00 22/04/2021 10:48
Re:
VVRL, 21/04/2021 11:29:

Intanto chiedo scusa per questa ennesima discussione aperta, ma credo che si renda necessario un approfondimento per quanto suggerito dall'utente M71, che ringrazio di cuore.


Caro Aldo,
intanto ti ringrazio per l'invito allo spunto di riflessione.

VVRL:

Vorrei riportare il testo biblico per esaminarlo assieme a voi in maniera puntuale:
E sentii ogni creatura in cielo, sulla terra, sottoterra e nel mare, e tutto ciò che c’è in essi, dire: “A colui che siede sul trono e all’Agnello vadano lode, onore, gloria e potere per i secoli dei secoli!


Passo molto profondo. Va contestualizzato, essendo l'Apocalisse una rivelazione per simboli. Ap. 4 introduce la seconda visione avuta dall'apostolo Giovanni e conduce il lettore dinanzi allo splendido trono celeste di Geova.

VVRL:

Intanto è impressionante l'universalità di questo comando. Non esiste creatura terrena o celesta che non debba tributare tutti gli onori all'Agnello per sempre. Sono onori di serie B rispetto a quelli da tributare al Padre? Per nulla, dato che la grammatica del passo è chiara: l'onore da dare all'Agnello è uguale a quello del Padre, dato che entrambi vengono nominati da Giovanni ed indicati come i depositari di questa lode.


La figura centrale della visione è "Colui che siede sul trono", Dio, come ben spiegato in Ap. 4:2 (CEI): "c'era un trono nel cielo, e sul trono uno stava seduto". Uno solo, "l'unico vero Dio" (Gv. 17:3).

La visione continua con l'azione descritta al verso 7: "E l'Agnello giunse e prese il libro dalla destra di Colui che era seduto sul trono."

L'Agnello che si avvicina a Dio (ulteriore conferma che non può essere lui stesso Dio), prende il libro a forma di rotolo, sigillato, che nessuno era meritevole di aprire se non lui: Gesù, che ha versato il suo sangue a favore degli uomini, come ricordato nel "canto nuovo dei 24 vegliardi" (v. 9). In risposta si ode un coro universale di lode che coinvolge tutte le creature intelligenti, terrene e celesti, in segno di riconoscimento della fedeltà e della autorità celeste che Cristo ha ricevuto.

Domanda: Gesù ha la stessa posizione di Dio in cielo?
Risponde Flp 2:9,11 (CEI) "Per questo Dio l'ha esaltato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni altro nome...e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre."

E' giusto lodare Gesù per il suo ruolo centrale nel proposito di Dio, ma è Dio, Colui che siede sul trono, a concedere l'esaltazione; tale posizione esaltata (e seconda solo a Dio) non è né in conflitto né in unione con quella del Padre; è semplicemente la posizione che spetta al Signore che ha contribuito alla rivendicazione della legittima sovranità di Geova, "a gloria di Dio Padre".