La Bibbia indica che un
numero definito di persone si accostano all'Agnello sul monte Sìon:
Ri 14:1 "Ed ecco, vidi l’Agnello in piedi sul monte Sìon, e con lui 144.000 che avevano il suo nome e il nome del Padre suo scritto sulla fronte."
Sull'identità dell'Agnello non ci sono dubbi:
Gv 1:29, 36 "Giovanni vide Gesù che veniva verso di lui e disse: “Ecco l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo!"
... e guardando Gesù che passava disse: “Ecco l’Agnello di Dio!”
Gesù non aveva ancora tolto il peccato del mondo, quindi Giovanni si stava riferendo ad un ruolo che Cristo avrebbe ricoperto in futuro.
Circa l'identità del
monte Sìon, non può ovviamente trattarsi della città fortificata abitata dai gebusei ed edificata sul colle sud-orientale di Gerusalemme, in cui Davide stabilì la propria residenza reale.
Si trova in cielo, dove avviene la scena descritta dall'apostolo (Riv. 14:2, 6, 13, 17), e diversi passi confermano che
rappresenta la posizione elevata di Gesù e dei 144.000 che regnano con lui in cielo (Salmo 2:6; Ebrei 12:22).
I 144000 visti con l'Agnello ed elencati in Riv. 7:4 come
"provenienti da ogni tribù dei figli d’Israele" non possono essere ebrei naturali, dato che l'elenco differisce da quello canonico di Numeri 1:4-16.
Secondo
Ri 14:3, essi sono
"144.000, che sono stati comprati dalla terra."
Un numero limitato di persone, che in
Lu 12:32 Gesù definì
"piccolo gregge, perché il Padre vostro ha approvato di darvi il regno".
Lo confermò anche in
Mt 22:14 dicendo che
“Molti infatti sono invitati, ma pochi eletti”.
E' logico che si tratti di un numero relativamente "piccolo", dato che in ogni regno i regnanti sono pochi rispetto ai molti sui quali dominano.
Il numero
144000 è letterale e in contrapposizione a quanto dichiarato dopo:
Ri 7:9 parla infatti di “una grande folla, che nessuno poteva contare”, e che
non sono stati affatto comprati dalla terra come gli "eletti".
Ri 7:9 introduce bene la distinta
"grande folla ... di ogni nazione, tribù, popolo e lingua. Stavano in piedi davanti al trono e davanti all’Agnello.."; i componenti della grande folla non sono insieme all'Agnello e i 144000 sul Monte Sìon, ma "davanti al trono" e "davanti all'Agnello", dal greco
enòpion tou thrònou; sono “alla vista del trono” non sul Sìon celeste. La loro posizione è semplicemente “alla vista” di Dio che dal cielo
esamina gli umani, come confermano i passi di:
Sal. 11:4 "Geova è nel suo santo tempio. Geova ha il suo trono nei cieli. I suoi occhi guardano, i suoi occhi attenti esaminano i figli degli uomini"
Mt 25:31-32 "Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria... si siederà sul suo glorioso trono. Tutte le nazioni saranno radunate davanti a lui, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri."
Lu 1:74, 75 "di concederci, una volta liberati dalla mano dei nemici, il privilegio di rendergli sacro servizio senza timore, con lealtà e giustizia, davanti a lui per tutti i nostri giorni."
At 10:33 "...Ora siamo tutti qui davanti a Dio per ascoltare tutto quello che Geova ti ha comandato di dire"
La speranza della "grande folla" è ricevere un'eredità eterna sulla terra, non in cielo:
Sal 37:11, 29, 34 "Ma i mansueti erediteranno la terra e proveranno immensa gioia nell’abbondanza di pace... I giusti erediteranno la terra e vi abiteranno per sempre... Spera in Geova e segui la sua via, ed egli ti esalterà perché tu possa ereditare la terra."
Anche Gesù lo confermò in
Mt 5:5 "Felici i miti, perché erediteranno la terra"
Quindi possiamo concludere che solo 144000 persone scelte dalla terra hanno una speranza celeste; tutti gli altri hanno una bellissima speranza terrena.