00 31/03/2008 17:08
Roma - Arriva la nanochirurgia, ultrainvisibile e superprecisa, che consente di operare su una singola cellula malata o addirittura su parte di essa, per riparare un danno che puo' sfociare in una malattia come il cancro. Lo ha annunciato il professor Alfonso Barbarisi del Dipartimento di Chirurgia generale, specialistica e dei trapianti dell'unniversita' di Napoli anticipando oggi a Roma alcune delle novita' che saranno presentate durante il 109.mo Congresso della Societa' Italiana di Chirurgia, che dal 15 al 17 ottobre alla Fiera di Verona vedra' riuniti circa 2500 chirurghi italiani.
"Per ora si tratta di una ricerca di frontiera, ma in un futuro non lontano la nanochirurgia potrebbe divenire una solida realta' - ha detto Barbarisi - cosi', il bisturi sara' un raggio laser e il campo operatorio una singola cellula con un mercato globale di oltre 300 miliardi di Euro, previsto superare i 1000 miliardi entro il 2010, le nanotecnologie sono la base della prossima rivoluzione tecnologica". Altro aspetto sara' quello delle tecniche microchirurgiche, che gia' oggi permettono di eseguire interventi prima impensabili operando su aree piccolissime del corpo come un'arteria di un millimetro di diametro. "Oggi la microchirurgia riguarda circa il 30% di tutti gli interventi nelle varie specialita' chirurgiche, ma si conta di arrivare al 50% degli interventi nei prossimi dieci anni - spiega il professor Achille Lucio Gaspari - microchirurgia usata non solo nella neurochirurgia, ma anche nel 30-40% degli interventi di chirurgia plastica ricostruttiva e nel 20% di quelli in chirurgia pediatrica; inoltre e' molto applicata anche nella chirurgia laparoscopica e a tal fine lavoriamo alla realizzazione di robot autonomi che operino senza i comandi a distanza del chirurgo". I chirurghi hanno anche presentato 'Altair', il robot italiano antiemorragie che diverra' indispensabile nella chirurgia epatica e renale, "per operare senza che esca una goccia di sangue, abbattendo cosi' la mortalita' operatoria e post-operatoria per emorragie". Testato su un piccolo campione di 14 pazienti che dovevano sottoporsi ad asportazione di un tumore del fegato, 'Altair' si e' rivelato di sicuro successo registrando mortalita' zero. - Fonte: Agi/Federfarma