"Pochi decenni dopo la resurrezione di Gesù, Flavio Giuseppe, storico giudaico fariseo della seconda metà del I secolo, autore delle Antichità Giudaiche e della Guerra Giudaica, nella prima di queste due opere (XVIII, 63-64) dedica un passo a Gesù.
Si tratta di una delle più antiche attestazioni non cristiane su Gesù,
su i suoi miracoli e sul suo insegnamento, sulla sua resurrezione e su i suoi primi seguaci. Essa è contenuta, nell'identica forma odierna, in tutti i codici greci e latini delle Antichità Giudaiche pervenuti fino a noi, compresi i più antichi.
Traduco letteralmente dal greco: «In questo periodo visse Gesù, uomo sapiente, se almeno si deve chiamarlo "uomo": fu infatti autore di opere straordinarie, maestro di persone che accoglievano di buon grado la verità; e fece suoi seguaci molti Giudei, e anche molti Greci."
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