marco da fleed (UWhK210225), 03/02/2023 18:02:
E' chiaro che non hai letto con attenzione il passo fin dall'inizio ( cosa che proprio ti invitavo a fare ).
Tutto il concetto espresso riferisce a Gesu', non a Dio.
Ed è rafforzato in più punti.
Certo, chi vuol vedere altro si farà le sue belle elucubrazioni mentali....!
Questo è il cristianesimo, signori !
Altrimenti non sarebbe nemmeno nato.
saluti
“1 Giov. v. 20 οὗτό ἐστιν ὁ ἀληθινὸς θεός, cioè, ὁ θεός, non Χριστός (che precede immediatamente) come sostenevano i teologi più antichi…” (G. B. Winer, Grammar of the Idiom of the New Testament, pag. 142).
“… Inoltre, οῦτος sottolinea che è solo il Padre di Gesù Cristo che è il vero Dio … Sebbene sia certamente possibile che οῦτος sia riferito a Gesù Cristo, varie linee convergono sull’evidenza del “solo vero” Dio il Padre come probabile antecedente. Questa posizione, οῦτος=Dio, è sostenuta da molti commentatori e autori di studi generali, e significativamente da quei filologi che esprimono un’opinione sulla questione” (Murray J. Harris, Jesus as God: The New Testament Use of Theos in reference to Jesus, pag. 253).
“… Inoltre, οῦτος sottolinea che è solo il Padre di Gesù Cristo che è il vero Dio … Sebbene sia certamente possibile che οῦτος sia riferito a Gesù Cristo, varie linee convergono sull’evidenza del “solo vero” Dio il Padre come probabile antecedente. Questa posizione, οῦτος=Dio, è sostenuta da molti commentatori e autori di studi generali, e significativamente da quei filologi che esprimono un’opinione sulla questione” (Murray J. Harris, Jesus as God: The New Testament Use of Theos in reference to Jesus, pag. 253).
Giovanni, inizia dicendo: “Noi sappiamo che il Figlio di Dio è venuto e ci ha insegnato a conoscere il vero Dio” (TILC). Questo pone una chiara distinzione tra “il Figlio di Dio” e “il vero Dio”, essendo il Figlio colui che fa conoscere il “vero Dio”.
La parte finale del passo parla di colui che “è il vero Dio e la vita eterna”, e pone qualche dubbio a chi lo attribuisce a Gesù. Un teologo scrive che “si deve notare che nella Prima Epistola di S. Giovanni ὁ θεός spesso significa certamente il Padre” (Karl Rahner, Theological Investigations, Vol. 1, pag. 137).
Sembra strano che, nello stesso passo, il Figlio (il “mezzo” per conoscere il “Vero”) possa essere identificato anche con il “Vero”, considerando la definizione usata da Giovanni “Questo (οὗτός) è il Vero Dio”. Un biblista scrive che “Il pronome «questo» in 1 Gv 5,20 si può facilmente riferire a Dio, che è implicito in Gv 5,19” (J. L. McKenzie, Dizionario Biblico, pag. 251).
Un altro biblista ha scritto che “In 1 Gv 5,20 ci sono due frasi: «Sappiamo che il Figlio di Dio è venuto e ci ha dato l’intelligenza per conoscere Colui che è vero [alēthinós], e noi siamo nel vero Dio, nel Suo Figlio Gesù Cristo. Questi è il vero Dio e la vita eterna». Nella prima frase di questo passo è abbastanza ovvio che «Colui che è vero» è Dio Padre e infatti alcuni testimoni testuali lo chiarificano con l’aggiunta di «Dio», dando una combinazione che potrebbe essere tradotta «il vero Dio» (cfr. Gv 17,3 sotto 4). Questa prima frase ci dice che il Figlio è venuto e abilita la gente a conoscere il Padre e che il cristiano dimora nel Padre e nel Figlio … Però, dal momento che ci si riferisce a Dio Padre come ‘vero’ per due volte nella prima frase, si potrebbe sospettare che «vero Dio» sia riferito a Lui. Certamente in Gv 17,3 «l’unico vero Dio» si riferisce a Dio Padre e non a Gesù Cristo” (R. E. Brown, Introduzione alla Cristologia del Nuovo Testamento, pagg. 179, 180).
In un commentario si legge che “5:20 ci ricorda la preghiera di Gesù riportata in Giovanni 17:3: ‘Questa è la vita eterna: conoscere te il solo vero Dio e Gesù Cristo che tu hai mandato…’” (William Loader, The Johannine Epistles, pag. 79).
Un grecista fa ulteriormente notare che “autou si riferisce chiaramente a en tôi alêthinôi (Dio). Quindi questa frase non è in apposizione con la precedente, ma una spiegazione di come noi siamo “nel Vero” essendo “in suo Figlio Gesù Cristo” … È un po’ tautologico riferirlo a Dio, ma questo è probabilmente corretto … Dio è la vita eterna (Gio. 5:26) e la dà a noi attraverso Cristo” (A. T. Robertson, Word Pictures in the New Testament).
Un buon esempio che dimostra come Gesù non deve essere necessariamente “il vero Dio” menzionato in 1 Giovanni 5:20, è quello riportato in 2 Giovanni 7 che dice: “Poiché molti seduttori sono usciti per il mondo, i quali non riconoscono pubblicamente che Gesù Cristo è venuto in carne. Quello è il seduttore e l’anticristo”. Se applicassimo a questo versetto lo stesso criterio che si vorrebbe far valere per 1 Giovanni 5:20, ne deriverebbe che Gesù Cristo è “il seduttore e l’anticristo”, una vera assurdità. Ma Gesù non è l’anticristo e nemmeno il vero Dio.
Anche in questo caso, la TNM non ha fatto un ricorso arbitrario alla propria teologia, dato che la locuzione “vero Dio” si riferisce solo a Dio Padre. E “Dio Padre può essere conosciuto solo attraverso il Signore Gesù Cristo” (William MacDonald, Believer’s Bible Commentary).