“Il Figlio da sé non può fare nulla se non ciò che vede fare dal Padre”. (Giovanni 5:19, CEI)
“Sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato”. (Giovanni 6:38, CEI)
“Ciò che io insegno non è mio, ma appartiene a colui che mi ha mandato”. (Giovanni 7:16)
Ecco la vostra obbiezione: I trinitari sono d'accordo che Gesù dopo essersi incarnato è sottomesso al Padre. Paolo in Filippesi 2:6-8 insegna chiaramente quel Gesù rinunciò all'uguaglianza con Dio all'incarnazione e divenne un servitore per salvarci.
Quindi affermate che Gesù sulla terra non era uguale a Dio.. ma non conteneva comunque una natura divina uguale a Dio? ma vediamo cosa dice
Filippesi 2:6-8 il quale, benché esistesse nella forma di Dio, non prese in considerazione una rapina, cioè che dovesse essere uguale a Dio. No, ma vuotò se stesso e prese la forma di uno schiavo, divenendo simile agli uomini. 8 Per di più, quando si trovò in figura d’uomo, umiliò se stesso e divenne ubbidiente fino alla morte, sì, la morte su un palo di tortura...
The Expositor’s Greek Testament afferma: “Non troviamo nessun passo in cui [harpàzo] o alcuno dei suoi derivati [incluso harpagmòn] abbia il senso di ‘tenere in possesso’, ‘ritenere’. Sembra invariabilmente significare ‘afferrare’, ‘prendere con violenza’. Non è quindi consentito slittare dal vero significato di ‘afferrare’ a uno totalmente diverso come ‘tenere stretto’”. — A cura di W. Robertson Nicoll, Grand Rapids, Michigan, 1967, Vol. III, pp. 436, 437.
“Quanto poi a quel giorno o a quell’ora, nessuno li conosce, neanche gli angeli nel cielo, e neppure il Figlio, ma solo il Padre”. (Marco 13:32, CEI)Se Gesù, il Figlio, fosse stato la seconda persona della Trinità, avrebbe saputo ciò che sa il Padre. Ma Gesù non lo sapeva, perché non era uguale a Dio.
Ecco la vostra obbiezione:Filippesi 2:6 dice chiaramente che Gesù ha rinunciato all'uguaglianza con Dio all'incarnazione ed è diventato servitore per salvarci. Nel divenire completamente umano, Gesù vuotò se stesso. Luc 2:52 dice che il bambino Gesù "cresceva in sapienza".
E la natura divina che era in lui che fine a fatto?
I TdG affermano che Gesù era un potente arcangelo che co-creò il cielo e terra;inoltre egli rinunciò a quel potere e a quella conoscenza quando egli divenne uomo. Se Gesù limitato in conoscenza non prova che egli era Dio, di conseguenza non prova nemmeno che egli fosse un arcangelo! Questo è un esempio di quanto siano inconcludenti i ragionamenti della Torre di Guardia.
Sbagliato! ecco che cosa insegnano i Testimoni di Geova:
*** it-1 p. 1068 Gesù Cristo ***
Lo spirito di Dio versato su Gesù senza dubbio illuminò la sua mente su molti punti. Alcune frasi che pronunciò in seguito, specie l’intima preghiera rivolta al Padre la sera di Pasqua del 33 E.V., indicano che Gesù ricordava la sua esistenza preumana, le cose che aveva udito dal Padre e le cose che aveva visto fare dal Padre, come pure la gloria che egli stesso aveva avuto nei cieli. (Gv 6:46; 7:28, 29; 8:26, 28, 38; 14:2; 17:5) Può anche darsi che queste cose gli siano tornate alla mente al momento del battesimo e dell’unzione.
Gesù da dopo il battesimo, non fu più limitato in conoscenza, infatti dimostrò di ricordare la sua vita preumana, quindi non sapeva veramente "ne il giorno, ne l'ora", questo perchè non era mai stato Dio Onnipotente, ma solo il figlio, un'entità divinità.
Ancora:
Ebrei 5:8 (CEI) leggiamo che Gesù “imparò l’obbedienza dalle cose che patì”. Possiamo immaginare che Dio debba imparare qualcosa? No, mentre Gesù lo fece, perché a differenza di Dio non sapeva tutto.
“Rivelazione di Gesù Cristo che Dio gli diede”. (Apocalisse [Rivelazione] 1:1, CEI) Se Gesù fosse stato la seconda persona della Trinità, avrebbe avuto bisogno di ricevere una rivelazione da un’altra persona della Trinità, da Dio? Sicuramente avrebbe già saputo tutto, perché Dio lo sapeva.
