VVRL, 09/06/2021 17:28:
Chissà se risponderete mai alla mia solita domanda:
Quale concetto filosofico ha introdotto Nicea non presente (ripeto come concetto e non come parola) nella Bibbia?
"È legittimo mettere in dubbio la competenza teologica dell'imperatore in fat-to di cristologia, tanto più che ciò che gli stava maggiormente a cuore era l'unità della chiesa nel suo impero e non il contenuto teologico dell'intesa raggiunta. Infatti, le formule escogitate erano solo apparentemente solide. La maggior parte dei vescovi poté accettare la formula
homo-usios ("una stessa sostanza") unicamente perché entrambe le componenti del termine consentivano interpretazioni differenti, cioè proprio perché la formula era ambigua e non faceva chiarezza". (I cristiani hanno un solo Dio o tre? (Claudiana s.r.l., 2010) Helmut Fischer; pag. 72)
Anche in questo caso l'imperatore Costantino svolse un ruolo decisi-vo. L"'imperatore…affermò che quella era pure la sua fede, e raccomanda-va a tutti di darvi il loro assenso". (Il Credo di Nicea, 2001, Città Nuova Editrice; pag. 128) In che consisteva questa "raccomandazione" da parte dell'imperatore? L'"Encyclopædia Britannica" (Vol. 6, pag. 386) dice che: "Intimoriti dall'imperatore, i vescovi, con due sole eccezioni, firmarono il credo [niceno], molti contro la propria inclinazione". Inoltre, sempre "il sapientissimo e religiosissimo nostro imperatore"
Costantino, "Disse che bisognava aggiungervi soltanto il termine "consostanziale" (homooúsios). (Il Credo di Nicea, 2001, Città Nuova Editrice; pag. 128)
L'espressione chiave,
"della stessa sostanza" (homooùsios), non significa necessariamente che il concilio credesse nell'identità numerica fra Padre e Figlio. La New Catholic Encyclopedia afferma: "È dubbio se il Concilio volesse affermare l'identità numerica della sostanza del Padre e del Figlio". (1967, volume VII; pag. 115) Infatti,
Eusebio "rifiuta costantemente l'idea che il Figlio sia coeterno col Padre" tanto più che "(dopo aver firmato il Credo niceno Eusebio divenne più prudente), insegna che l'esistenza del Figlio dipende da un atto specifico della volontà del Padre". (Il pensiero cristiano delle origini, J. N. D. Kelly, Bologna, EDB, 2a edizione riveduta a cura di G. Gramaglia, 1984; pag. 278)
HO VINTO QUALCHE COSA???