00 15/06/2019 22:09
Re: Barnabino
domingo7, 15/06/2019 17:05:



Solo in seguito, con l'ellenizzazione, la questione della natura di Gesù diventa centrale.



Credo che la colpa non sia dell'ellenizzazione, comunque già presente nell'ecumene greco romano dai tempi della Settanta e dei Seleucidi.

Fu il vecchio Ario, caustico, blasfemo e goliardico, a scatenare un vero pandemonio

Finché i cristiani dei primi tre secoli dicevano che il Logos era subordinato al Padre, nessuno ci vedeva nulla di sbagliato: il titolo di "Dio" era interpretato senza problemi come "Figlio di Dio", cioè come Figlio proveniente da Dio e come essere di natura in qualche modo preumana e divina, senza fare elucubrazioni e riflessioni ulteriori.

Ma quando Ario disse che la natura del Logos era molto inferiore a quella del Padre, il cristianesimo ortodosso pensò che Ario vedesse nel Logos una specie di sottospecie di creatura carnale e spirituale, addirittura inferiore agli angeli e comunque profondamente abbruttiva e svilita dall'esperienza mortale ed umana.

Ario fece del Logos un "ibrido bastardo" che non era (per lui) né Dio, né un dio, né Figlio di Dio, né totalmente uomo ..... una creatura come quei tanti incroci tra cinghiali e scrofe domestiche che popolano ed infestano i boschi dei nostri appennini ...

Insomma qualcosa di disgustoso per tutti, secondo quanto ricordano anche alcune canzonacce della sua Thalia....



Caro Domingo,
è ovvio che Ario si appoggiava sul medio platonismo e sul concetto di "logos" che richiamava anche gli scritti di Filone.
Il suo pregio principale sta nel mantenere una livello di coerenza con l'ebraismo indubbiamente superiore a quello ottenuto dalle disquisizioni atanasiane.
In quanto tale, era molto piu' "ortodosso" lui che non la controparte!

Certo, pur non dovendo definire "ibrido bastardo" il logos, non ne vedo alcun bisogno, la scrittura parla ripetutamente dei "figli di Dio" che comunque non erano neanche loro "dei".

Simon