Luciano_59, 12/10/2009 0.17:
Poiché questo vi diciamo per la parola di Geova, che noi viventi che sopravvivremo fino alla presenza del Signore
Da questi versetti io capisco che Paolo fosse convinto di essere
ancora vivo, assieme ad altri cristiani, all'arrivo di Gesù.
Voi, come spiegate questi versi?
il Signore stesso scenderà dal cielo con una chiamata di comando, con voce di arcangelo e con tromba di Dio, e quelli che sono morti unitamente a Cristo sorgeranno per primi.
Chi sono questi "morti unitamente a Cristo"? Solo gli unti, oppure
anche gli altri cristiani, visto che Paolo si sta rivolgendo ai
fratelli della congregazione di Tessalonica?
E se fossero solo gli unti morti , significa che essi hanno dovuto
attendere fino alla "discesa" di Gesù per essere "rapiti in cielo",
anzichè essere "destati" immediatamente dopo la morte?
In seguito noi viventi che sopravvivremo saremo rapiti, insieme con loro
Anche qui mi sembra evidente che Paolo avesse la convinzione che lui
stesso e gli altri confratelli presenti, sarebbero diventati regnanti
insieme a Gesù, senza passare attraverso la morte.
Ciao.
Infatti, la tua domanda era articolata..
"Poiché questo vi diciamo per la parola di Geova, che noi viventi che sopravvivremo fino alla presenza del Signore"
Da questi versetti io capisco che Paolo fosse convinto di essere
ancora vivo, assieme ad altri cristiani, all'arrivo di Gesù.
Voi, come spiegate questi versi?
---------------------------------------
Da come paolo parlava dicendo:
(1 Tessalonicesi 4:13) 13 Inoltre, fratelli, non vogliamo che siate nell’ignoranza circa quelli che dormono [nella morte], affinché non vi rattristiate come fanno anche gli altri che non hanno speranza...
è dato il
senso che stesse parlando
al suo tempo presente. Dal momento che non sapevano quando Cristo sarebbe tornato, in senso di "possibilità" (un poco come sta accadendo a noi che stiamo attendendo) ciò "poteva"
anche riferirsi al tempo di Paolo. Infatti gli apostoli avevano chiesto se fosse durante la loro generazione che Cristo avesse portato il regno.
Bisogna però anche considerare che Paolo ricevette "particolari" rivelazioni, e pertato potrebbe darsi che sapesse pure che forse sarebbe dovuto passare molto tempo prima del ritorno di Gesù col potere del regno. Questo lo possiamo evincere da ciò che poi anche disse lo stesso Paolo:
(1 Corinti 15:23) ...Ma ciascuno nel proprio ordine: Cristo la primizia, poi quelli che appartengono al Cristo
durante la sua presenza.
In questo contesto ecatologico, Paolo per il "noi" qui citato:
(1 Tessalonicesi 4:15) 15 Poiché questo vi diciamo per la parola di Geova, che
noi viventi che sopravvivremo fino alla presenza del Signore non precederemo affatto quelli che si sono addormentati [nella morte];
Evidentemente intendeva
l'intera congregazione degli "Unti", (i 144.000); infatti in tal senso ultimamente lo schiavo la considera
nel suo insieme come "la Generazione" che non passerà.
----------------------------------------------------------------------
Poi domandi:
Chi sono questi "morti unitamente a Cristo"? Solo gli unti, oppure
anche gli altri cristiani, visto che Paolo si sta rivolgendo ai
fratelli della congregazione di Tessalonica?
A tale domanda risponde la stessa scrittura se la confronti con 1° Corinti 15:23.
(1 Tessalonicesi 4:16) ...6 perché il Signore stesso scenderà dal cielo con una chiamata di comando, con voce di arcangelo e con tromba di Dio, e quelli che sono morti unitamente a Cristo sorgeranno per primi...
Dicendo "quelli che sono morti unitamente" al Cristo, Paolo certamente si riferiva agli Unti. In che "senso" essi dovevano "morire unnitamente" al Cristo, lo suggerisce Paolo:
(Romani 8:17) ...Se, dunque, siamo figli, siamo anche eredi: eredi in realtà di Dio, ma coeredi di Cristo, purché soffriamo insieme per essere insieme anche glorificati.
Tale pensiero di Paolo si riferiva quindi sia a coloro che sarebbero morti al suo tempo, sia a coloro che sarebbero morti in seguito. Tali fedeli unti morti dovettere quindi attendere nelle loro tombe commemorative, fino alla venita o "parusia" del regno nelle Mani di Gesù ed essi stessi sono appunto coloro che sono sorti "per primi" ottenedo una resurrezione mediante mutamento del loro corpo da carnale a corpo spirituale.
--------------------------------------------------------------
Infine qui comprendi:
In seguito noi viventi che sopravvivremo saremo rapiti, insieme con loro
Anche qui mi sembra evidente che Paolo avesse la convinzione che lui
stesso e gli altri confratelli presenti, sarebbero diventati regnanti
insieme a Gesù, senza passare attraverso la morte.
E' vero, Paolo
potrebbe anche aver pensato ciò che dici. Il testo non lo esclude. Se però rifletti, Paolo, dicendo: "noi viventi che sopravvivremo" dà un senso di pluralità che suggerisce il riferimento all'intero numero dei 144.000 dei quali alcuni sarebbero sopravvisuti alla parusia o presenza del Signore.
Pertanto, per quanto si potesse supporre che "personalmente" pure lo stesso apostolo Paolo pensasse di essere fra quelli, i fatti storici mostrano che tale adempimento è da vedersi in tenpi futuri, appunto nei nostri giorni. D'altronde, proprio per le "speciali" rivelazioni che ricevette, è più ragionevole concludere che Paolo in tale circostanza stesse parlando in modo escatologico degli unti (nel loro "insieme" ovvero "noi") in relazione al tempo della Fine e agli Ultimi giorni di questo sitema di cose malvagio.
------------------------------------------------------------------
Pertanto, alla tua domanda:
Come spiegate e come armonizzate questi versetti con la situazione
attuale?
dovrei rispondere:
Che anche se allora essi aspettassero ai loro tempi tale adempimento (cosa possibile), ciò che essi attesero e ciò che paolo poi disse è ragionevole concludere che si possa adempiere solo dal 1914 in poi, nei nostri giorni, sui quali è giunta la fine di Questo sistema di cose.
Gli ultimi unti ancora viventi al momento di Harmaghedon (i "noi che sopravvivremo" di Paolo), quindi, non si "addormenteranno nella morte" ma saranno mutati viventi come corpi spirituali per incontrare il loro signore nei cieli e completare il numero dei 144.000 re e Sacerdoti che assieme al Cristo regneranno su tutto il genere umano per tutto il millenario regno ristabilito dal Cristo dopo il giudizio di Harmaghedon.
Questo io comprendo.