Testimoni di Geova Online Forum Questo forum nasce con lo scopo primario di analizzare e confutare le critiche rivolte ai cristiani testimoni di Geova e ristabilire la verità relativamente a luoghi comuni e disinformazione varia, diffusi in ambienti pubblici. Forum con partecipazione moderata

Eusebio di Cesarea: Chi era?

  • Messaggi
  • gianluca martini
    00 26/09/2011 04:30
    Re:
    barnabino, 25/09/2011 23.13:


    non credo si possa dire poco storico o leggendario un vangelo come quello di Tommaso che era una raccolta di detti di Gesù



    Mah... ho paura che su questo non siamo sulla stessa linea, io ritengo che questo "vangelo", o piuttosto raccolta di detti di Gesù, sia stato ingiustamente rivaluto dalla critica moderna al solo scopo di svalutare la storicità dei vangeli canonici. Questo comunque è un capitolo a parte, io credo che Eusebio non citò quel vangelo non solo per ragioni ideologiche, comunque la Chiesa non lo considerò mai canonico ed ispirato, ma probabilmente perché non lo conosceva.

    Shalom





    Concordo con Barnabino in quanto il cosiddetto ‘Vangelo’ di Tommaso è pieno di racconti fantastici sui presunti miracoli compiuti da Gesù nella sua infanzia. Ma l’effetto generale che ne produce è un’immagine falsata di Gesù, che appare come un bambino capriccioso e petulante, dotato di superpoteri, in netto contrasto con il racconto che il vangelo canonico di Luca fa di Gesù, descrivendone la sottomissione e la sua crescita e progresso nel favore di Geova. ( Luca 2:51, 52).
    Per quanto riguarda Eusebio, ritengo difficile giudicarlo come persona alla luce di ipotetiche inesattezze storiche.

  • L' Apostolo
    00 26/09/2011 10:44
    Secondo alcuni studiosi, la migliore testimonianza a favore dei vangeli sinottici è proprio l'esistenza di quelli apocrifi. [SM=g27988]
  • gianluca martini
    00 26/09/2011 14:39
    Re:
    L' Apostolo, 26/09/2011 10.44:

    Secondo alcuni studiosi, la migliore testimonianza a favore dei vangeli sinottici è proprio l'esistenza di quelli apocrifi. [SM=g27988]






    [SM=g1871116]
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    barnabino
    Post: 67.472
    00 26/09/2011 14:47
    Caro Gianluca,


    Concordo con Barnabino in quanto il cosiddetto ‘Vangelo’ di Tommaso è pieno di racconti fantastici sui presunti miracoli compiuti da Gesù nella sua infanzia



    Credo che Speculator non si riferisse a quel vangelo di Tommaso ma piuttosto a quello copto, di sapore vagamente gnostico, che raccoglie una serie di ipotetici detti "nascosti" che Gesù vivente avrebbe riferito a Tommaso e che fa parte dei papiri di Nag Hamadi.

    Shalom

    [Modificato da barnabino 26/09/2011 14:57]
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  • gianluca martini
    00 26/09/2011 21:03
    Re:
    barnabino, 26/09/2011 14.47:

    Caro Gianluca,


    Concordo con Barnabino in quanto il cosiddetto ‘Vangelo’ di Tommaso è pieno di racconti fantastici sui presunti miracoli compiuti da Gesù nella sua infanzia



    Credo che Speculator non si riferisse a quel vangelo di Tommaso ma piuttosto a quello copto, di sapore vagamente gnostico, che raccoglie una serie di ipotetici detti "nascosti" che Gesù vivente avrebbe riferito a Tommaso e che fa parte dei papiri di Nag Hamadi.

    Shalom





    Grazie Barnabino, spero che Speculator lo confermi.
  • speculator
    00 26/09/2011 21:51
    Il vangelo di Tommaso è tramandato integralmente in copto. E' stato trovato nel 1945 a Nag Hammadi. E' una raccolta di brevi e sintetiche parole di Gesù.

    Mauro Pesce dice più o meno:
    Contiene 114 detti di Gesù che appaiono nei sinottici in forma diversa ed anche detti che non ci sono nei sinottici, sia come forma che come contenuto. Non va confuso col vangelo dell'infanzia di Tommaso o col libro di Tommaso il contendente o l'atleta.
    Ad esempio papiro di Ossirinco 654 1-5 : "Queste sono le parole segrete che proferì Gesù il vivente e che scrisse Giuda il quale (è chiamato) anche Tommaso E disse "chi troverà l'interpretazione di queste parole non gusterà la morte".(fine del riferimento a Pesce)

    Detti nascosti, segreti cioè apocrifi voleva dire che erano riservati a certi uomini che erano stati educati dal maestro Gesù, come si usava allora. Gesù addirittura agli apostoli Giacomo e Giovanni e Pietro disse di non dire niente dell'episodio della trasfigurazione agli altri apostoli. Mentre diverse volte parlò ai suoi discepoli per così dire in privato.
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    barnabino
    Post: 67.472
    00 27/09/2011 12:40
    Diciamo che quella del detto "nascosto", cioè rivelato segretamente ad un discepolo e non agli altri, era una buon espediente per giustificare la comparsa di detti fino a quel momento sconosciuti... io dubito molto che la maggior parte di quei detti siano agrapha autentici di Gesù.

