Hal.9000, 21/08/2023 11:01:
C'è una sostanziale differenza tra il concetto di "mettere alla prova attraverso il male" espresso in Giac. 1:13 ed il "causare calamità" espresso in Isaia 45:7
La domanda era sul sapere chi permette le sofferenze; ed è fuori di
ogni dubbio, credendo nell'onnipotenza di Dio, che solo Lui le può
permettere. I versi di Isaia, con chiaro riferimento alla sua unicità e
capacità, ne sono la conferma.
La sofferenza è una conseguenza di un evento funesto; e le calamità
sono gli eventi funesti.
Poco importa, nella sostanza della risposta alla domanda, se le calamità
sono usate a scopo punitivo/correttivo: il "male", o il "dolore" che ne
consegue sono sempre voluti/decisi da Dio.
...E comunque, le calamità non erano riservate solo agli israeliti.
cercare di capire le ragioni di Dio a sostegno dei suoi giudizi sempre giusti ed insindacabili.
Io penso che il credente "accetterà" sempre le ragioni di Dio, perchè Dio,
in quanto tale, è ritenuto pura giustizia. Per cui, a prescindere da ogni
sua decisione "insindacabile", sarà sempre "capito"/giustificato.
...Quindi, inutile cercare di capire, ...perchè tanto accetteresti qualsiasi
cosa Lui faccia.
Ciao.
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Per Giandujotta.
Anche i figli lamentano "l'ingiustizia" delle punizioni quando le ritengono dolorose...
eppure i genitori li amano...
allora perchè qualche scappellotto? e perchè togliere loro qualche gioco, allontanarli in una stanza e farceli rimanere per ore? limitare qualche uscita?
E' davvero amore quello?
A parte che noi non siamo Dio, e rispetto all'onnipotenza abbiamo
capacità pari a zero, ...ma poi, ...vorresti paragonare uno schiaffo con
un diluvio?
Ciao.