Il punto è che si tratta di una organizzazione corrotta, che tramite i suoi enti, istituti, organi, uffici ecc... compie azioni criminali, la storia intera dell’organizzazione è macchiata di sangue, e crimini tant’è che ci vogliono 10 tomi per raccoglierli e documentarli. Come le altre, ma in maniera esponenziale, questa organizzazione religiosa è stata strumentalizzata a fini criminosi, politici ed economici. Possiamo affermare che si tratta di una organizzazione religiosa corrotta con una storia criminale.
Ma è questione dell’intera organizzazione, sin dai tempi della sua nascita nell’impero romano, come organizzazione religiosa, di Stato, non è nata per fare il bene e per diffondere ed insegnare le verità scritturali insegnate da Cristo. Ora ditemi che l’inquisizione è un affare di singoli individui e non di un’intera organizzazione...
Ditemi se è questione di “singoli casi” oppure una questione isttuzionale se i chierici ufficialmente sino al 2019 potevano possedere impunemente materiale pedo-pornografico con soggetti a partire dai 14 anni...
È una questione di singoli casi isolati che se ne impipano delle norme morali raccomandate dal “Papà” oppure è questione dell’organizzazione religiosa Cattolica se da secoli gli abusi sessuali e le violenze perpetrate da ecclesiastici siano potute essere coperte ed impunite tramite l’editto del segreto pontificio nei casi di violenza sessuale e di abuso sui minori commessi dai chierici?
Vatican News Confondo io il singolo con il gruppo? criminale è il singolo prete pedofilo che è diventato tale perché abusato a sua volta da preti pedofili nella sua infanzia, oppure il problema dell’illegalità è questione di un gruppo, di una classe, di una organizzazione criminale che opera e si muove all’interno di una organizzazione religiosa, che diventa quindi, nel suo insieme, “organizzazione religiosa corrotta” come la definisce lo SFS?
“Uscite da essa, o popolo mio”
Qual è la prognosi per la cristianità malata? Infausta. Dovremmo forse dare ascolto al consiglio del vescovo cattolico Butler di “unirci [alla chiesa] senza ulteriore indugio e di offrirle il nostro aiuto perché continui a ‘purificarsi’ dall’interno?” No! La divisa e divisiva cristianità non sopravvivrà. (Marco 3:24, 25) Fa parte dell’impero mondiale della falsa religione chiamato Babilonia la Grande. (Rivelazione [Apocalisse] 18:2, 3) Questo sistema religioso colpevole di spargimento di sangue va incontro all’imminente distruzione per mano di Dio.
La Bibbia non invita i veri cristiani a rimanere dentro questa organizzazione religiosa corrotta per cercare di riformarla dall’interno. Al contrario li esorta: “Uscite da essa, o popolo mio, se non volete partecipare con lei ai suoi peccati, e se non volete ricevere parte delle sue piaghe. Poiché i suoi peccati si sono ammassati fino al cielo, e Dio si è rammentato dei suoi atti d’ingiustizia”. — Rivelazione 18:4, 5.
Tuttavia, la storia delle religioni della cristianità è intrisa di odio e di spargimento di sangue. Crociate antiche e moderne, con il loro tributo di saccheggi, distruzione e morte, sono state benedette e condonate. L’aggressione dell’Abissinia da parte dell’Italia fascista (1935) e la “crociata” di Franco nella guerra civile spagnola (1936-39), ad esempio, ebbero la benedizione di dignitari della Chiesa Cattolica.
Divergenze teologiche sono state risolte mandando la gente al rogo. Nel 1536, dopo aver pubblicato la sua traduzione del “Nuovo Testamento” in inglese, il traduttore biblico William Tyndale fu strangolato sul palo del rogo e il suo corpo fu poi dato alle fiamme. In precedenza, su comando di papa Martino V, alcuni capi religiosi, mossi da uno spirito di vendetta, esumarono le ossa del traduttore biblico Wycliffe dopo 44 anni dalla sua morte solo per il gusto di bruciarle. Durante l’Inquisizione cattolica, migliaia di ebrei e di “eretici” furono privati dei loro beni, torturati e mandati al rogo, tutto in nome di Cristo! Il teologo spagnolo Michele Serveto, perseguitato tanto dai cattolici che dai protestanti, fu messo al rogo per ordine del protestante Giovanni Calvino. Nelle due guerre mondiali di questo secolo, ecclesiastici “cristiani” hanno benedetto eserciti, e cappellani nazionalisti hanno istigato i soldati ad uccidere.
