00 01/03/2009 06:05
fra giudice e imputato sul copricapo
Islam, nell'aula del tribunale è polemica
fra giudice e imputato sul copricapo

Clima teso in tribunale a Milano: contestata l'ordinanza del gup
Il gup di Milano, Alessandra Cerreti, nel corso di un'udienza a carico di 23 islamici accusati di terrorismo internazionale, con un'ordinanza ha fatto togliere il copricapo caratteristico hijab a uno degli imputati, che, prima di allontanarsi assieme agli altri per protesta, ha urlato: "E' un simbolo religioso, anche tu giudice porti la croce". Nel corso dell'udienza dedicata alla trascrizione delle intercettazioni (il processo comincerà il prossimo 3 aprile), gli imputati, sospettati di aver favorito l'invio di martiri o attentatori in Iraq e in Afghanistan, si sono presentati tutti con il caratteristico copricapo.

Quando il giudice li ha invitati a toglierlo, l'hanno fatto tutti tranne uno: Mohamed Khemiri, tunisino, estradato dalla Gran Bretagna nel novembre scorso, che ha scelto di allontanarsi dall'aula. Gli altri a quel punto si sono messi a gridare e lui ha urlato rivolto al gup: "Anche tu porti la croce", mentre l'avvocato Sandro Clementi lamentava la violazione del diritto di difesa. Tutti gli imputati, infine, hanno deciso di abbandonare l'aula. Il giudice, nella sua ordinanza, spiega che ha "la facoltà di adottare tutti i provvedimenti ritenuti opportuni per garantire il decoro e il rispetto nei confronti dell'autorità giudiziaria". Nessuno, prosegue il giudice, "può presenziare in udienza a capo coperto", a eccezione delle forze dell'ordine adibite alla sicurezza. La decisione, dunque, è valida per "qualsiasi altra persona presente in udienza" che indossi un copricapo. (26 febbraio 2009)

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