Ecco la vostra obbiezione:A questo, il tuo link rivelatore non sa dare risposta..
“Dio lo ha esaltato a una posizione superiore”. (Filippesi 2:9) Se Gesù fosse stato Dio, come avrebbe potuto essere esaltato, cioè innalzato a una posizione superiore a quella che aveva prima? Sarebbe già stato esaltato come parte della Trinità.
Ecco la vostra obbiezione:A questo, il tuo link rivelatore non sa dare risposta..
Rivelazione (Apocalisse) da 4:8 a 5:7, Dio — non Gesù — è seduto sul suo trono celeste. Gesù deve avvicinarsi a Dio per prendere un rotolo dalla mano destra di Dio. Questo mostra che in cielo Gesù non è Dio ma qualcuno diverso da lui.
Ecco la vostra obbiezione:A questo, il tuo link rivelatore non sa dare risposta..
il Bollettino della Biblioteca John Rylands di Manchester, in Inghilterra, afferma: “Nella sua vita celeste successiva alla risurrezione, Gesù è descritto come in tutto e per tutto diverso e distinto dalla persona di Dio, tanto quanto lo era nella sua vita terrena quale Gesù terrestre. Accanto a Dio e paragonato a Dio, egli appare, in effetti, come un altro essere celeste della corte celeste di Dio, come lo sono gli angeli, benché in qualità di Figlio di Dio appartenga a una categoria diversa, di rango molto superiore al loro”. (Bulletin of the John Rylands Library, 1967-68, vol. 50, p. 258) - Confronta Filippesi 2:11. La stessa pubblicazione aggiunge: “Ciò che comunque viene detto della sua vita e del suo ruolo di Cristo celeste non significa né sottintende che nella condizione divina egli sia sullo stesso piano di Dio e sia Dio in tutti i sensi. Al contrario, il quadro che il Nuovo Testamento traccia della sua persona e del suo ministero celesti ce lo presenta come una figura distinta da Dio e a Lui subordinata”.
Ecco la vostra obbiezione:Anche se l'autore nega che Gesù sia Dio, nello stesso articolo nega anche che Gesù è il Cristo;
Leggiamo cosa è stato rimosso: «La ricerca neotestamentaria degli ultimi trenta o quaranta anni ha portato un crescente numero di autorevoli studiosi del Nuovo Testamento alla conclusione che Gesù stesso non può aver preteso alcun titolo Cristologico che i Vangeli attribuiscono a lui, allo stesso modo neanche la designazione funzionale di "Cristo", certamente non credette mai di essere Dio.» (Bulletin of The John Rylands Library, Vol 50, (1967-68) p 247-261, "Jesus As 'Theos' In The New Testament", by G. H. Boobyer)
Quindi ho questo bollettino è completamente da scartare oppure Gesù non è ne Dio ne Cristo, ma chiaramente non è a favore della trinità.
“Poi sarà la fine, quando egli [il celeste Gesù] consegnerà il regno a Dio Padre, . . . anche lui, il Figlio, sarà sottomesso a Colui che gli ha sottomesso ogni cosa, perché Dio sia tutto in tutti”. — 1 Corinti 15:24, 28, CEI.
Ecco la vostra obbiezione:[...] così Cristo, Figlio di Dio, alla fine del mondo, dopo aver vinto definitivamente il peccato, la morte e le potenze infernali, e aver condotto al cospetto del Padre tutti gli eletti, allora si sottometterà al Padre, cioè cesserà di essere re militante a favore della Chiesa per continuare a condividere col Padre il regno glorioso (cfr. v.; Efesini 5,5)». Citando Nicola Tornese diciamo che: «Queste parole non indicano affatto un inferiorità del Figlio rispetto al Padre o una sua esclusione dal Regno, ma solo che il Figlio non farà più opera mediatrice a favore dell'umanità già redenta, per continuare a condividere col Padre la gloria del Regno.
Bellissima la spiegazione dell'azione di sottomissione da parte del Cristo al Padre, introdotta da "cioè..." peccato che i dizionari diano un altro significato alla parola "sottomettersi" : Soggetto al dominio altrui; caratterizzato da una docile e mansueta remissività.
