Cosa dicono davvero i Vangeli su Maria madre di Gesù, oggi da molti chiamata “Madonna”?
Ecco TUTTI i versetti dei Vangeli e degli Atti degli apostoli dove si parla della madre di Gesù Cristo:
MARIA A NAZARET RICEVE LA VISITA DI UN ANGELO E POI VA IN GIUDEA A TROVARE ELISABETTA
(Luca 1:26-56) ...l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in
una città della Galilea chiamata Nazaret, 27 da una vergine promessa in matrimonio a un uomo della casa di Davide che si chiamava Giuseppe; il nome della vergine era Maria. 28 Entrato, l’angelo le disse: “Buongiorno,
grandemente favorita! Geova è con te”. 29 Ma a queste parole lei si turbò profondamente e si chiese cosa significasse tale saluto. 30 Allora l’angelo le disse: “Non aver timore,
Maria, perché hai incontrato il favore di Dio. 31 Ecco, rimarrai incinta e partorirai un figlio; dovrai chiamarlo Gesù. 32 Sarà grande e sarà chiamato Figlio dell’Altissimo. Geova Dio gli darà il trono di suo padre Davide, 33 e lui regnerà sulla casa di Giacobbe per sempre, e il suo Regno non avrà fine”. 34
Maria però chiese all’angelo: “Com’è possibile, dato che non ho rapporti sessuali con un uomo?” 35 L’angelo le rispose: “Lo spirito santo verrà su di te, e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Per questa ragione colui che nascerà sarà chiamato santo, Figlio di Dio. 36 Ed ecco, anche la tua parente Elisabetta ha concepito un figlio, nella sua vecchiaia; lei che era chiamata sterile è al sesto mese, 37 perché niente di ciò che Dio dice è impossibile”. 38 Allora Maria disse:
“Ecco la schiava di Geova! Mi accada proprio come hai detto”. Dopodiché l’angelo la lasciò. 39 In quei giorni dunque Maria partì e si recò in fretta nella regione montuosa, in una città di Giuda. 40 Entrata in casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. 41 Non appena Elisabetta udì il saluto di Maria, il bambino che aveva in grembo sobbalzò; ed Elisabetta fu piena di spirito santo 42 ed esclamò ad alta voce: “Benedetta sei tu fra le donne, e benedetto è il frutto del tuo grembo! 43 Come mai ho il privilegio di ricevere la visita della madre del mio Signore? 44 Ecco, non appena ho udito il tuo saluto, il bambino che porto in grembo ha sobbalzato per la gioia. 45 Felice colei che ha creduto, perché le cose che le sono state dette da parte di Geova si avvereranno completamente!” 46 E
Maria disse: “La mia anima glorifica Geova, 47 e il mio spirito non può fare a meno di esultare in Dio, mio Salvatore, 48 perché egli ha rivolto lo sguardo all’umile condizione della sua schiava. Ecco, d’ora in poi tutte le generazioni mi dichiareranno felice, 49 perché il Potente ha fatto per me grandi cose, e santo è il suo nome, 50 e di generazione in generazione la sua misericordia è su quelli che lo temono. 51 Egli ha dato prova di grande potenza con il suo braccio; ha disperso quelli che sono superbi nei propositi del loro cuore. 52 Ha deposto dai troni i potenti e ha esaltato i modesti; 53 ha saziato con cose buone gli affamati e ha mandato via a mani vuote i ricchi. 54 È venuto in aiuto di Israele, suo servitore, ricordandosi della sua misericordia 55 nei confronti di Abraamo e dei suoi discendenti in eterno, come disse ai nostri antenati”. 56 Maria rimase con Elisabetta circa tre mesi, poi tornò a casa.
MARIA PARTORISCE GESÙ
(Matteo 1:16,18-25) Giacobbe generò
Giuseppe, marito di Maria, dalla quale nacque Gesù, che è chiamato Cristo… 18 Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo.
