorno” (vers. 5) e a cui “sia resa testimonianza di opere eccellenti, . . . se ha diligentemente seguito ogni opera buona”. (vers. 10) Deve quindi trattarsi di un fratello o di una sorella spiritualmente sani e attivi nell’opera. Coloro che non sono esemplari nella condotta e che non sono attivi, perché volutamente trascurano i comandi di Cristo Gesù, come possono pretendere che la congregazione li assista se essi stessi non si identificano con essa mediante le opere?

    Mostrare amore e fraterna considerazione in maniera pratica per coloro che sono con noi nella fede è una caratteristica del cristianesimo con la quale desideriamo identificarci recando così onore al nostro amorevole Creatore e al Figlio suo, Cristo Gesù, che per primi ci mostrarono amore. — Efes. 5:2; I Giov. 4:10, 11.

    wol.jw.org/it/wol/d/r6/lp-i/201980251#h=1:0-15:0



    --edit by mod.: inserite sempre quando possibile i link alle fonti che citate, grazie
    [Modificato da Major-Tom 08/01/2021 12:36]
  • EverLastingLife
    20 08/01/2021 12:47
    Re:
    Gatto.87, 08/01/2021 12:15:

    Propongo questa domanda poiché in congregazione è abitudine ogni anno (scuola degli anziani, scuola dei pionieri) raccogliere denaro per fare regali a vicenda, ovvero anziani verso pionieri e viceversa.
    Ora io mi sono informato e mi sembra di capire che questa pratica è sbagliata, però mi chiedo come mai allora gli anziani lo fanno...

    È vero che non conosco la modalità che gli anziani usano per fare regali ma so per certo che i regali vengono dal "corpo degli anziani" con tanto di bigliettino, ma certamente questi regali vengono acquistati, e quindi pagati...

    Da parte nostra è un disagio dire di no alla raccolta di denaro per "ricambiare", ma forse esagero io e in un certo senso è una cosa che si può fare?

    Ho trovato questo, grazie per le vostre opinioni.


    Risposta a domande

    ◆ Si possono fare le collette?

    Scrivendo la sua lettera ai Galati l’apostolo Paolo incoraggia a operare “ciò che è bene verso tutti, ma specialmente verso quelli che hanno relazione con noi nella fede”. (Gal. 6:10) Significa questo che se un nostro conservo è nel bisogno dovremmo promuovere una colletta? La colletta è una pratica cristiana?

    Il termine colletta (greco, logìa) è riportato due sole volte nelle Scritture Greche Cristiane e precisamente in I Corinti 16:1, 2. Se esaminiamo attentamente questi due versetti noteremo i seguenti particolari: 1) È menzionata la colletta. Evidentemente si trattava di una speciale colletta di cui i corinti erano già stati informati; 2) Era per i santi (i cristiani) e non per un singolo individuo; 3) Il denaro doveva essere portato a Gerusalemme e consegnato al corpo direttivo di quei giorni affinché fosse provveduto il necessario a chi era nel bisogno; 4) L’offerta doveva essere fatta in forma privata “nella propria casa”; 5) Doveva essere un’offerta spontanea, volontaria, “secondo che abbia prosperità”.

    Evidentemente questa colletta fu promossa per far fronte a una situazione difficile esistente a Gerusalemme. (Atti 24:17; Rom. 15:26; II Cor. 9:1, 5, 12) Collette del genere scritturale sono promosse oggi dall’organizzazione teocratica in occasione di disastri naturali come alluvioni, terremoti, disagi dovuti a forte opposizione, ecc. È quindi a questa specie di colletta che fa riferimento Paolo in I Corinti 16:1, 2.

    Ma che fare se un fratello della congregazione a cui apparteniamo ha bisogno? Sarebbe appropriato promuovere una colletta in una simile circostanza? No. Possiamo aiutarlo personalmente, in forma privata. (Matt. 6:3, 4) Da parte loro gli anziani, se necessario, potrebbero presentare una risoluzione alla congregazione perché una certa somma di denaro del fondo della congregazione sia offerta come dono al fratello bisognoso.

    Comunque, nel decidere se si debba assistere un certo fratello che è nel bisogno, quali altri princìpi scritturali è necessario che la congregazione tenga presenti? In I Timoteo 5:3-16 l’apostolo Paolo prende in considerazione la cosa e dà precise indicazioni in proposito. Innanzi tutto, ci si dovrà assicurare se il fratello nel bisogno può essere assistito dai suoi familiari. (vers. 4) Inoltre, dovrà trattarsi di uno che “persevera nelle supplicazioni e nelle preghiere notte e giorno” (vers. 5) e a cui “sia resa testimonianza di opere eccellenti, . . . se ha diligentemente seguito ogni opera buona”. (vers. 10) Deve quindi trattarsi di un fratello o di una sorella spiritualmente sani e attivi nell’opera. Coloro che non sono esemplari nella condotta e che non sono attivi, perché volutamente trascurano i comandi di Cristo Gesù, come possono pretendere che la congregazione li assista se essi stessi non si identificano con essa mediante le opere?

