00 18/09/2023 13:45
Re: Oppure dipende da cultura, tradizione famigliare e fortuna?
Saroj, 18.09.2023 10:06:

- PRIMA DOMANDA DI M. PAOLUCCI -
Ci sono tre motivazioni (cultura, tradizione familiare, fortuna) che mi fanno pensare che essere testimoni di Geova spesso non dipende dall'amore.

1) CULTURA - Per esempio in Bangladesh ci sono centinaia di milioni di abitanti ma solo qualche centinaio è testimone di Geova. Perché c'è questa differenza abissale con l'America o l'Italia? Non è una differenza di qualche migliaio di persone, ma il rapporto tra popolazione e testimoni di Geova è davvero abissale tra le nazioni asiatiche e l'Italia.

2) TRADIZIONE FAMIGLIARE - E perché molti testimoni di Geova sono appartenenti alla stessa famiglia? La maggior parte dei testimoni di Geova ne ha già uno in famiglia, mentre chi non lo è non ne ha in famiglia.

3) FORTUNA - Inoltre nel diluvio universale si salvarono solo Noè e i loro figli e le loro mogli. I testimoni di Geova dicono che tutti gli adulti al diluvio universale vennero distrutti per sempre e non ci saranno nel nuovo mondo. Quindi su milioni di persone, gli unici buoni erano contro tutte le statistiche appartenenti alla stessa famiglia e quindi su milioni di persone soltanto di quel periodo, soltanto la famiglia di Noè vivrà nel nuovo mondo? Se è così, significa che chi nasce e viene cresciuto da un padre buono ha una moltitudine di probabilità in più di essere salvato, rispetto a chi nasce da un padre malvagio.

Mi sembra quindi che più per amore, si diventa testimoni di Geova per cultura (esempio Bangladesh) o per tradizione familiare (esempio figli o parenti stretti di testimoni di Geova al giorno d'oggi) o per fortuna (figli di Noè che hanno avuto un padre buono e anche loro sono diventati buoni e sono gli unici che di quel periodo ci saranno nel nuovo mondo).



Caro Saroj,
tutti questo fattori hanno il loro peso.
Un cristiano ha sicuramente molta più affinità con i tdG di un induista o di un confuciano.

Tieni però conto che uno dei problemi d'attualità per tutte le religoni cristiane, e forse anche non cristiane, è la scarsa adesione al credo delle nuove generazioni.

Ritenere i giovani sembra un grosso problema oggi, probabilmente stiamo vivendo anche noi il famoso "gap generazionale".

Simon