Sua madre Maria, mentre era promessa in sposa a Giuseppe, rimase incinta per opera dello spirito santo prima che si unissero in matrimonio. 19 Allora suo marito Giuseppe, che era un uomo giusto e non voleva svergognarla pubblicamente, pensò di divorziare in segreto da lei. 20 Ma dopo che ebbe riflettuto sulla cosa, ecco che l’angelo di Geova gli apparve in sogno e gli disse: “Giuseppe, figlio di Davide, non aver paura di portare a casa con te tua moglie Maria, perché ciò che è stato concepito in lei è opera dello spirito santo. 21 Lei partorirà un figlio, e tu lo chiamerai Gesù, perché salverà il suo popolo dai loro peccati”. 22 Tutto questo in effetti avvenne perché si adempisse ciò che Geova aveva detto tramite il suo profeta: 23 “Ecco, la vergine rimarrà incinta e partorirà un figlio, e sarà chiamato Emmanuele”, che tradotto significa: “Dio è con noi”. 24 Quando si svegliò dal sonno, Giuseppe fece quello che l’angelo di Geova gli aveva detto e
portò sua moglie a casa con sé. 25 Ma non ebbe rapporti sessuali con Maria fino a quando lei non partorì il bambino, e lui lo chiamò Gesù.
(Luca 2:1-39) Ora in quei giorni Cesare Augusto emanò un decreto: tutta la terra abitata doveva essere censita. 2 (Questo primo censimento ebbe luogo quando Quirìnio era governatore della Siria.) 3 E tutti andavano a farsi registrare, ciascuno nella propria città. 4 Naturalmente anche
Giuseppe salì dalla Galilea, dalla città di Nazaret, per recarsi in Giudea, nella città di Davide, che si chiama Betlemme; lui era infatti della casa e della famiglia di Davide. 5 Andò a farsi registrare insieme a Maria, che gli era stata data in matrimonio come promesso e che era ormai avanti nella gravidanza. 6 Mentre erano là, arrivò per lei il tempo di partorire. 7 E Maria diede alla luce suo figlio, il primogenito; lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché non avevano trovato un posto in cui alloggiare. 8 In quella stessa regione c’erano anche dei pastori che dimoravano nei campi e che di notte facevano la guardia alle loro greggi. 9 Improvvisamente apparve loro l’angelo di Geova, e la gloria di Geova rifulse intorno a loro, e si spaventarono moltissimo. 10 Ma l’angelo disse: “Non abbiate paura, perché, ecco, vi annuncio la buona notizia di una grande gioia che tutto il popolo avrà. 11 Oggi infatti nella città di Davide vi è nato un salvatore, che è Cristo il Signore. 12 Questo sarà il segno per voi: troverete un bambino avvolto in fasce e adagiato in una mangiatoia”. 13 Improvvisamente ci fu con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste che lodava Dio e diceva: 14 “Gloria a Dio nei luoghi altissimi, e sulla terra pace fra gli uomini che egli approva!” 15 Quando gli angeli li lasciarono per tornare in cielo, i pastori si dicevano l’un l’altro: “Dobbiamo assolutamente andare a Betlemme a vedere quello che è accaduto e che Geova ci ha fatto sapere”. 16 E così si affrettarono e
trovarono Maria, Giuseppe e il bambino, che era adagiato nella mangiatoia. 17 A quella vista, riferirono ciò che era stato detto loro riguardo al bambino. 18 E tutti quelli che ascoltavano il racconto dei pastori si meravigliavano; 19
e Maria custodiva tutte quelle parole, traendone conclusioni nel suo cuore. 20 Poi i pastori se ne andarono, glorificando e lodando Dio per tutte le cose che avevano sentito e visto, proprio come era stato detto loro. 21
