00 10/11/2007 19:25
“Su questo non posso essere d'accordo. Romani 7:20-2”

Se vuoi far sfoggio di ingenuità concettuale accomodati. In quel brano Paolo usa una banale argomentazione tipica della filosofia stoica, che non c’entra nulla con la comprensione intima dell’essenza di Dio, bensì con la dimostrazione della sua esistenza. Paolo dice che dal creato si può ricavare l’esistenza di un creatore, perché le perfezioni della natura rimandano ad un artefice perfetto. E’ un’inferenza metafisica basilare: se c’è un orologio, ci dev’essere un orologiaio. Se c’è un cosmo ordinato, ci dev’essere un ordinatore, se il cosmo è pieno di bellezza e bontà, Dio allora è buono, ecc. Questa inferenza, cioè “dall’opera capisci l’artefice”, ovviamente non ha nulla a che vedere con l’intimità dell’essenza divina. Quella è detta incomprensibile dalla Bibbia stessa: “Puoi tu scandagliare le profondità di Dio? arrivare a conoscere appieno l’Onnipotente? Si tratta di cose più alte del cielo... e tu che faresti? di cose più profonde dello sheol... come le conosceresti? La loro misura è più lunga della terra, più larga del mare.” (Gb 11,7-9)Sapere chi è il mio Dio non vuol dire che io possa comprenderlo. Come dice San Paolo in 1Cor 13 ora noi vediamo come in uno specchio antico di metallo, in maniera confusa e distorta, solo quando vedremo faccia a faccia comprenderemo perfettamente. Le citazioni che mi ha fatto Primula cadono nel medesimo equivoco concettuale. La filosofia quale vuoto inganno a cui si riferisce Paolo è quella che gli ha dato l’accoglienza all’Areopago, cioè i vani ragionamenti dei sofisi, di coloro che negano addirittura l’intelligibilità di Dio. Ma esiste un’altra filosofia, che Paolo non disdegna di usare e neppure di citare, quella che chiarifica i processi della conoscenza umana, della morale, quella cioè che conduce a Dio, e che, come dice una definizione medievale, è l’ancella della teologia.

“La definizione della filosofia era solo un modo per dire quale difficoltà incontri una persona che si voglia avvicinare a Dio partendo dal presupposto che alla fine non capirà niente di Lui.”

Ma chi ha mai detto una cosa simile? Ho forse mai detto che Dio è un ignoto di cui non so nulla? Ho semplicemente detto che è metarazionale.
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Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)