Ricordando che lo stesso Paolo facendo riferimento a Deut 21:22 traduce con il greco xylon, questo indicherebbe che il palo [ebr. 'ets] a cui era appeso un maledetto era solo un oggetto di legno, un albero, dobbiamo concludere che la forma dello xylon non poteva essere quella di un palo?
Xylon può essere reso con palo?
Innanzi tutto la TNM in nota dice chiaramente che la parola ebraica
'ets significa "legno, albero", ma è errato o abusivo tradurla con "palo" come vuol far credere il nostro amico? Questa definizione è quella che si trova anche sul
Gesenius che citando Deuteronomio 21:22 parla di anche di "
gibbet, stake, wooden post". Dunque
anche un legno usato per uno scopo specifico, una forca, un palo dove venivano appesi i corpi di coloro considerati maledetti. Anche xylon, in greco, designa oltre al materiale in sè, un pezzo di legno piantato a terra,
un palo (a questi proposito vedi il Bauer che cita diversi autori). Ad esempio in Genesi 40:19 la vulgata rende 'ets (LXX: xylon) con
cruce e non con albero. Dobbiamo accusare Girolamo di imprecisione per questa traduzione? I nostri critici lo fanno, accusando di essere imprecisi quando i TdG rendono con "palo"!
Interessante, però, è che
in Genesi 40:19 sono proprio la CEI, la Novissima, la TILC ad usum populi a tradurre 'ets con palo, ed anche in Giosuè 10:26 dove vi è 'ets/xylon la Vulgata traduce con stipites e la Novissima con pali. Sono tutte traduzioni abusive? Anche in Ester la CEI e altre
traducono 'ets/xylon sistematicamente con palo.
La TNM non può farlo senza essere accusata di manipolazione del testo?
Perchè allora se altrove non si hanno problemi a leggere "palo" in Deuteronomio 21:22 si insiste tanto per "albero" o "legno"? Non è forse perchè
si deve evitare di associare altre forme a quella tradizionale della croce?
Shalom
[Modificato da barnabino 31/01/2008 22:14]
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