Dopo otto giorni, quando fu il momento di circonciderlo, il bambino fu chiamato Gesù, il nome indicato dall’angelo prima che fosse concepito. 22 Giunto poi il tempo della loro purificazione secondo la Legge di Mosè, lo portarono a Gerusalemme per presentarlo a Geova, 23 come è scritto nella Legge di Geova: “Ogni primogenito maschio dev’essere consacrato a Geova”. 24 E offrirono un sacrificio secondo quanto dice la Legge di Geova: “Due tortore o due piccoli di piccione”. 25 Ed ecco, a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone. Era un uomo giusto e devoto che aspettava la consolazione d’Israele, e lo spirito santo era su di lui. 26 Inoltre gli era stato divinamente rivelato dallo spirito santo che non sarebbe morto senza prima aver visto il Cristo di Geova. 27 Guidato dallo spirito, Simeone si recò al tempio. Quando i genitori vi portarono il piccolo Gesù per fare riguardo a lui quanto richiesto dalla Legge, 28 Simeone lo prese in braccio e lodò Dio dicendo: 29 “Ora, Sovrano Signore, tu lasci andare il tuo schiavo in pace proprio come hai detto, 30 perché i miei occhi hanno visto lo strumento di salvezza 31 che hai preparato davanti a tutti i popoli, 32 luce per rimuovere il velo dagli occhi delle nazioni e gloria del tuo popolo Israele”. 33
E il padre e la madre del bambino si meravigliavano delle cose che venivano dette di lui. 34 Simeone poi li benedisse e, rivolgendosi a Maria, la madre, disse: “Ecco, questo bambino è stato designato per il cadere e il risorgere di molti in Israele e per essere oggetto di disprezzo 35 (quanto a te, una lunga spada ti trafiggerà), affinché siano svelati i ragionamenti di molti cuori”. 36 Ora c’era anche una profetessa di nome Anna, figlia di Fanuèl, della tribù di Àser, la quale era molto avanti negli anni. Dopo essersi sposata aveva vissuto con il marito 7 anni, 37 ed era ormai una vedova di 84 anni. Non si assentava mai dal tempio, rendendo sacro servizio giorno e notte con digiuni e suppliche. 38 In quel momento si avvicinò e cominciò a ringraziare Dio, parlando del bambino a tutti quelli che aspettavano la liberazione di Gerusalemme. 39 Dopo che ebbero fatto ogni cosa richiesta dalla Legge di Geova, tornarono in Galilea nella loro città, Nazaret.
MARIA DALLA GIUDEA ALL’EGITTO, E RITORNO IN GALILEA
(Matteo 2:1-23) Dopo
la nascita di Gesù a Betlemme di Giudea ai giorni del re Erode, ecco che a Gerusalemme arrivarono degli astrologi dall’oriente, 2 i quali dissero: “Dov’è il re dei giudei che è nato? Abbiamo visto la sua stella quando eravamo in oriente e siamo venuti a rendergli omaggio”. 3 Udito questo, il re Erode si agitò, e con lui tutta Gerusalemme. 4 Radunò così tutti i capi sacerdoti e gli scribi del popolo, e chiese loro dove dovesse nascere il Cristo. 5 Gli risposero: “A Betlemme di Giudea, perché tramite il profeta è stato scritto questo: 6 ‘E tu, Betlemme del paese di Giuda, non sei affatto la città più insignificante fra i governanti di Giuda; da te infatti verrà un governante che pascerà il mio popolo, Israele’”. 7 Allora Erode convocò in segreto gli astrologi e si fece dire esattamente quando era comparsa la stella. 8 Li mandò quindi a Betlemme dicendo: “Andate e cercate attentamente il bambino; quando l’avrete trovato fatemelo sapere, così che anch’io possa andare a rendergli omaggio”. 9 A queste parole del re, gli astrologi partirono; ed ecco, la stella che avevano visto in oriente andava davanti a loro, finché non si fermò sul luogo in cui si trovava il bambino. 10 Vedendo la stella provarono una grande gioia. 11
