VVRL, 21/02/2019 15.34:
Lo escludo categoricamente perché neanche nella LXX è usato come in Lc. 23:43 dove abbiamo l'accoppiamento di "lego" (dico) con "semeron".
Nella LXX non vedo nessuna costruzione enfatica con lego
VVRL, addirittura lo "escludi categoricamente", con tutta sincerità in vita mia non ho mai sentito una risposta più ottusa di questa. Come fai ad escludere un semitismo solo perché non trovi una frase uguale identica nella LXX? Il semitismi idicano
strutture lessicali simili e non
frasi identiche. Qui discutiamo del significato di
semeron preceduto da un verbo di locuzione e nella LXX costituiva una comune espressione idiomatica ebraica per enfatizzare l'occasione di una affermazione solenne, puoi vedere Deuteronomio 4:26, 39, 40; 5:1; 6:6 e decine di alti passi citati dal Bullinger. Tutti questi esempi utilizzano (come Lc 23:43)
verbi di locuzione o comando uniti a "semeron" per dare enfasi (vedi anche: Gn 22:14; 41:9 ma solo in Genesi ci sono ben dieci esempi). In questi casi
semeron è sempre preceduto dal verbo, esattamente come in Luca 23:43 e non c'è la congiunzione "hoti". Se poi per te "lego" non sarebbe un verbo di locuzione allora mi arrendo definitivamente, impossibile discutere con chi nega le evidenze.
Quello che non capisci è che nessuno qui sta dicendo che abbiamo la
certezza che sia un semitismo, ma parliamo di una
possibilità. Quello che sincermente mi lascia allibito è che invece tu sostenga che questa possibilità (comprovata da decine di occorrenze nella LXX debba essere scartata) perché non ci sarebbe una frase "identica" a quella che stiamo considerando!
VVRL, 21/02/2019 15.34:
Non è affatto vero, ho già mostrato come in Lc 22:34 abbiamo "lego" e "semeron" senza "hoti", stessa cosa dicasi per Gc 4:13. Come mai il senso di "oggi" è temporale e non enfatico?
Stai parlando di
una eccezione (Giacomo 4:13 non ha certo quella costruzione!) su decine di passi. Tu cito osa dice questo stesso forum,
in tutti i casi in cui è usato un verbo di locuzione si usa sempre porre "semeron" dopo "hoti" (cosa che troviamo anche in Marco 14:30). In Lc 2:11; 4:21; 5:26; 19:9; 22:61 un verbo di locuzione precede "hoti" ed è separato dalla frase contenente "semeron". Abbiamo poi Atti 13:33 dove semeron è usato in senso enfatico.
Anche in Atti 20:26 il fatto che Luca pone la particella hoti dopo semeron, dimostra che conosceva la costruzione semitica. Ma in quel caso Luca riporta un discorso di Paolo agli efesini, mentre in Luca 23:43 vuole imitare le parole dell'espressione giudaica usata di Gesù, per farlo utilizza il gergo della LXX, oltre parole semitiche come "amen soi lego" e "paradeisos".
E per parlare della tua "eccezione"
Luca 22:34 è l'unico caso in cui viene usato un verbo di locuzione con semeron senza che sia separato da "hoti". Ma in quel caso mi pare che il nome "Pietro" sostituisca "hoti", chiudendo la proposizione che contiene "lego", rendendo improbabile considerare "semeron" come facente parte (vedi anche Ebrei 4:7).
Rifletti:
Luca 23:43 sarebbe l'unico caso in cui semeron non è separato da hoti dalla proposizione che lo precede.
La conclusione più ovvia è che Luca non voleva separare semeron da amen soi lego come invece fa di solito perché voleva si intendesse in senso enfatico.