00 13/07/2010 19:32

Se tutti verranno resuscitati che differenza c'è tra una persona che ha vissuto con dei giusti valori morali, che non ha mai fatto male a nessuno, che è stato un buon padre di famiglia e chi magari ha fatto omicidi furti ecc...? Allora perchè non applicare questo metro per il giorno del giudizio?



Una persona che ha vissuto con dei giusti valori morali,nella risurrezione è avvantaggiato in quanto ad adattarsi alle leggi di Geova Dio nel nuovo mondo...Mentre per un omicida o ladro,sarà piu' difficile farlo...Dovrà imparare a rispettare la legge di Dio e metterla in pratica nella sua vita,se vuole continuare a vivere...Ti posto questo articolo che spiega nei particolari questo tema...


C’è speranza per gli assassini?

L’uomo colpevole di assassinio merita la morte. Deve risponderne a Dio oltre che allo Stato. Può ottenere il perdono di Dio? Sì, riponendo fede nel sangue espiatorio di Gesù Cristo e dedicandosi con tutto il cuore al servizio di Dio. (Atti 10:43) In tal caso, anche se muore (e giustamente) per mano dello Stato, ha la sicura speranza della risurrezione. Durante il regno millenario di Cristo, in una terra paradisiaca, sarà avvantaggiato quando si incamminerà sulla via della vita. — Atti 17:31.

In quanto a quelli che hanno commesso gravi peccati, come l’omicidio, e che prima di morire non accettarono il sacrificio espiatorio di Cristo, spetta a Gesù Cristo giudicarli. Come Giudice costituito da Dio egli sa chi potrebbe trarre profitto dalla risurrezione e dall’opportunità di incamminarsi sulla via della vita eterna. (Giov. 2:24, 25; 5:30) Quando fu sulla terra, Gesù disse: “Ogni peccato e ogni bestemmia saranno perdonati agli uomini, ma la bestemmia contro lo spirito non sarà perdonata. Per esempio, a chiunque dica una parola contro il Figlio dell’uomo sarà perdonato, ma a chiunque parli contro lo spirito santo non sarà perdonato, no, né in questo sistema di cose né in quello avvenire”. (Matt. 12:31, 32) Queste parole mostrano che neanche il caso di un omicida è disperato se si pente e si avvale del provvedimento che Dio ha preso per mezzo di Cristo. — Luca 24:47.

Cristo diede all’apostolo Giovanni una visione della risurrezione, che Giovanni descrive come segue: “Vidi i morti, grandi e piccoli, in piedi davanti al trono, e dei rotoli furono aperti. Ma fu aperto un altro rotolo; è il rotolo della vita. E i morti furono giudicati dalle cose scritte nei rotoli secondo le loro opere. E il mare diede i morti ch’erano in esso, e la morte e l’Ades [tomba] diedero i morti ch’erano in essi, e furon giudicati individualmente secondo le loro opere”. — Riv. 20:11-13.

Le opere secondo le quali saranno giudicati questi risuscitati non sono le opere compiute in passato prima di morire. Se così fosse, gli omicidi, ad esempio, tornerebbero immediatamente a morire, e lo scopo della risurrezione verrebbe annullato. Invece, saranno giudicati in base alle opere che faranno in un mondo giusto, per stabilire se sono disposti a ubbidire e a rispettare la legge e a stringere progressivamente una buona relazione con Dio. (Isa. 26:9) Se sono incorreggibili, la loro condotta dimostrerà che non vogliono vivere secondo giuste norme e così moriranno della “seconda morte”. — Riv. 20:14, 15.

Perciò, Dio ha indicato chiaramente che per lui la vita è sacra e molto preziosa. Egli desidera che tutti gli uomini vengano alla conoscenza della verità che conduce alla vita eterna. (1 Tim. 2:3, 4) Benché abbiano commesso ogni sorta di peccati, alcuni più gravi di altri, gli uomini possono esercitare fede nel sacrificio espiatorio di Cristo. Possono rinnovare la loro personalità, per ricevere il dono della vita eterna sotto il dominio del suo Regno. — Giov. 5:28, 29; Atti 24:15; Efes. 4:20-24.

Fonte:g 8/7/76