Quando entrarono nella casa, videro il bambino con sua madre Maria e, inginocchiandosi, gli resero omaggio. Aprirono inoltre i loro tesori e gli offrirono doni: oro, incenso e mirra. 12 Poi, avvertiti da un sogno di origine divina di non tornare da Erode, si rimisero in viaggio per il loro paese prendendo un’altra strada. 13 Dopo la loro partenza, l’angelo di Geova apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: “Alzati, prendi il bambino e sua madre e fuggi in Egitto; resta là finché non ti avvertirò io, perché presto Erode cercherà il bambino per ucciderlo”. 14 Così
Giuseppe si alzò e, di notte, prese il bambino e sua madre e andò in Egitto. 15 Vi rimase fino alla morte di Erode. Si adempì così ciò che Geova aveva detto tramite il suo profeta: “Fuori dall’Egitto chiamai mio figlio”. 16 Vedendo che gli astrologi lo avevano ingannato, Erode si infuriò e mandò a uccidere tutti i bambini di Betlemme e di tutto il territorio circostante dai due anni in giù, sulla base del tempo che si era fatto indicare con esattezza dagli astrologi. 17 Allora si adempì ciò che era stato detto tramite il profeta Geremia: 18 “A Rama si sente una voce, pianto e gran lamento. È Rachele che piange i suoi figli e non vuole essere consolata, perché non ci sono più”. 19 Dopo la morte di Erode, l’angelo di Geova apparve in sogno a Giuseppe in Egitto 20 e gli disse: “Alzati, prendi il bambino e sua madre e torna nel paese d’Israele, perché quelli che cercavano di uccidere il bambino sono morti”. 21 Quindi Giuseppe si alzò,
prese il bambino e sua madre e rientrò nel paese d’Israele. 22 Ma, saputo che in Giudea regnava Archelào al posto di suo padre Erode, ebbe timore di andare là. Quindi, avvertito da un sogno di origine divina,
si ritirò nel territorio della Galilea. 23 E si stabilì in una città chiamata Nazaret, affinché si adempisse ciò che era stato detto tramite i profeti: “Sarà chiamato Nazareno”.
MARIA PERDE PER QUALCHE GIORNO IL DODICENNE GESÙ
(Luca 2:40-52) E il bambino cresceva e diventava forte, avanzando in sapienza, e il favore di Dio era su di lui. 41 Ora
i suoi genitori avevano l’abitudine di andare tutti gli anni a Gerusalemme per la Festa della Pasqua. 42 Quando Gesù aveva 12 anni, salirono secondo la consuetudine della festa. 43 Terminati i giorni della festa, si rimisero in viaggio. Ma il ragazzo, Gesù, rimase a Gerusalemme, e i suoi genitori non se ne accorsero. 44 Pensando che fosse nel gruppo che viaggiava con loro, percorsero un giorno di cammino e poi cominciarono a cercarlo fra i parenti e i conoscenti. 45 Non trovandolo, però, tornarono a Gerusalemme e lo cercarono dappertutto. 46 Infine dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, intento ad ascoltarli e a far loro domande. 47 E tutti quelli che lo ascoltavano erano pieni di stupore per la sua comprensione delle cose e le sue risposte. 48 Quando lo videro,
i suoi genitori rimasero sbalorditi. “Figlio”, gli disse sua madre, “perché ci hai trattato così? Ecco, tuo padre e io ti abbiamo cercato disperatamente!” 49 Ma lui rispose: “Perché mi cercavate? Non sapevate che devo stare nella casa del Padre mio?” 50 Comunque, non capirono quello che disse loro. 51 Dopodiché
scese con loro e tornò a Nazaret, e rimase loro sottomesso. E sua madre custodiva nel cuore tutte quelle parole. 52 Intanto Gesù cresceva e progrediva in sapienza e nel favore di Dio e degli uomini.
