Giovanni, 26/04/2022 14:15:
Le stesse note di TNM ricordano il significato della locuzione greca: (At 5:42) Lett. “e secondo [le] case”; (Al 20,20) “secondo [la] casa”; quindi “secondo”, per stessa ammissione di TNM.
Confrontando Atti 2:46 (con la traduzione “nelle case private”) con Atti 5:42 (che riporta la traduzione “di casa in casa”), risulta evidente che, seppure il contesto sia diverso (incontro comunitario il primo, insegnamento il secondo), identica sia la di fruizione:
“E di giorno in giorno … nel tempio … e nelle case private: erano assidui e prendevano i pasti”
“E ogni giorno … nel tempio e di casa in casa: continuavano a insegnare”
Non va dimenticato, inoltre, che lo stesso scrittore di Atti, il medico Luca, ha espresso il concetto “di casa in casa” nel vangelo che porta il suo nome. Lo si trova in Lc 10: 7 che TNM rende “Non vi trasferite di casa in casa” traducendo: μὴ (non) μεταβαίνετε (passate) ἐξ (di) οἰκίας (casa) εἰς (in) οἰκίαν (casa).
Come si legge chiaramente, l'evangelista Luca sapeva ben esporre il concetto di (non) passare “di casa in casa” (ἐξίας εἰς οἰκίαν; ex oikias eis oikian); non si comprende, a questo, perché avrebbe dovuto usare “secondo (la) casa” (κατ'οἶκον; kat'oikon) per esprimere lo stesso concetto.
Che senso dare allora ai versetti di At 5:42 e 20:20? Quello che risulta evidente dal contesto: gli apostoli predicavano nel tempio e nelle case. Quali case? Non certo in tutte ma “secondo le case”, nelle case nelle quali gli era concesso di farlo, nelle case nelle quali erano stati invitati a farlo, nelle case nelle quali erano ospitati; appunto “secondo le case”.
Il pretendere di attribuire a questi versetti il significato di modello per giustificare l’attuale opera di predicazione “di casa in casa” corrisponde, pertanto, a piegare le scritture alla dottrina precostituita.
Dunque, riguardo a Atti 5:42 e 20:20 è inutile dire che anche altre Bibbie rendono allo stesso modo, inoltre leggiamo:
“
κατά … la distribuzione: κατὰ … τρεῖς a tre a tre; – καϑ᾿ … ἡμέραν ogni giorno; giorno per giorno” (G. Zenoni, Sintassi Greca, pag. 85).
“
κατ᾿ οἰκον distributive: per domos, de domo in domun” (Max Zerwick, Analysis Philologica Novi Testamenti Graeci).
“… il messaggio evangelico è proclamato assiduamente, non solo nel tempio, ma
‘di casa in casa’” (The Oxford Bible Commentary).
“Gli apostoli non cessarono mai, neppure un momento, la loro benedetta opera. Continuarono “ogni giorno” …
κατ᾿ οἶκον, che è distributivo, “di casa in casa”, e non semplicemente in senso avverbiale, “a casa”” (R. C. H. Lenski, The Interpretation of The Acts of the Apostles, pag. 237).
“In contrasto con il divieto di predicare (v. 40), la missione degli apostoli a Gerusalemme raggiunge la massima intensità: la predicazione apostolica si svolge non solo nel tempio, come finora narrato, ma
raggiunge tutti gli abitanti senza eccezione nelle loro dimore…” (Gérard Rossé, Atti degli Apostoli, Commento esegetico e teologico). Citiamo a tal proposito alcuni commenti circa il ministero dell’apostolo Paolo.
“Paolo di solito svolgeva il suo mestiere dall’alba fino alle 11 del mattino (Atti 20:34-35), orario in cui Tiranno terminava di insegnare, dopodiché, dalle 11 alle 16, predicava nella sala, teneva conferenze con assistenti e aveva colloqui privati con i candidati, faceva i piani per l’espansione verso l’interno; quindi per ultimo
partecipava a un’opera di evangelizzazione di casa in casa che durava dalle 16 fino a notte inoltrata (Atti 20:20-21, 31)” (A. E. Bailey, Daily Life in Bible Times, pag. 308).
“Vale la pena notare che il più grande dei predicatori
predicava di casa in casa, e non andava a trovare la gente semplicemente per parlare del più e del meno” (A. T. Robertson, Word Pictures in the New Testament).
“
(distributivo): Atti 2,46 e 5,42: κατ᾿ οικον, «(di casa in casa)” (H. Balz e G. Schneider, Dizionario Esegetico del Nuovo Testamento; Vol. 1 colonna 1919)
Passando adesso a Luca 10:7 dobbiamo dire che Luca si riferiva al TRASFERIRSI da una casa all'altra per cercare una migliore ospitalià e non per predicare.
Luca 10:7 Nella stessa casa
prendete alloggio, cibandovi e bevendo di ciò che sarà presso di loro, perché l’operaio merita il suo compenso.
Non trasferitevi di casa in casa (Il Vangelo, N. Corbelli, E. Danieli, B. Vannucci, L. Barsotelli).
“Non andate girando, ecc.
Per desiderio di trovare una più lauta ospitalità” (Il Nuovo Testamento commentato dal P. Marco M. Sales).
“I discepoli
non dovranno cambiare continuamente dimora, per evitare scandalo” (Il Vangelo e Atti, A. Poppi).
“Il consiglio è dato
per evitare di offendere chi ha offerto l’ospitalità al missionario e soprattutto per non mostrare che si cerca il proprio agio” (I quattro Vangeli tradotti e commentati, Benedetto Prete).
Dal contesto è chiaro che i discepoli dovevano
entrare in una casa (vs. 5) e restarci,
mangiando e bevendo ciò che gli veniva dato (vs. 7). Gesù disse poi di
non trasferirsi in un’altra casa, per il semplice fatto che
non dovevano cambiare abitazione per il desiderio di trovare una migliore ospitalità. Altre traduzioni bibliche rendono il versetto così:
“Non abbiate l’abitudine di
cambiare il vostro luogo di dimora da una casa all’altra” (The New Testament - An Expanded Translation, K. S. Wuest).
“Non passate da una casa all’altra
per chiedere ospitalità” (KUEN – Bible du Semeur).
“
Non lasciate una casa per andare in un’altra” (Segond-Oltramare).
Praticamente “il significato corrente di
μεταβαίνω è passare da un luogo all’altro e in particolare cambiare abitazione1” (1… Lc 10,7…) (G. Kittel, Grande Lessico del Nuovo Testamento, Vol. 2) e questo concorda perfettamente con la TNM e il pensiero di Gesù, infatti un commentario dice che “I discepoli devono rimanere in quella stessa casa che, per prima, ha offerto loro alloggio (v. 7). Spostarsi di casa in casa potrebbe farli apparire alla ricerca di una sistemazione migliore, laddove la loro vita deve essere improntata alla semplicità e alla gratitudine” (W. MacDonald, Il commentario biblico del discepolo, Nuovo Testamento). Sì, Gesù disse: “
Non lasciate una casa per andare [a domandare ospitalità] in un’altra” (LA BIBLE du CENTENAIRE).