00 08/03/2012 18:35
Re: Re: la festa della donna
LeonardoN, 08/03/2012 11.50:



Quoto in pieno la bella riflessione di Eliezell e rilancio con una bella riflessione che mi ha inviato il sindacato CUB delle mie parti:

8 MARZO, 2012

Le origini della festa dell'8 Marzo risalgono al 1908, quando le operaie dell'industria tessile Cotton di New York, scioperarono per protestare contro le terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare.
Lo sciopero si protrasse per alcuni giorni, ma l'8 marzo il proprietario Mr. Johnson, bloccò tutte le porte della fabbrica per impedire alle operaie di uscire. Scoppiò un incendio e le 129 operaie prigioniere all'interno morirono arse dalle fiamme.
Tra loro vi erano molte immigrate, tra cui anche delle italiane, donne che cercavano di affrancarsi dalla miseria con il lavoro.

Nel 1910 a Copenaghen, in occasione di un incontro internazionale della donna fù deciso di istituire la GIORNATA DI LOTTA INTERNAZIONALE DELLA DONNA, l’8 MARZO a favore delle donne in ricordo dei fatti di Chicago.
Non una festa, dunque, ma un giorno per riflettere sulla condizione femminile e per organizzare lotte per migliorare le condizioni di vita della donna: in questo modo la data dell'8 marzo assunse col tempo un'importanza mondiale, diventando il simbolo delle vessazioni che la donna ha dovuto subire nel corso dei secoli e il punto di partenza per il proprio riscatto.

Nel corso degli anni si è però perduto il vero significato di questa ricorrenza, e, mentre la maggioranza delle donne occidentali, approfitta di questa giornata per uscire da sola con le amiche per concedersi una serata diversa, magari all'insegna della "trasgressione", i commercianti ne approfittano per sfruttarne le potenzialità commerciali.

Ma le condizioni che ne fecero una giornata di lotta, non sono state rimosse e ancora la donna è troppo spesso ultima tra gli ultimi, a cominciare dal posto di lavoro.

Pensiamo sia necessario riappropriarsi di questa giornata, di farla ridiventare un momento di riflessione e di confronto, non per superate lotte tra sessi, ma per rinnovare le alleanze tra tutti coloro che rifiutano la sopraffazione e la violenza sui posti di lavoro e nella società; e credono nella pace, nella solidarietà umana e nella necessità di lottare per una società più giusta.

Riflettiamo, alziamo la testa!

Confederazione Unitaria di Base (C.U.B.)

Leo




Questo avvenimento lo raccontavano a scuola ed anch'io lo ricordo come un giorno di lutto. Trovo deprimente che un tale avvenimento che dovrebbe indurre a delle riflessioni si sia trasformato in un occasione solo per divertirsi. mi sdispiace solo che le donne si accontentino di essere ricordate solo un giorno all'anno. Contente loro. E poi trovo incoerente vedere come le donne rivendicano la loro parità, per non dire superiorità, con l'uomo e poi vogliono essere ricordate in questo giorno quasi rassegnate. Visto che non c'è la festa dell'uomo, che sottolinea la superiorità maschile, non dovrebbe esserci neanche questa festa altrimenti si prende per scontato che la donna non è affatto uguale all'uomo.
Concordo pienamente con chi ha scritto che noi le donne, e in particolare le nostre mogli, le rispettiamo quotidianamente con parole ed azioni concrete. GRAZIE A TUTTE.
Dopo tutto immaginate l'opera di testimonianza dove sarebbe se non fosse per questo "GRANDE ESERCITO".

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[Modificato da cosimo19721972 08/03/2012 18:36]