    Mostrare amore e fraterna considerazione in maniera pratica per coloro che sono con noi nella fede è una caratteristica del cristianesimo con la quale desideriamo identificarci recando così onore al nostro amorevole Creatore e al Figlio suo, Cristo Gesù, che per primi ci mostrarono amore. — Efes. 5:2; I Giov. 4:10, 11.

    wol.jw.org/it/wol/d/r6/lp-i/201980251#h=1:0-15:0



    --edit by mod.: inserite sempre quando possibile i link alle fonti che citate, grazie



    L'idea della colletta è sbagliata per vari motivi, il principale dei quali sta nel fatto che se mi va di offrire una cifra modesta, o anche di non offrire un bel nulla, sono fatti miei e la semplice richiesta di denaro viola la riservatezza personale e/o mi induce a fare un regalo per costrizione più che per buona volontà (Matteo 6:3). Al primo inconveniente si può ovviare mettendo il denaro in una busta chiusa in modo che nessuno venga a sapere quanto ho dato, ma rimane il secondo.

    Si fanno eccezioni in casi rari, dato che la Bibbia parla di 'collette per i Santi' a volte ci è capitato di fare collette ad esempio per gli istruttori delle scuole per anziani, che sono volontari e non hanno alcuna rendita. Anche lì il dono era fatto in modo anonimo e anche la cifra non era quantificata, dato che si usava una busta chiusa sistemata in un luogo accessibile a tutti (un po' come per le cassette delle contribuzioni che si usano in Sala del Regno, nessuno può essere sicuro che ci metta del denaro o no né tanto meno quanto ce ne metto).

    [Modificato da EverLastingLife 08/01/2021 12:48]
  • Hal.9000
    10 08/01/2021 12:56
    Caro Gatto,

    la fonte che citi è del 1980 e all'esponente "colletta/collette" i risultati più recenti ci offrono indicazioni sulla situazione dei cristiani nel I secolo.

    Testo nascosto - clicca qui


    Tu dici:
    Gatto.87, 08/01/2021 12:15:

    Da parte nostra è un disagio dire di no alla raccolta di denaro per "ricambiare"...


    Beh, non sei l'unico! e questo dovrebbe bastare per far capire agli organizzatori di questo genere di iniziative che non dovrebbero mai mettere nessuno in imbarazzo, prendendo tutte le misure necessarie perchè eventuali donazioni vengano fatte in totale anonimato.
    [Modificato da Hal.9000 08/01/2021 12:57]
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    (SimonLeBon)
    Post: 50.050
    Città: PINEROLO
    Età: 53
    TdG
    00 08/01/2021 13:38
    Re:
    Hal.9000, 1/8/2021 12:56 PM:

    Caro Gatto,

    la fonte che citi è del 1980 e all'esponente "colletta/collette" i risultati più recenti ci offrono indicazioni sulla situazione dei cristiani nel I secolo.

    Tu dici:
    Gatto.87, 08/01/2021 12:15:

    Da parte nostra è un disagio dire di no alla raccolta di denaro per "ricambiare"...


    Beh, non sei l'unico! e questo dovrebbe bastare per far capire agli organizzatori di questo genere di iniziative che non dovrebbero mai mettere nessuno in imbarazzo, prendendo tutte le misure necessarie perchè eventuali donazioni vengano fatte in totale anonimato.



    Diciamo che l'idea di mettere in imbarazzo per raccogliere soldi è ben nota ed è tipica ... cattolica.


    Simon
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    Giandujotta.50
    Post: 42.266
    Moderatore
    10 08/01/2021 16:09
    proprio per evitare collette inutili e imbarazzanti si può come si fa da noi, fare un dono ai sorveglianti prendendolo dal conto della congregazione e lo si mette nel rendiconto.
    poi naturalmente ci possono essere doni personali, si mette in busta indirizzata e la si infila nella cassetta...il contabile che raccoglie il denaro consegna direttamente la busta al destinatario.

    diversa faccenda quando si affitta un locale per una festa..
    si dice il prezzo e chi vuole e può, contribuisce...in genere non c'è nemmeno bisogno di spargere la voce, chi è d'accordo contribuisce in modo anonimo e nessuno sa chi e quanto.
  • OFFLINE
    Seabiscuit
    Post: 35.323
    Moderatore
    10 08/01/2021 17:01
    Giusto per sorridere. Leggendo il tema del 3D avevo letto:
    "Le cotolette sono sempre sbagliate?"

    [SM=g8878]

    Devo rifarmi gli occhiali da lettura nuovi mi sa
    [Modificato da Seabiscuit 08/01/2021 17:03]

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    www.TdGonline.it
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    "Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione" - Edmund Burke
  • geremia60(2019)
    00 08/01/2021 17:06
    Re:
    Seabiscuit, 08/01/2021 17:01:

    Giusto per sorridere. Leggendo il tema del 3D avevo letto:
    "Le cotolette sono sempre sbagliate?"

    [SM=g8878]

    Devo rifarmi gli occhiali da lettura nuovi mi sa




    o sarà perchè sei di buona forchetta che stravedi cotolette pure dove non ci sono? [SM=g7350]
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    Giandujotta.50
    Post: 42.266
    Moderatore
    00 08/01/2021 17:22
    Re:
    Seabiscuit, 08/01/2021 17:01:

    Giusto per sorridere. Leggendo il tema del 3D avevo letto:
    "Le cotolette sono sempre sbagliate?"

    [SM=g8878]

    Devo rifarmi gli occhiali da lettura nuovi mi sa




    no, se le fai al forno sono meno caloriche...
    ma anche meno buone di quelle fritte
    devi scegliere, non si può avere tutto! [SM=g27990]