Ma ce lo dice un arcidiacono che il problema non è del singolo individuo, ma dell’organizzazione, dell’intera chiesa :
Le attività di questo “uomo dell’illegalità” proseguono a pieno regime. In un recente rapporto su “una chiesa tormentata in campo sessuale e teologico”, un arcidiacono della Chiesa d’Inghilterra ha lamentato: “Mozioni che vietano agli ecclesiastici i rapporti extraconiugali vengono respinte. Omosessuali dichiarati vengono ordinati sacerdoti. Hanno cambiato il bene in male e il male in bene”. — The Sunday Times Magazine, Londra, 22 novembre 1992.
Qua si parla di gruppi, non di singoli; di gruppi che operano illegalità all’interno di organizzazioni religiose. Ma lo stesso accade nelle organizzazioni non religiose, per esempio ONG umanitarie. Il paravento è la religione, le opere religiose, le opere umanitarie... ma queste organizzazioni sono strumentalizzate da gruppi, non da singoli, per compiere azioni criminose che, siccome non perpetrate da singoli individui per i fatti loro, ma sostenute da gruppi che operano in concerto con obiettivi criminosi possono raggiungere risultati che il singolo non potrebbe mai ottenere.
Così, i crimini finanziari operati attraverso il Cattolico ISTITUTO PER LE OPERE DI RELIGIONE, come il riciclaggio di denaro, coinvolge l’intero istituti, perché le persone hanno commesso i crimini in maniera concertata, con un piano criminale, sul lungo termine.
Così si spiega per esempio che all’interno di una organizzazione i casi di pedofilia siano ben superiori, gravi e perpetrati per anni perché non si tratta di individui che agiscono soli, ma sono coinvolti interi istituti che si avvalgono di regole e dinamiche interne, formali come il segreto pontificio nei casi di violenza sessuale e di abuso sui minori commessi dai chierici; o tacite ed implicite, regole, accordi e dinamiche interne. Omertà all’interno di intere congreghe di ecclesiastici.
Identificato l’illegale
7. Perché concludiamo che Paolo non stava parlando di un singolo individuo, e cosa rappresenta l’uomo dell’illegalità?
7 Paolo aveva forse in mente un singolo individuo? No, perché dice che quest’“uomo” era manifesto al suo tempo e avrebbe continuato ad esistere fino a che Geova l’avrebbe distrutto alla fine di questo sistema. Pertanto costui esiste da molti secoli. Ovviamente, nessun uomo letterale è vissuto tanto. Perciò l’espressione “uomo dell’illegalità” deve indicare un gruppo di persone, una classe.
8. Chi è l’uomo dell’illegalità, e quali sono alcune caratteristiche che lo distinguono?
8 Di chi si tratta? I fatti mostrano che si tratta del gruppo di superbi e ambiziosi ecclesiastici della cristianità, che nel corso dei secoli si sono autoesaltati pretendendo di essere legge a se stessi. Lo si può capire dal fatto che nella cristianità esistono migliaia di diverse religioni e sette, ciascuna delle quali ha i propri ecclesiastici e tuttavia è in contrasto con le altre per qualche aspetto della propria dottrina o delle proprie usanze. Questa condizione divisa è una chiara prova che essi non seguono la legge di Dio. Pertanto, non possono avere origine da Dio. (Confronta Michea 2:12; Marco 3:24; Romani 16:17; 1 Corinti 1:10). Ciò che accomuna tutte queste religioni è che non si attengono agli insegnamenti della Bibbia, avendo violato la regola: “Non andare oltre ciò che è scritto”. — 1 Corinti 4:6; vedi anche Matteo 15:3, 9, 14.
