I-gua, 29.09.2021 12:13:
un peso, due misure?
dove starebbe la giustizia divina?
consideriamo ora Riv. 21:7-8 riflettendo con quanto tu esponi
7 Chi vince erediterà queste cose, e io sarò il suo Dio e lui sarà mio figlio.
8 Ma quanto ai codardi, a quelli senza fede, a quelli che sono ripugnanti nella loro impurità, agli assassini, a quelli che praticano l’immoralità sessuale, a quelli che praticano lo spiritismo, agli idolatri e a tutti i bugiardi, la loro parte sarà nel lago in cui bruciano fuoco e zolfo, che rappresenta la seconda morte”.
... non sembrerebbe -come affermi sopra - che stupratori e assassini, quelli senza fede, ecc... alla fine muoiono di morte naturale senza mai essere giudicati davanti a un tribunale per le loro colpe e poi sono risorti nel Nuovo Mondo...
al contrario: qui si dice che stupratori, assassini, ecc... VENGONO GIUDICATI e incombono nella seconda morte, la Geenna....
... quando?
come si concilia questo?
ci sono assassini che verranno risorti e ci sono assassini che non verranno risorti?
come si può spiegare questo apparente paradosso?
in base a quale criterio questa discriminazione?
arbitrariamente?
quando questi di cui è questione in Riv.21:8 verranno giudicati e condannati alla seconda morte?
magari che la risposta la conosciamo, ma (per quale ragione?) non la vogliamo ammettere?
verderame.1958, 29.09.2021 16:09:
Come no? E che fine ha fatto Rivelazione 21:8? Quando ti fa comodo dici che questa scrittura è valida per questo sistema di cose, adesso dici di no?
i giusti sulla base della loro fede (operante) e gli ingiusti non possono essere giudicati né in base alla loro fede (che dipende dalla conoscenza) né in base alle loro opere (a motivo della loro ignoranza)
quindi il giudizio si basa sulla conoscenza che implica consapevolezza e responsabilità
(...)
ecco, torniamo immancabilmente a Riv.21:8. Non si scappa.
questa scrittura è valida per questo sistema di cose, certo. Lo SFS (e il mio intendimento) dice che le parole di YHWH sono rivolte ai suoi eletti, coloro chiamati a divenire parte della Gerusalemme Celeste.
se tra questi, una volta chiamati, una volta accolta la chiamata, una volta preso gli emblemi, una volta essere unti dallo Spirito di Dio....
... commettono omicidio, mancano di fede, stuprano ecc...
... possiamo ancora metterli nella categoria degli "ingiusti" che non possono essere giudicati in questo sistema di cose in base alle loro opere?
no. A motivo della loro consapevolezza alla quale corrisponde la responsabilità.
Gli "ingiusti" sono immaturi spiritualmente, sono come quel bambino che da una martellata in testa all'altro bambino. Per loro non c'è base di giudizio, se non la loro propria coscienza.
i "capri" sono spiritualmente maturi, sono come quell'adulto che da una martellata in testa ad un bambino.
Gli "ingiusti" non possono giustamente essere giudicati in base alle loro opere nel presente sistema di cose...
i "capri" possono giustamente essere giudicati in base alle loro opere e alla loro mancanza di fede nel presente sistema di cose.
“C’è un peccato che incorre nella morte”. — 1 GIOVANNI 5:16.
ricordiamoci che la seconda morte, per coloro che non saranno risorti, è dovuta alla "bestemmia" contro lo Spirito di Dio.
e questi che hanno ricevuto lo Spirito di Dio, gli eletti a divenire regal sacerdozio, se commettono ciò che è elencato in Riv. 21:8 non bestemmiano forse lo Spirito di Dio che hanno ricevuto? Questi sono i fratelli di Giuda, che per padre scelse il Nemico. Costoro, gli oppositori, sleali e calunniatori non entrano nel Regno di Dio. Non sono risorti. Quando muoiono è per sempre: seconda morte prima del Millennio.
Perciò le esortazioni di YHWH in Riv.21:8 sono indirizzate ai 144'000: per
evitare che incombano nella seconda morte.
chiaramente queste parole di avvertimento, queste esortazioni bibliche, non sono rivolte ai risorti!
10. Perché Gesù chiamò Giuda “figlio della distruzione”?
10 Prendete anche il caso di Giuda Iscariota, che tenne una condotta disonesta rubando dalla cassa del denaro che gli era affidata. (Giovanni 12:5, 6) In seguito Giuda andò dai governanti ebrei e si accordò con loro per tradire Gesù per 30 pezzi d’argento. Dopo il tradimento Giuda provò rimorso, ma non si pentì mai del suo peccato intenzionale. Di conseguenza non merita la risurrezione. Gesù lo chiamò quindi “figlio della distruzione”. — Giovanni 17:12; Matteo 26:14-16.
[Modificato da I-gua 29/09/2021 17:43]