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Ario, tipo unico

Ario era simpaticissimo ed aveva enormi capacità di comunicare: già avanti negli anni era tutt'altro che un vecchio noioso, pedante, bacchettone e ripetitivo. Con stile caustico, strafottente, estroso e pieno di brio componeva canzonette e canzonacce con melodie sboccate e volgari ma molto orecchiabili e facilmente memorizzabili, esponendo i contenuti della sua dottrina tra balli, vini e canti, facezie, allegorie, parodie e sfottò, soprattutto nelle taverne del porto tra marinai, mercanti e donnine allegre. La sua opera (Thalia cioè “i banchetti”) purtroppo è andata quasi totalmente perduta ma pare che infastidisse terribilmente chi (come Atanasio) veniva preso di mira dalle sue rime.

La durissima reazione di Atanasio fu probabilmente prodotta, oltre che da innegabili divergenze dottrinali, da gravi rancori e risentimenti, generati dalle umiliazioni che le composizioni di Ario producevano nei suoi avversari....