Caro VVRL, non è che nei miei scritti c'è comunque una buona dose di verità in quella che è la visone dei TdG su Babilonia come l'impero della falsa religione, piuttosto sono le organizzazioni religiose -in primis la Cattolica a livello di numeri, come organizzazione mondiale- ad avere molto di Babilonia la Grande Prostituta, sia per quanto concerne le menzogne spirituali sia le azioni illecite, criminali o criminose... come volete chiamarle, contrarie alla legge d Dio tanto quanto alla legge degli uomini. Il problema dell’illegalità è la regola, non l’eccezione. I superiori sodomizzano i chierichetti e questi, a loro volta, gli uni con gli altri. Non si tratta solo di piacere sessuale individuale e degenerazione dei singoli, ma nell’organizzazione sono in ballo potere e carriera. L’uomo di illegalità che compartecipa a questi crimini e viene pizzicato non finisce in prigione, ma in conventi protetti. l’uomo di illegalità non è un singolo individuo, ma un gruppo che opera all’interno di una organizzazione.
Il problema è istituzionale, sistemico e sistematico, coinvolge l’organizzazione intera e va molto al di là della devianza e dell’illegalità di singoli individui isolati. Si tratta di gruppi, si parla di intere lobby. E sono queste lobby corrotte che poi governano l’organizzazione. Ma ci sono le inchieste e non lasciano adito a a molti dubbi sulla questione “problema del singolo o deriva dell’organizzazione “e le confessioni degli stessi clericali lo confermano: è l’intera ISTITUZIONE ecclesiastica a rischiare di implodere a causa dell’illegalità congenita che ha raggiunto livelli destabilizzanti. Osservatori attenti parlano di “implosione” e di Chiesa Cattolica Romana agli sgoccioli.
Amalia 52, 21.03.2021 20:09:
Il suo leitmotiv è il celibato, la sua cifra la castità. Nel decalogo della Chiesa episcopale romana "il primo comandamento" recita così, ma per amor di verità va detto che di voci fuori dal coro ce ne sono a iosa. Altro che i roghi degli eretici e delle streghe, la nuova mannaia che incombe come un coltello tutto lama sopra la testa dell'immacolata Casa Pontificia si intitola La casta dei casti, un saggio-inchiesta edito da Bompiani (2021) che fa vacillare persino le fondamenta della Chiesa cattolica di Cristo Gesù. Il "popolo di Dio" s' incammina verso la Santa Pasqua che, segnata dal flagello del Corona, sarà inevitabilmente chiamata a rispondere all'indagine choc del sociologo Marco Marzano. Il docente universitario, con la sua recente e sobillata "inquisizione", mette sotto scacco le notti brave di preti gay, gaudenti monsignori e vescovi viveur. Tra una provocazione e quella successiva, la penna di Marzano traccia l'identikit dei presenti e futuri "ministri di Cristo", frequentatori assidui di siti per incontri erotici, in particolare delle chat Grindr e Tinder. Un'assemblea di sacerdoti, sotto le copertine dei saggi «La casta dei casti» e «Giustizia divina» Le orde di "santi" perlustrate dal chiarissimo professore sarebbero perlopiù "uomini in sottana". La ragione è squisitamente matematica: «
Nel collegio cardinalizio e in Vaticano l'omosessualità è la regola, l'eterosessualità l'eccezione. Un profondo conoscitore del mondo clericale e prete egli stesso, si è chiesto addirittura se quella clericale non stia per caso diventando una "gay profession"».
I TABÙ - In ogni caso bisogna sapere che il piacere gay non è legato solo al divertimento, chiarisce lo "spacciatore" dei più vieti tabù. In gioco c'è di più: «Ci sono potere e carriera». A questo riguardo, a suffragare i segreti del misterioso regno delle diocesi, è la "parabola" di Don Mario: «Il prete mi ha raccontato che nel suo seminario, come poi ha scoperto in quasi tutti, esiste una vera e propria lobby gay.