GESÙ DIALOGA CON SUA MADRE E, ASSECONDANDOLA, COMPIE IL SUO PRIMO MIRACOLO
(Giovanni 2:1-12) Due giorni dopo ci fu una festa di nozze a Cana di Galilea, a cui
era presente la madre di Gesù. 2 Anche Gesù e i suoi discepoli erano stati invitati alla festa di nozze. 3 A un certo punto mancò il vino, e
sua madre gli disse: “Non hanno vino”. 4 Gesù però le rispose: “E questo come ci riguarda, donna? Il mio tempo non è ancora venuto”. 5 Sua madre disse a quelli che servivano: “Fate tutto quello che vi dice”. 6 Come previsto dalle regole di purificazione dei giudei, là c’erano sei recipienti di pietra per l’acqua; ognuno poteva contenere due o tre misure. 7 Gesù disse loro: “Riempite d’acqua i recipienti”. E li riempirono fino all’orlo. 8 Dopodiché disse: “Adesso attingetene un po’ e portatela al responsabile del banchetto”. E gliela portarono. 9 Quando assaggiò l’acqua, che era stata trasformata in vino, il responsabile del banchetto chiamò lo sposo. Non sapendo da dove venisse quel vino (a differenza dei servitori che avevano attinto l’acqua), 10 gli disse: “Tutti gli altri fanno servire prima il vino buono e poi, quando gli invitati hanno bevuto molto, quello più scadente. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono fino ad ora”. 11 Questo che Gesù compì a Cana di Galilea fu il primo dei suoi segni; così rivelò la sua gloria, e i suoi discepoli riposero fede in lui. 12 Dopo questo fatto,
Gesù scese a Capèrnaum insieme a sua madre, ai suoi fratelli e ai suoi discepoli; ma non restarono lì molti giorni.
QUANDO GESÙ ERA VIVO, GLI ALTRI FIGLI DI MARIA NON ERANO DISCEPOLI DI GESÙ
(Marco 3:19-21) ...Quindi entrò in una casa, 20 e ancora una volta si radunò una folla tale che non riuscivano neanche a mangiare. 21
Quando i suoi parenti lo vennero a sapere, uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti: “È fuori di sé”.
(Giovanni 7:1-10) Dopo questi fatti, Gesù continuò a percorrere la Galilea; non voleva infatti andare in Giudea, perché i giudei cercavano di ucciderlo. 2 Ora, essendo vicina la festa giudaica dei Tabernacoli, 3
i suoi fratelli gli dissero: “Parti, va’ in Giudea, in modo che anche i tuoi discepoli possano vedere le opere che fai. 4 Nessuno fa qualcosa di nascosto quando cerca di farsi conoscere pubblicamente. Se fai queste cose, mostrati al mondo”. 5 Infatti i suoi fratelli non esercitavano fede in lui. 6 Allora Gesù disse loro: “Il mio tempo non è ancora arrivato, mentre per voi ogni momento è adatto. 7 Il mondo non ha motivo di odiare voi, ma odia me, perché io testimonio che le sue opere sono malvagie. 8 Salite voi alla festa; io non salgo ancora a questa festa, perché il mio tempo non è ancora arrivato”. 9 E, dette loro queste cose, rimase in Galilea. 10 Comunque, quando i suoi fratelli furono saliti alla festa vi andò anche lui, non apertamente ma di nascosto.
LA MADRE E I FRATELLI DI GESÙ
(Matteo 12:46-50) Mentre stava ancora parlando alle folle,
sua madre e i suoi fratelli erano lì fuori e cercavano di parlargli. 47 E qualcuno gli disse: “Guarda, tua madre e i tuoi fratelli sono qui fuori e cercano di parlarti”. 48 Alla persona che glielo aveva detto lui rispose:
“Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?” 49 E stendendo la mano verso i suoi discepoli disse: “
Ecco mia madre e i miei fratelli! 50 Infatti, chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli mi è fratello, sorella e madre”.
(Luca 8:19-21) Ora
sua madre e i suoi fratelli andarono da lui, ma non riuscivano ad avvicinarsi a motivo della folla. 20 Così gli fu riferito: “Tua madre e i tuoi fratelli sono qui fuori e vorrebbero vederti”. 21 Gesù rispose loro: “
Mia madre e i miei fratelli sono questi che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica”.
(Marco 3:31-35) E
arrivarono sua madre e i suoi fratelli, che, restando fuori, lo mandarono a chiamare. 32 Intorno a lui era seduta una folla, e gli dissero: “Tua madre e i tuoi fratelli sono qui fuori e chiedono di te”. 33 Ma lui rispose loro:
“Chi sono mia madre e i miei fratelli?” 34 Poi, guardando verso quelli che gli sedevano attorno in cerchio, disse: “
Ecco mia madre e i miei fratelli! 35 Chiunque fa la volontà di Dio mi è fratello, sorella e madre”.
