00 09/01/2010 23:42
Re:
Amalia 52, 17/07/2009 13.45:

) Molti ebrei pensano che “la Bibbia” sia un libro cristiano, mentre il problema non sorge se parlate di “Scritture Ebraiche”, “Scritture”, o “Torà”. (3) La tradizione ha un ruolo fondamentale nella loro fede, e per molti ebrei religiosi la sua autorità è pari a quella delle Scritture. (4) Possono associare Gesù Cristo con la brutale persecuzione subita dagli ebrei per mano della cristianità nel nome di Gesù. (5) Spesso credono che Dio esiga dagli ebrei l’osservanza del sabato, cosa che secondo loro include l’astenersi dal maneggiare denaro in tale giorno. [SM=g8019]



Riguardo allo Shabbat la risposta precedente dice già tutto.
Aggiungo che per l'Ebreo osservante lo Shabbat non è una scocciatura o un impegno gravoso, ma un piacere ed una grande carica di energia per affrontare la settimana che si presenta. Non è paragonabile al riposo domenicale cristiano. E' un momento di gioia, di ricchi pranzi, di studio della Torah, di canti , di visita di amici e parenti, di passeggiata e di preghiera.

"Bibbia", per gli Ebrei è innanzitutto un "nome" cristiano. L'ebreo non dice Bibbia ma "Tanach" che è l'acronimo di Torah (Pentateuco), Neviim (Profeti), Ketuvim (agiografi): T-N-C,
Secondariamente è un testo che, rispetto al testo in lingua ebraica ha subito il prezzo della traduzione in greco, poi in latino e infine nelle lingue nazionali. Questi passaggi implicano degli errori, alcuni legati a puro errore di trascrizione; altri legati al fatto che non sempre si può rendere unvocabolo o un'idea in maniera precisa e corrispondente, passando da una lingua ad un'altra ed infine vi sono le manipolazioni che la Chiesa ha effettuato, generalmente per adattare la Scrittura alla propria Teologia.
Le opere andrebbero sempre lette in lingua originale, se si vuole intendere realmente il significato e questo vale anche per la letteratura, per la medicina ecc.
A maggior ragione se la parola è strettamente legata ad un significato e ancor di più nel caso dell'ebraico che è una lingua estremamente complessa e ricca di sfumature, sia nella radice della parola che nella modalità di uso sia della parola che della coniugazione dei verbi.
Questa è la ragione delle difformità delle varie Bibbie in circolazione che per un Ebreo diventano "Cristiane"

La tradizione.
la Torah orale fu data , per il Popolo Ebraico, a Mosè, contemporaneamente alla Torah scritta e senza la tradizione orale, poi racchiusa nel Talmud, il testo biblico diventa un raccontino di storia ebraica e non la parola di D-O.
Che la tradizione orale venga direttamente da D-O e fu data su richiesta di Moshe Rabbenu, contemporaneamente alla Legge scritta, lo si sa proprio dal testo Ebraico, dall'uso della lingua, in quanto nella Torah (Pentateuco) nessuna parola è casuale, inutile o superflua
La Legge prevede "Comandamenti". Questi comandamenti vengono chianati in alcuni casi "Chukkim", in altri "Mishpatim". La radice di "Chukkim" indica il gesto di incidere, di scolpire. La Radice di "Mishpatim" contiene il significato di "Pe" (bocca).
Ad un Ebreo appare subito chiaro che vi sono comandamenti che furono scolpiti ed altri che vennero dati oralmente.
אריאל פינטור