00 23/11/2008 11:14
Caro Polyemetis,


Non puoi decidere che, per te, gli italiani non sanno un significato.



Ti parlo della mia non scarsa esperienza in campo di conversazioni religiose. Ti assicuro che per la maggior parte della gente il senso termine "grazia" associato a significati teologici è praticamente sconosciuto o frainteso. La "grazia" è associata per lo più con il miracolo fatto da un santo.


Di sicuro conoscono questo significato molto più del vostro squallido “positivamente” per “certamente”



Diciamo che la portata teologica dei due termini è ben diversa, un positivamente invece di un certamente non cambia molto (e comunque la nuove edizioni della NWT evitano l'uso di termini ormai desueti) mentre l'uso "grazia" invece di che "immeritata benignità" in certi passi rende un pò neubuloso e misticheggiante il senso di charis.

Comunque, lo ripeto, NON SI TRATTA DI UN ANGLICISMO O UN SOLECISMO, ma di una precisa scelta del traduttore di rendere charis secondo i diversi significati che ha utilizzando un'equivalenza dinamica che ne rende più comprensibile il significato basilare.


Mi chiedo come tu possa constatare qual è l’influenza della cultura catechistica sugli studenti



Sai, quando correggi un tema ti rendo conto del livello medio di conoscenza religiosa di un liceale medio. Diciamo che quella che tu chiami la cultura catechistica nella formazione generale ha ben poca influenza.


Io ti ho già risposto che oltre al fatto che non ho tempo da perdere per mettermi a fare un’analisi a tappeto della TNM,



Dunque ammetti che non si tratta di errori diffusi, grossolani, immediatamente visibili (come quelli fatti da un liceale a 2 anno di greco, quale secondo te era Franz) ma richiedono una lunga analisi eseguita per di più da un esperto per essere trovati ed evidenziati.

A me basta questa ammissione.

Shalom





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