GESÙ TORNA A INSEGNARE A NAZARET DOVE VIVONO ANCORA SUA MADRE, I SUOI FRATELLI E LE SUE SORELLE
(Matteo 13:53-58) Quando ebbe concluso queste parabole, Gesù partì di là. 54
Arrivato nella propria terra, si mise a insegnare nella loro sinagoga, così che si stupivano e dicevano: “Come fa quest’uomo ad avere una tale sapienza e a compiere tali opere potenti? 55 Ma non è il figlio del falegname?
Sua madre non si chiama Maria, e i suoi fratelli Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? 56 E le sue sorelle non vivono tutte qui da noi? Come fa allora a dire e a fare tutte queste cose?” 57 E si rifiutavano di credere in lui. Ma Gesù disse loro: “Un profeta è onorato ovunque tranne che nella sua terra e nella sua casa”. 58 E lì non fece molte opere potenti a causa della loro mancanza di fede.
(Marco 6:1-6) Partito di là,
arrivò nella propria terra, seguito dai suoi discepoli. 2 Quando fu Sabato, si mise a insegnare nella sinagoga, e la maggioranza di quelli che lo ascoltavano si stupivano e dicevano: “Dove ha imparato quest’uomo queste cose? Perché gli sarebbe stata data questa sapienza? E come mai tali opere potenti vengono compiute per mano sua? 3
Ma non è il falegname, il figlio di Maria e il fratello di Giacomo, Giuseppe, Giuda e Simone? E le sue sorelle non vivono qui da noi?” E si rifiutavano di credere in lui. 4 Ma Gesù disse loro: “Un profeta è onorato ovunque tranne che nella sua terra e fra i suoi parenti e nella sua casa”. 5 E non vi poté fare nessuna opera potente, salvo porre le mani su alcuni malati e guarirli. 6 In effetti era meravigliato della loro mancanza di fede. E andava in giro per i villaggi circostanti insegnando.
UBBIDIRE ALLA PAROLA DI DIO È MEGLIO CHE ONORARE LA MADRE DI GESÙ
(Luca 11:27, 28) Mentre diceva queste cose, una donna tra la folla gli gridò:
“Felice il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!” 28 Ma lui disse: “No, felici piuttosto quelli che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica!”
PRIMA DI MORIRE GESÙ AFFIDA SUA MADRE ALL’APOSTOLO GIOVANNI
(Giovanni 19:25-27) Ora,
vicino al palo di tortura di Gesù stavano sua madre, la sorella di sua madre, Maria la moglie di Clopa e Maria Maddalena. 26 Perciò
quando vide sua madre e lì accanto il discepolo a cui voleva particolarmente bene, Gesù disse a sua madre: “Donna, ecco tuo figlio!” 27 Poi disse al discepolo: “Ecco tua madre!” E da quel momento il discepolo la accolse in casa sua.
DOPO L’ASCENSIONE AL CIELO DI GESÙ RISUSCITATO, MARIA E I SUOI ALTRI FIGLI SI RADUNANO INSIEME AGLI APOSTOLI
(Atti 1:12-14) Allora tornarono a Gerusalemme lasciando il monte chiamato Monte degli Ulivi, che è vicino a Gerusalemme e dista solo il cammino di un Sabato. 13 Una volta arrivati, salirono nella stanza al piano di sopra dove alloggiavano. C’erano Pietro e Giovanni, Giacomo e Andrea, Filippo e Tommaso, Bartolomeo e Matteo, Giacomo figlio di Alfèo, Simone lo zelante e Giuda figlio di Giacomo. 14 Di comune accordo
tutti questi perseveravano nella preghiera, insieme ad alcune donne, a Maria madre di Gesù e ai fratelli di lui.
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www.jw.org/it/
www.jw.org/it/testimoni-di-geova/chiedi-di-essere-contattato/
[Modificato da TNM 17/04/2021 16:16]