Ho scritto è riscritto fino alla nausea, che l'esortazione è rivolta a chi vuole ereditare le "cose" descritte nei vv. 1-7.
Ora dimmi tu chi erediterà le benedizioni che Dio promette?
Questi versetti sono il finale della visione 15a che tratta del Giorno del Giudizio:
Il giorno del giudizio e la gloria della Nuova Gerusalemme (20:11–22:5). Segue l’elettrizzante 15a visione. I morti, grandi e piccoli, sono giudicati davanti al grande trono bianco di Dio. La morte e l’Ades sono scagliati nel lago di fuoco, che “significa la seconda morte”, e con essi è scagliato chiunque non sia trovato scritto nel libro della vita. La Nuova Gerusalemme scende dal cielo; la tenda di Dio è con il genere umano, ed
egli asciuga ogni lacrima dai loro occhi. Non ci sono più né morte, né cordoglio, né grido né dolore! Sì, Dio ‘fa ogni cosa nuova’, e conferma la sua promessa dicendo: “Scrivi, perché queste parole sono fedeli e veraci”.
Quelli che vincono erediteranno queste cose, ma non i codardi, né quelli senza fede né quelli che sono immorali o che praticano lo spiritismo o l’idolatria. — 20:14; 21:1, 5.
Possono i risuscitati ereditare senza vincere niente? Una qualcosina Dio darà loro da fare affinché possano meritare il premio, no?