Secondo me Barnabino non hai capito bene. Noncapisco questa tua riflessione. Non ho messo in dubbio niente io. Ho solo chiesto come si potrebbe spiegare questo concetto.
Al massimo non ho capito il modo di esprimersi di Dispensa che è molto articolato. Tutto qua. Ho chiesto solo un confronto tra le due scritture che ho riporatato.
caro teocratic, io non ho voluto fare riflessione sul perchè e percome stai a chiedere questo, potevo supporre un tuo dubbio, ma non mi sono espresso per questo scopo.
Il mio scopo sebbene molto articolato, era finalizzato alla comprensione del perchè del divieto,
del perchè è peccato.
E quindi ti dicevo che la cerimonia di sacrificare la vita di un animale e cibarsi della sua carne e del suo sangue al cospetto di una cosa, cioè di un idolo, una statua che rappresenti una qualche divinità che vive nei cieli
in realtà aveva il significato di partecipare a un peccato, peccato perchè va contro la morale del Creatore.
Il pagano sacrificava la vita di un animale a che cosa? A un pezzo di gesso.
Capisci dunque il messaggio?? Tu sacrifichi il valore di una vita ai piedi di una cosa.
E questo il valore che dai alla vita, offrendola a una pietra pensando che rappresenti un dio?
E quel dio una cosa da amare?? A cui sacrificare la vita?
Non lo percepisci in tutto questo il messaggio che tu devi sacrificare la tua vita per dei valori oggettivi che li consideri come fossero il tuo dio?
E che lo adori come una pietra in forma umana?? E questo lo scopo nobile e alto della tua essitenza che vedi realizzato nel dio che hai creato??
Poichè questo il valore che il pagano dava a i suoi dei mediante l'idolo che lo rappresentava, e che mostrava di essere partecipe, mangiando la cosa sacrificata in nome di questo biasimevole valore dato al proprio dio, e quindi alla vita, e quindi a se stessi, ritenendolo sacro o divino in questo modo impuro.
Questa Cerimonia spirituale pagana, vissuta sempre a nome del peccato però in termini astratti, nel vissuto diventa la comunione con una prostituta, la comunione adultera, impurità sessuale, concupiscenza, avidità, e assumere sangue ecc..
Tutto questo significa " la cosa" di cui ne hai fatto il tuo dio, e quindi te stesso come immagine del dio che hai male interpretato e vissuto.
In realtà lo hai violentato, ucciso a nome di ideali biasimevoli, perchè oggettivi.
Il pasto serale del Signore non contempla che tu ti nutra realmente del suo sangue, poichè l'unico banchetto lecito è quello spirituale, a nome di un Dio che non è una cosa, ma un reale spirito vivente, e come spirito vivente, e dunque come persona, la partecipazione che hai con lui nel nutrirti dell'agnello, o di se stesso è solo mediante il tuo stesso spirito che si nutre della sua parola.
Questo è un banchetto umano, non di divoratori distruttori violentatori del significato di Dio,che lo riducono a una cosa da
adorare, come a una cosa da mangiare pensando così di condividere il suo animo, appropriarsi del suo animo a nome di tale violenza.
Spero di essere stato chiaro nei limiti della tua comprensibilità, anche se magari non riesci a seguire tutte le angolazioni e sfumature del caso.
cari saluti
[Modificato da dispensa. 10/05/2010 22:54]