    Shalom
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  • speculator
    00 27/09/2011 23:01
    Un detto per alcuni speciali discepoli, esempio per i soli apostoli, era una pratica comune del tempo. Gesù disse e fece molte cose che non sono state scritte (fine di Giovanni), e che furono quindi tramandate oralmente, credo, sullo sfondo.

    Alcune di queste furono capite dai discepoli illuminati dallo spirito Santo che 'si ricordarono' quando le profezie si avverarono e questo può giustificare la comparsa di detti ad un certo momento e tempo che prima non erano riferiti perchè rimasti sullo sfondo.

    Certo poteva anche essere un espediente per giustificare la comparsa di detti fino allora sconosciuti e probabilmente inventati; ma stiamo parlando di 'cristiani' del primo e secondo secolo; questo vorrebbe dire che già circolavano detti falsi di Gesù, all'interno dei cristiani , e questo è un segno di scarso controllo sulle fonti.
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    barnabino
    Post: 67.472
    00 27/09/2011 23:43
    Si, il problema è che i vangeli come quelli di Tommaso, non è il solo caso di questo tipo, non sembrano avere il supporto di una traduzione orale, in qualche modo riconosciuta come apostolica fin dalla sua origine.


    ma stiamo parlando di 'cristiani' del primo e secondo secolo; questo vorrebbe dire che già circolavano detti falsi di Gesù, all'interno dei cristiani , e questo è un segno di scarso controllo sulle fonti



    Infatti credo che quella sia la fotografia più realistica della situazione a ridosso del I secolo, dopo il 70, con la morte degli apostoli e la sostanziale e progressiva scomparsa di un "corpo direttivo" centrale, sostituito da centri più o meno autorevoli, cominciarono a diffondersi scritti che pretendevano di avere l'autorità di questo o quel discepolo o apostolo, quell'autorità che più tardi, una volta definito in gradi linee il canone, sarà rappresentata dalla presenza di martiri nelle città, che così potevano vantare una "discendenza" apostolica.

    Non saprei che dirti, il vangelo di Tommaso ha avuto negli anni recenti, probabilmente per la sua forma in "detti" che per chi crede all'esistenza di una fonte Q rappresenta una forma arcaica di vangeli, una notevole rivalutazione agli occhi di alcuni critici, fino a considerarlo ormai il "quinto vangelo". Io personalmente sarei un po' più scettico.

    Shalom
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  • speculator
    00 28/09/2011 00:27

    Si, il problema è che i vangeli come quelli di Tommaso, non è il solo caso di questo tipo, non sembrano avere il supporto di una traduzione orale, in qualche modo riconosciuta come apostolica fin dalla sua origine



    Ma Luca, nel suo inizio, dice che "molti" hanno scritto delle cose avvenute tra noi alle quali si presta piena fede, come ce li hanno tramandati gli apostoli. Non essendo stato scritto il vangelo di Giovanni, i molti a cui si riferisce non possono essere i soli Matteo e Marco. Quindi erano già scritti dei vangeli primitivi.
    Luca ha fatto delle ricerche e racconta cose non presenti negli altri, probabilmente sulla base della madre di Gesù, o di un (altro) apostolo.

    Penso che la bufera della guerrra giudaica non sia stata senza conseguenze sui cristiani i quali avranno avuto bisogno di almeno un decennio per adattarsi alla distruzione del tempio.

    Fino alla morte di Giovanni 98 DC ci fu un apostolo che agiva da restrizione e poi non ci fu un corpo direttivo centrale ma centri più o meno autorevoli su base apostolica. La presenza di un corpo direttivo non garantiva l'unità totale delle congregazioni, ma solo il massimo di unità possibile. Ma già in Paolo il corpo direttivo c'era ma ci furono apostati nelle congregazioni (lettere di Paolo che li chiama per nome) e problemi con i giudeo-cristiani e con i giudei.

    Circa Eusebio a proposito dell'inzio di Luca riporta più o meno quanto segue (cito a memoria) : "Poichè molti si sono troppo velocemente accinti a scrivere ....ed hanno esagerato..." Questo è un altro esempio dell'infedeltà di Eusebio che aggiunge a Luca "troppo velocemente" e "hanno esagerato".
    [Modificato da barnabino 09/10/2011 22:55]
  • speculator
    00 09/10/2011 22:43
    Eusebio Storia della chiesa inizio terzo libro dal 12 circa in avanti

    EUSEBIO scrive che egli (Luca) afferma che siccome molti altri avevano più velocemente posto mano a comporre un racconto degli eventi dei quali egli aveva avuto perfetta conoscenza, egli stesso, sentendo la necessità di liberarci dalle loro incerte opinioni, fornì nel suo vangelo un racconto accurato di quegli eventi circa i quali aveva appreso la completa verità, essendo aiutato dalle amicizie intime

    Commento che forse Eusebio aveva sotto mano un testo dell'introduzione di luca tutto suo???

    O molto più probabilmente parafrasava a piacere il testo di Luca mostrando scarso rispetto per esso ???
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