Il punto è che tale lobby governa la diocesi. Decide tutti i posti, gode di una miriade di privilegi e il sesso è la via per reclutare nuovi membri». Pare inoltre che dietro la "magia" dei confessionali alberghi un universo altrettanto trash, fatto di ieratiche dee della perversione e della voluttà. "Madonne" in carne e ossa con le quali gli "aspiranti preti" sarebbero soliti intessere fuggevoli liaison: «L'impossibilità di avere una relazione libera induce alcuni seminaristi a ricorrere al sesso mercenario, all'incontro con le prostitute» confessa l'ordinario di sociologia. In definitiva in cima al novero delle compensazioni della vita claustrale vi sarebbe sua maestà il sesso: «Per la dottrina cattolica masturbarsi è un'attività peccaminosa; ciò malgrado i giovani seminaristi si masturbano e talvolta fanno sesso tra di loro con i superiori o con qualcuno all'esterno della istituzione. I capi seducono gli allievi che a loro volta si seducono l'un l'altro», tuona Marzano. Il disvelamento della verità? Non s' ha da fare, né ora né mai, conclude il cattedratico: «D'altra parte sesso e affettività sono i grandi segreti della Chiesa, le due interdizioni sacre sulle quali
l'istituzione ecclesiastica desidera che non si faccia luce, pena il crollo della stessa». Ad aprire una breccia nel massiccio muro di omertà delle influenti congreghe ecclesiastiche sono pure Federico Tulli e Emanuela Provera, autori di Giustizia divina, la prima inchiesta sulle "comunità" in cui vengono nascosti i sacerdoti che imbarazzano la Chiesa. Il giornalista non fa mistero della percentuale di preti italiani affetti da malattie psichiatriche: «Parliamo di circa il 10 % dei consacrati. In altre parole almeno 3mila persone sarebbero affette da ludopatia, alcolismo, depressione o crisi vocazionali». Ma ci sono anche casi diversi, aggiunge Tulli: «Nei conventi e nelle parrocchie non troviamo solo il pedofilo in tonaca, ma la suora stalker, il parroco omicida, quello che scappa dopo aver provocato un incidente o il ladro che ruba i soldi delle offerte».
CHI È IN DIFFICOLTÀ - Una domanda sorge spontanea: chi si occupa dei "sacerdoti in difficoltà"? «Di loro si occupa la Chiesa. Come una "madre amorevole". Non è vero che il chiericato nasconde i preti pedofili, si sa benissimo dove si trovano» sottoscrive Tulli, mentre allude ai siti di espiazione e penitenza dei rei. «Si tratterebbe di luoghi di reclusione, ma senza sbarre e carcerieri. Ve ne sono anche in Italia, disseminati come piccole enclave vaticane lungo tutto lo Stivale. A oggi sono oltre venti». L'Oasi di Elim, la "clinica" per i preti "orchi" della diocesi di Roma, è probabilmente la più famosa. C'è chi come Tulli e Provera in queste "segrete stanze" ci si è addentrato, e ha scoperto che
tra gli indagati e i condannati, molto pochi sono in carcere o sono passati per un carcere: «Possiamo sostenere senza incertezze che in queste dimore vengono indirizzati con garanzia di anonimato i sacerdoti protagonisti di episodi di abusi su minori che i vescovi del nostro Paese non hanno mai denunciato alla magistratura laica».Ma è sul finire della conversazione che il "sobillatore" delle potenti consorterie squarcia la coltre nera del perbenismo clericale e bigotto: «
Fino a che la Chiesa vivrà nell'assurda convinzione di poter far guarire il cacciatore di bambini con preghiere e confessioni, e penserà che rubare un'ostia o violentare un fanciullo siano delitti posti sullo stesso piano, è difficile che qualcosa possa davvero cambiare».
Fonte
Questo dice, a ragione e cognizione di causa, lo SFS:
Così, questo illegale è una persona composita: il clero religioso della cristianità. Tutti questi ecclesiastici, siano essi papi, sacerdoti, patriarchi o predicatori protestanti condividono la responsabilità per i peccati religiosi della cristianità. Hanno barattato le verità di Dio con menzogne pagane, insegnando dottrine antiscritturali come l’immortalità dell’anima umana, l’inferno di fuoco, il purgatorio e la Trinità. Sono come i capi religiosi a cui Gesù disse: “Voi siete dal padre vostro il Diavolo e desiderate compiere i desideri del padre vostro. Egli . . . è un bugiardo e il padre della menzogna”. (Giovanni 8:44)
Anche le loro pratiche li smascherano come illegali, poiché essi prendono parte ad attività che violano le leggi di Dio. A costoro Gesù dice: “Andatevene via da me, operatori d’illegalità”. — Matteo 7:21-23.
JW w90 1/2
[Modificato da I-gua 12/04/2021 07:09]