A conferma basta ricordare che, secondo le parole dette dall'Angelo a Maria, il Regno del Figlio "non avrà fine" (Luca 1,33)
Ma infatti nessuno mette in dubbio la durata di quel regno, il regno continuerà ad esserci ma cambierà colui che governerà su questo regno, Gesù darà il potere a Geova.
In Apocalisse il Risorto dice: "Io ho vinto e mi sono assiso presso il Padre mio sul mio trono". Il trono di Dio si identifica col trono dell'Agnello ed unica l'adorazione rivolta a chi vi siede sopra (cfr. Apocalisse 22,3).
Il fatto che lui sieda su un trono, non è assolutamente a conferma del fatto che lui sia Dio, l’apostolo Giovanni ebbe una visione del trono di Geova in cielo, circondato da 24 troni minori su cui erano seduti 24 anziani che indossavano mantelli bianchi e avevano sul capo corone d’oro.
(Rivelazione 4:1-4)Dopo queste cose vidi, ed ecco, una porta aperta in cielo, e la prima voce che udii era come di una tromba, che parlava con me, dicendo: “Sali qui, e ti mostrerò le cose che devono avvenire”. 2 Dopo queste cose mi trovai immediatamente nella [potenza dello] spirito: ed ecco, un trono era nella sua posizione in cielo, e c’è uno seduto sul trono. 3 E colui che sta seduto è nell’aspetto simile a pietra di diaspro e a pietra preziosa di color rosso, e intorno al trono [c’è] un arcobaleno dall’aspetto simile a smeraldo. 4 E intorno al trono [ci sono] ventiquattro troni, e su questi troni [vidi] seduti ventiquattro anziani vestiti di mantelli bianchi, e sulle loro teste [hanno] corone d’oro.
e i 24 anziani seduti su troni intorno a Dio potrebbero senz’altro rappresentare l’intero corpo dei cristiani unti, i quali, essendo fedeli sino alla morte, ricevono la promessa ricompensa di avere una risurrezione celeste e di sedere su troni presso il trono di Geova.
(Rivelazione 3:21) A chi vince concederò di sedere con me sul mio trono, come anch’io ho vinto e mi sono seduto col Padre mio sul suo trono.
Se il vostro ragionamento è valido, allora anche i cristiani unti, raffigurati dai 24 anziani, una volta in cielo saranno Dio.
[...] Paolo ci dice che c'è bisogno che Gesù sì "sottometta" affinché "Dio sia tutto in tutti", cosa significa questo se non che Gesù, portato a termine la sua opera di mediazione fra Dio, il mondo e l'universo, ritornerà alla sua posizione originaria ed occuperà lo stesso trono del Padre (cfr. Apocalisse 22,3), cosicché l'Iddio trino regnerà direttamente sull'universo, nell'eternità affinché "Dio sia tutto in tutti"?
1 Cor. 15:27, 28, Con: “[Dio] tutto ha posto sotto i suoi piedi [di Gesù]. Però quando egli dice che tutto gli è stato assoggettato, è chiaro che si deve eccettuare colui che gli ha assoggettato tutto. Quando poi avrà assoggettato a lui tutte le cose, allora anch’egli, il Figlio, si assoggetterà a colui che gli ha assoggettato tutto, affinché Dio sia tutto in tutti”.
*** ws cap. 22 pp. 181-182 parr. 3-5 L’Iddio del “Principe della pace” diviene “ogni cosa a tutti” ***
“affinché Dio sia tutto in tutti: ovvero, sia ogni cosa a ognuno, supremo, il fattore intrinseco e determinante della vita”. — The Amplified Bible.
Quando, alla fine del Regno millenario, il “Principe della pace” consegnerà il Regno al suo Dio, gli abitanti della terra saranno informati di questa azione compiuta dal loro Padre adottivo. Imitandolo quale loro regale Esempio, anch’essi si sottoporranno, sotto un nuovo aspetto, all’Iddio Altissimo. Allora, per la prima volta, renderanno amorevole sottomissione direttamente a Geova, sì, adorazione, con ogni sincerità e verità, senza più aver bisogno dei servizi sacerdotali di Gesù, nemmeno quando pregheranno.
In questa maniera l’Iddio Altissimo diverrà di nuovo il Re di tutto l’universo senza bisogno di rappresentanti regali né in cielo né sulla terra. Ne consegue che anche i 144.000 re uniti a Gesù Cristo, da lui redenti dalla terra, piegheranno il ginocchio dinanzi al supremo Governante, e in questo ulteriore senso lo riconosceranno come Sovrano universale.
[Modificato da edrevopac 04/10/2007 12:05]