(SimonLeBon), 25/08/2021 23:19:
Caro Neff,
la frase è molto semplice e nel frattempo pone grandi problemi.
Di solito infatti si suppone che il figlio mentre è qui in terra è sottomesso e sottoposto al Padre.
Qui sembrerebbe affermare il contrario, cioè che tutte le cose che ha il Padre, sono sue.
"Tutte" vuol dire "tutte", anche se in ambito biblico sono previste eccezioni al senso che si usa in matematica.
Simon
Vi ringrazio; quindi la traduzione non lascia spazio ad altro significato.
Comunque, riguardo la sottintesa difficoltà, una risposta non lessicale grammaticale , me la sono data, e in rapporto al suo contesto
A mio parere quel tutte va riferito a cose da annunciare nel futuro , diluite nel tempo, quindi parallelamente quel "sono tutte mie" non è seduta stante nel suo presente, ma progressivamente.
Romani 8:32
"Colui che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per noi tutti, non ci donerà forse anche tutte le cose con lui?"
Anche volendolo intendere in maniera larga, quel tutte le cose con lui.. non è nell'immediato, ma ricevendole insieme con lui in modo comunque progressivo , come progetto o promessa , o volontà paterna , considerando che in Ap 1:1 siamo circa nel 96 D.C. quando Gesù ispira Giovanni a scrivere delle visioni profetiche, o rivelazione, datagli dal Padre .. viceversa mentre era in vita sulla terra non conosceva neppure il giorno e l'ora.
Per esempio un padre che dice al figlioletto di 8 anni che quello che ha è tutto suo... chiaramente divenendolo in rapporto a quello che ha e/o avrà nel tempo