Intelligenti si nasce

Roma, 23 mar. (Adnkronos Salute) - L'intelligenza ha una grande componente ereditaria. Almeno secondo uno studio americano, pubblicato sul Journal of Neuroscience. I ricercatori della Ucla School of Medicine di Los Angeles, guidati da Paul Thompson, hanno misurato il peso del Dna considerando come 'indicatore' di acume la velocita' del flusso nervoso cerebrale, determinata dalla quantita' di mielina, geneticamente programmata.

Nel corso dello studio, 23 coppie di gemelli eterozigoti e altrettante di omozigoti sono state sottoposte a risonanza magnetica ad altissima definizione con la tecnologia piu' avanzata (l'Hardi, ovvero high-angular resolution diffusion imaging). Misurando poi la diffusione dell'acqua si e' stabilita la velocita' del flusso nervoso.

La valutazione dei due gruppi di pazienti con patrimoni genetici identici o simili hanno confermato l'ipotesi. Le quantita' di mielina sono determinate geneticamente nelle aree cerebrali deputate all'intelligenza: i lobi parietali, per il ragionamento spaziale, le informazioni visive e la logica, e il corpo calloso che sintetizza le informazioni che provengono dai due emisferi.


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Innanzi tutto occorrerebbe definire il termine intelligenza: cosa significa?
In secondo luogo sarebbe interessante definire cosa ci rende ciò che siamo in fatto di complessità organizzativa a livello neuronale, poiché la capacità intellettiva non corrisponde necessariamente alla struttura di riferimento: ovvero non tutti i cervelli sviluppati significano più intelligenza.
Ad esempio i segnali elettrici corrono molto più velocemente nei conduttori metallici che in quelli biochimici, ma ciò non ci rende necessariamente più stupidi di un microprocessore al silicio.
La verità è che non si sa ancora cosa determina la capacità emergente della coscienza e dell'intelletto: possiamo solo fare delle congetture.

Buona meoria, e il pricipio dell'inteligenza

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Le quantita' di mielina sono determinate geneticamente nelle aree cerebrali deputate all'intelligenza: i lobi parietali, per il ragionamento spaziale, le informazioni visive e la logica, e il corpo calloso che sintetizza le informazioni che provengono dai due emisferi.

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Significo la mia risposta un po' più nel dettaglio.

La guaina mielinica ricopre le cellule neuronali nella parte detta assone che è deputata alla trasmissione dell'impulso elettrico provocato dallo stimolo dei ricettori.

La cellula neurale non è un buon conduttore elettrico e l'impulso nervoso nasce da una inversione di polarizzazione. La guaina mielinica ha il compito di rendere l'assone con meno resistenza elettrica affinché l'impulso che lo attraversa raggiunga il centro d'elaborazione nel corpo della cellula neurale.

Per cui si tratta di un'osservazione riduzionista che non ha molto a che fare con il costrutto dell'intelligenza se non nell'accezione di velocità di trasmissione dell'informazione biochimica. Ritengo l'interpretazione di questa osservazione un'accezione arbitraria del giornalista che ha redatto l'articolo.