RKj, 20/03/2024 10:34:
Dato un ampio range di scelta sul come vestirsi, che è per forza di cose "regolamentato" dagli usi e costumi del tempo e del posto, si attinge da esso guidati dai principi biblici.
E' proprio questo il problema; l'armonizzazione tra i principi biblici
e gli usi e costumi. La stesura dei libri che compongono la Bibbia si
è fermata ai tempi antichi; di conseguenza gli usi e costumi sono fermi
a quei tempi. Il principio biblico, essendo appunto un principio, non
definisce regole precise e ferree da cui non si può derogare.
Spesso, nel principio converge anche la moralità; quella del tempo
in cui viene sancito il principio: e le norme morali sono insegnamenti
divini.
Il credente, che come tale si vuole attenere al pricipio, ovviamente
seguirà la morale che regola di base il principio. Se le norme morali
cambiano nel corso del tempo, non dipendono sicuramente dal
credente, ligio alla loro osservanza; ma dipendono dalle scelte di
coloro, che di quelle norme non se ne curano, cioè, "da coloro che
non seguendo i principi divini, sbagliano".
Per cui i credenti, dai tempi antichi, fino ad ora, di fatto si stanno
adeguando a situazioni che sono già sbagliate in partenza.
In sostanza, il principio biblico diventa un elastico, che si allunga
o si accorcia in funzione di situazioni che cozzano col principio stesso.
Attualmente, in Italia, una gonna particolarmente corta ed aderente è consona all'ambiente e alla situazione generale.
Una profonda scollatura pure. Delle trasparenze, pure.
Una donna cristiana, nonostante si debba vestire giocoforza "come tutti gli altri", filtrerà alcune cose grazie ai principi biblici, qui sta la coerenza credo.
Sulle spiagge italiane si vedono sempre più anche donne con micro
bikini, e non è raro vedere anche dei topless: dovrei pensare che ciò
sia consono, o stia diventando consono, all'ambiente.
...Posso immaginare che anche le donne cristiane si adegueranno, per
essere anche loro "adatte" alla situazione?
Ciao.