Ciao Vittorio
Bella domanda, mi ha indotto anche a me a fare ricerche al riguardo. Ho trovato questo, spero che ti possa aiutare.
Saluti
Swisslady
In nove salmi è usato un tipo di componimento molto particolare chiamato acrostico alfabetico a motivo della sua struttura. (Salmi 9, 10, 25, 34, 37, 111, 112, 119 e 145) In questo tipo di componimento il primo o i primi versi della prima strofa cominciano con la prima lettera dell’alfabeto ebraico, ’àlef, il verso o i versi successivi con la seconda lettera, behth )e così via per tutte o quasi tutte le lettere dell’alfabeto ebraico. Questo era forse un aiuto mnemonico: si pensi infatti ai cantori del tempio che dovevano ricordare cantici così lunghi come il Salmo 119.Fatto interessante, in Salmo 96:11 si trova un acrostico del nome di Geova. In ebraico la prima metà di questo versetto consiste di quattro parole le cui iniziali, lette da destra a sinistra, sono le quattro consonanti del Tetragramma, YHWH .)יהוה(
SELA
Forma italianizzata di un’espressione ebraica che ricorre spesso nei Salmi e si trova pure in Abacuc, capitolo 3. Anche se generalmente si conviene che si tratti di un termine tecnico riguardante la musica o la recitazione, non se ne conosce l’esatto significato. Alcuni ritengono che significhi “pausa, sospensione o interruzione” del canto del salmo per un interludio musicale o del canto e della musica strumentale per meditare in silenzio. In ogni caso, la pausa serviva senza dubbio per dare risalto al fatto o al sentimento appena espresso, per imprimere bene il pieno significato dell’ultima frase. Nella Settanta greca il termine è reso diàpsalma, definito “interludio musicale”. Sela ricorre sempre alla fine di una proposizione e generalmente alla fine di una strofa, e in cantici che contengono qualche espressione o annotazione musicale. In Salmo 9:16 è accompagnato dal termine “Higgaion”, in questo caso secondo alcuni riferito alla musica per arpa.