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Re:
Amalia 52, 04/03/2023 09:34:

Spesso le spiegazioni religiose del male sono insoddisfacenti. Il filosofo cattolico Tommaso d’Aquino asseriva che “se tutti i mali fossero impediti, non ci sarebbero molte cose buone”. Molti filosofi protestanti sono dello stesso avviso. Per esempio, l’Encyclopædia Britannica riferisce che Gottfried Leibniz considerava il male “semplicemente un modo per evidenziare il bene che c’è nel mondo, incrementandolo per contrasto”. In altre parole, credeva che abbiamo bisogno del male per poter apprezzare il bene. Fare questo ragionamento è come dire a un malato di cancro che la sua malattia è proprio ciò che ci vuole per far sentire vivo e vegeto qualcun altro.

Gli intenti malvagi devono avere origine da qualche parte. Se ne può forse dare indirettamente la colpa a Dio? La Bibbia risponde: “Quando è nella prova, nessuno dica: ‘Sono provato da Dio’. Poiché con i mali Dio non può essere provato né egli stesso prova alcuno”. Se il responsabile non è Dio, chi è? I versetti che seguono danno la risposta: “Ciascuno è provato essendo attirato e adescato dal proprio desiderio. Quindi il desiderio, quando è divenuto fertile, partorisce il peccato”. (Giacomo 1:13-15) Perciò un’azione malvagia nasce quando un desiderio malvagio, invece di essere scacciato, viene coltivato. Ma c’è dell’altro.

Le Scritture spiegano che i desideri malvagi sorgono perché l’umanità ha un difetto di fondo: l’imperfezione innata. L’apostolo Paolo scrisse: “Come per mezzo di un solo uomo il peccato entrò nel mondo e la morte per mezzo del peccato, . . . così la morte si estese a tutti gli uomini perché tutti avevano peccato”. (Romani 5:12) A causa del peccato ereditato, l’egoismo può sopraffare la benignità nel nostro modo di pensare, e la crudeltà può avere la meglio sulla compassione.

Naturalmente la maggioranza delle persone capisce per istinto che certi comportamenti sono errati. La loro coscienza — la ‘legge scritta nei loro cuori’, come la chiama Paolo — li trattiene dal compiere un’azione malvagia. (Romani 2:15) Tuttavia un ambiente spietato può reprimere questi sentimenti, e la coscienza, se ripetutamente ignorata, può diventare insensibile.a — Confronta 1 Timoteo 4:2.

Può l’imperfezione umana da sola spiegare il male perpetrato su vasta scala nei nostri tempi? Lo storico Jeffrey Burton Russell ha osservato: “È vero che c’è del male in ognuno di noi, ma nemmeno la somma di tanti mali individuali basta a spiegare un Auschwitz. . . . A questo livello il male sembra qualcosa di diverso, qualitativamente e quantitativamente”. Fu proprio Gesù Cristo a indicare questa fonte qualitativamente diversa del male.

Non molto tempo prima di morire, Gesù spiegò che gli uomini che tramavano per ucciderlo non agivano completamente di loro spontanea volontà. C’era una forza invisibile che li guidava. Gesù disse loro: “Voi siete dal padre vostro il Diavolo e desiderate compiere i desideri del padre vostro. Egli fu un omicida quando cominciò, e non si attenne alla verità”. (Giovanni 8:44) Il Diavolo, che Gesù chiamò “il governante di questo mondo”, ha chiaramente un ruolo di primo piano nel fomentare il male. — Giovanni 16:11; 1 Giovanni 5:19.

Sia l’imperfezione umana che l’influenza satanica provocano indicibili sofferenze da migliaia di anni. E nulla lascia supporre che la loro presa sul genere umano si stia allentando. Il male esisterà sempre o alla fine le forze del bene lo sconfiggeranno?

Fonte

E qui'




Parafrasando possiamo dire che il male nacque quando Dio diede alle sue creature il libero arbitrio.
Satana non era un essere imperfetto e nessun altro "satana" lo incitò a compiere il "male", ma lo decise da se stesso.
Il male nasce da desideri contrari alla volontà divina, e finché ci sarà il libero arbitrio, credo che ci sarà sempre qualcuno che si lascerà sedurre dall'idea di fare a modo suo e fare ciò che gli piace. Distruggere Satana non risolve il problema del male completamente. Ci potrebbe essere sempre un nuovo Satana, l'eternità è lunga...
[Modificato da verderame.1958 04/03/2023 11:15]



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La vita è piacevole. La morte è pacifica. È la transizione che crea dei problemi.

Isaac Asimov