00 03/10/2018 11:05
Fratelli , il punto di questa discussione non' è cosa è meglio o peggio tra noi e altri ma cosa è scritturale e cosa non lo è.

L' utente "claudiofalco" che l'apri nel lontano 2007 sostenne che i comitati giudiziari di qualsiasi religione si tratti non sono scritturali e cito' a sostegno della sua affermazione 1 Corinti 4:15,16,17

Mentre l'utente D.W. che scrive su un altro blog-forum sostiene che pur essendo i comitati giudiziari scritturalmente sostenibili non sia scritturale il fatto che vadino tenuti a porte chiuse senza la partecipazione alcuna della congregazione nella valutazione dell'esito finale del caso e cita a sostegno di questa sua veduta la lettera ai Corinti e Matteo 18

Le risposte vanno quindi argomentate su base scritturale

La formazione dei comitati giudiziari in seno alla congregazione cristiana è scritturale o no ?

L' esclusione dell'intera congregazione alla partecipazione al processo è scritturale o no ?

Questi sono i nodi della discussione

Aquila ha citato alcune scritture:

1 Corinti 5:4,5 : "Quando vi riunirete nel nome del nostro Signore Gesù, sapendo che io sarò con voi in spirito insieme alla potenza del nostro Signore Gesù, 5 dovrete consegnare quell’uomo a Satana per la distruzione della carne, affinché lo spirito sia salvato nel giorno del Signore"

Chi si doveva riunire e consegnare l'impenitente a Satana ? Un comitato di anziani o tutti ?

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Atti 20:28 : "Prestate attenzione a voi stessi e a tutto il gregge, in mezzo al quale lo spirito santo vi ha nominato sorveglianti, per pascere la congregazione di Dio, che egli acquistò con il sangue del proprio Figlio"

Questa scrittura dice che lo spirito ha nominato sorveglianti per "pascere" la congregazione e vigilare su di essa . Anche se potrebbe essere una base per l'esistenza dei comitati giudiziari ( anche se non dice "giudicare" ma "pascere" ) non mi pare escluda la possibilità della partecipazione al giudizio dell'intera congregazione

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1 Timoteo 3:4,5 : "un uomo che diriga la propria casa in maniera eccellente e che abbia figli sottomessi e rispettosi* (dopotutto, se un uomo non sa dirigere la propria casa, come potrà aver cura della congregazione di Dio?)"

Questa scrittura paragona l'anziano a un capofamiglia ma mi pare ponga l'accento più che altro sulla natura pastorale del suo incarico visto che parla di "dirigere" (come un pastore "dirige"o "guida" le sue pecore) e "aver cura" . È vero però che la "cura" include la "protezione" per cui se una "pecora" diventa "lupo" l'anziano deve agire per proteggere il resto del gregge , se necessario allontanando il pericolo .

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Personalmente esaminando fin qui la questione mi sembra che la disposizione dei comitati giudiziari sia sufficientemente fondata sulle scritture mentre ho qualche dubbio sull'esclusione della congregazione che a quanto sostiene DW è addirittura antiscritturale e non aderente al modello congregazionale del 1° secolo