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... noi dobbiamo sottolineare anche l’aspetto positivo del mondo, non come fanno i nostri fratelli testimoni di Geova che quando si parla del mondo mettono in risalto soltanto questo aspetto negativo.


Gesù la pensa così? Sembra proprio di no, dal momento che né lui né i suoi discepoli "fanno parte del mondo" (Gv. 17:16). Di quale mondo? Di quel kòsmos lontano da Dio. Furono relativamente pochi coloro che seguirono il Cristo rispetto alle grandi masse, tanto che gli oppositori definivano il cristianesimo una semplice "setta" (At 24:5, 14; 28:22). Pertanto non c'è mai stato nessun aspetto positivo del mondo che Cristo abbia elogiato o mai messo in risalto.


... Dio ama il mondo ed ha mandato il suo figlio nel mondo, che per noi cristiani è vero uomo vero Dio; sapete che questo ci distingue in maniera netta dai testimoni di Geova e dalla loro dottrina secondo cui ritengono che Gesù Cristo non sia né uomo, pensando che sia l'angelo Michele e nemmeno non riconoscono la divinità di Gesù Cristo.


I cristiani Testimoni di Geova non solo credono ma anche imitano, nel limite delle proprie possibilità, il modello di vita lasciato dall'uomo Gesù, il Figlio di Dio, riconoscendone sia la natura spirituale preumana (Prov. 8:13) che quella attuale nel ruolo di Re del Regno celeste (Atti 2:32-36). Pertanto la dichiarazione di Don Fiorino denota la solita profonda ignoranza della dottrina insegnata dai Testimoni di Geova.


I Testimoni di Geova [...] hanno la convinzione che invece tutto il mondo sia sotto il dominio di Satana e questo li ha portati a ridurre al minimo le relazioni sociali con il mondo.


Don Fiorino pare voglia ignorare le parole dell'apostolo Giovanni quando, senza mezzi termini, disse che "tutto il mondo è in potere del Malvagio" (1 Giov. 5:19).
Oppure contraddire quelle di Gesù stesso che definì il Diavolo “il governante del mondo” (Giov. 14:30).



Da un lato raccomandano ai propri fedeli di essere cittadini leali che pagano le tasse ma poi vietano loro qualsiasi impegno umanitario che non sia rivolto ai loro fratelli di fede interpretando in tal senso il Vangelo di Matteo capitolo 25: “ogni volta che l'avete fatto ad uno di questi mini fratelli l'avete fatto a me” dicendo: “si tratta di opere buone ai fratelli di Cristo sulla terra”, dicono nei loro scritti (Gesù la via p. 265).


La pubblicazione citata (jy p. 265) esamina il giudizio di Cristo nel giorno della sua venuta e la seguente separazione tra pecore e capri. Il contesto è ben diverso da quello delle opere di carità cristiana citato da Don Fiorino.
Nello specifico, comunque, non è assolutamente vero che i Testimoni di Geova non si impegnano in campagne umanitarie quando sorgono necessità. Ecco solo alcuni esempi riportati nelle pubblicazioni WTS e consultabili online:

- Quando una zona dell’Italia fu colpita da un terremoto, un giornale locale scrisse che i testimoni di Geova “operano . . . nel concreto tendendo una mano a coloro che soffrono senza preoccuparsi a quale fede appartengano”. — Il Centro, 8 gennaio 1998 (w07 1/3 6).

- Una coppia di Testimoni, Frank e Elfriede, lavorarono per diversi giorni prima della piena insieme ai vicini, riempiendo e ammucchiando sacchi di sabbia per rinforzare gli argini del fiume. Passata la piena, visitarono gli alluvionati portando viveri e conforto. Frank ricorda: “Una signora non poteva credere che noi, degli estranei, le portassimo un pasto senza voler essere pagati. Ci disse che nessuno della sua chiesa era venuto a trovarla. E l’organizzazione che le aveva provveduto i pasti glieli aveva fatti pagare ogni volta. La gente era sorpresa di vedere i testimoni di Geova che portavano un pasto caldo anziché pubblicazioni bibliche” (g03 8/8 11-14).

- I Testimoni non si limitarono ad aiutare i loro fratelli. A San Vicente, per esempio, decine di persone che non erano Testimoni trovarono rifugio nell’area della Sala del Regno. “Nella Sala del Regno dei Testimoni di Geova”, disse Regina Durán de Cañas, “le persone hanno il cuore d’oro. Ci hanno aperto le porte e hanno detto: ‘Entrate!’, ed eccoci qua. Si danno perfino il cambio la notte per vegliare su di noi mentre dormiamo” (g01 22/10 26).

Altri esempi: yb00 15; g00 22/6 18-19; g00 8/9 27; g99 8/3 13; g99 22/9 15; w98 15/1 5-6; w98 1/12 11; yb98 143-144; g96 8/11 30; w95 1/11 29; jv 314-315; g93 8/1 17-18, 20-21; g89 8/6 30



Perciò ricordiamoci tutti cari fratelli e sorelle in ascolto quanto sia importante che noi collaboriamo e partecipiamo affinchè l'umanità intera, il mondo, cresca nel bene comune nella solidarietà nella fraternità nel rispetto.


Se stanno così le cose, don Fiorino dovrebbe spiegare perché Gesù sostiene la tesi opposta, come si evince dalle sue parole in Luca 13:23, 24:
"Ora un uomo gli chiese: “Signore, sono pochi quelli che vengono salvati?” Lui disse loro: “Fate ogni sforzo per entrare per la porta stretta, perché vi dico che molti cercheranno di entrare ma non ci riusciranno" .

E ancora: “Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la strada che conduce alla distruzione, e sono molti quelli che vi entrano; mentre stretta è la porta e angusta la strada che conduce alla vita, e sono pochi quelli che la trovano" (Mt. 7:13,14).

Se "l'umanità intera, il mondo" è meritevole del favore di Dio, che senso hanno le parole di Gesù?