00 27/06/2010 06:41
Chi stabilisce cosa...
nevio63: Quali altri testi controversi si dovrebbero togliere dalla Bibbia? Chi lo decide? Tu, io, una commissione interreligiosa, una interaccademica, ma ti rendi conto che se tocchi una porzioncina dell'insieme canonizzato diventa tutto discutibile?

barnabino: E' ovvio che tutto potrebbe diventare discutibile, dato che non abbiamo mss autografi del I secolo.

nevio63: ....ma come sono anni che leggo nelle nostre pubblicazioni di TdG argomenti tesi a relativizzare e sminuire il lavoro della critica testuale, a cominciare da quella feroce tedesca dell' "800, proprio per non intaccare la fiducia nelle Scritture così come ci sono pervenute, e quando ci conviene diciamo pure che Esse sono state preservate per "volont?a di Dio" fino ai nostri giorni?!

barnabino: Ma la critica testuale è una scienza con regole ben precise... diciamo che in base alla tua tesi potremmo anche mettere in dubbio che la Terra orbiti intorno alla Luna, ma come puoi capire si tratta di un'eventualità (al momento) piuttosto improbabile.

nevio63: Stai usando, caro barnabino, esattamente gli argomenti razionalizzanti e relativizzanti, rispetto all'analisi testuale applicabile alla Bibbia come fosse un qualsiasi altro testo antico, che potrebbero usare studiosi "disincantati", quali di Teodoro Studita o Polymetis, mentre la parte del Testimone di Geova la sto facendo solo io. Allora, per coerenza, accetta anche tutte le altre tesi maggioritarie e dettate dal "buon senso scientifico" emerse da un secolo e mezzo di critica testuale: L'Isaia, pseudo epigrafo, tripartito e tardo composto, Daniele pseudoepigrafo tardo composto, Esther, Ecclesiaste e (mi pare Cantico dei Cantici) messi sempre in discussione, sia da ebrei che cristiani al tempo che si formava il canone, perche neanche contenenti il Tetragramma divino, Giacomino da bruciare di Lutero, Apocalisse, tanto cara e fondamentale, a noi TdG che ha faticato ad entrare nel canone e trascurata completamente nella liturgia ortodossa, e ogni parte di libro o vangelo contenuto nella Bibbia.

barnabino: Ogni passo deve essere analizzato singolarmente, e non ha senso generalizzare. Converrai che se un passo compare identico in tutti i mss oppure se compare solo in alcuni ed altri no c'è differenza, se poi compare solo in mss recenti e con un uso di termini e sintassi estranei all'autore la probabilità dominuisce ancora. Questo credo che sia una realtà oggettiva...

nevio63: Da quando il canone è stato chiuso e sigillato, così com'è, ogni ulteriore tentativo di sottrazione o addizione, motivato da qualsivoglia, presunta, ottima motivazione critico-testuale, rimette in bilico la discussione, libro più, libro meno, porzione di vangelo più, porzione di vangelo meno, Se il canone è stato stabilito per opera dello stesso Spirito Santo di Dio, la Scrittura ispirata è attendibile se no, l'attendibilità di Questa è compromessa`e a ogni nuova archeologica o filologica, qualcosa viene eroso. Se Dio non si è fatto garante nemmeno della canonicità dei Libri ispirati, in ogni loro parte, siamo fregati tutti, che basiamo la conoscenza di Dio e di Cristo su alcuni libri e non su altri, molti dei quali coevi o anteriori ai canonici e con la medesima pretesa di essere stati redatti da un apostolo di Cristo, proprio come i canonici. Dove si comincia? Dove si finisce?

barnabino: Ti suggerisco di leggere il libro di Fontaine su "Il Nome di Dio nel Nuovo Testamento" che tratta proprio di questi aspetti... diciamo che Dio ha affidato il testo alla debolezza umana....

nevio63: Capisco barnabino, è preferibile sminuire e ralativizzare l'intervento dello Spirito Santo nella formazione e nella scelta dei libri canonici in ogni loro parte, perchè altrimenti sorgerebbe inarrestabile la domanda: Ma se Dio ha fatto in modo da preservare la sostanziale integrità della Scrittura, intervenendo sulla stessa canonizzazione fin della singola porzioncella di Essa, perchè manca qualsiasi forma del Tetragramma Sacro o della Sua transilitterazione, in tutti gli oltre 5000 manoscritti pervenuti, del Nuovo Testamento, provenienti da una molteplicità di luoghi, ambienti culturali e di comunità cristiane primitive? E' veramente imbarazzante ipotizzare l'intervento divino per Sua volontà di far arrivare, a milioni di cristiani, un testo sostanzialmente integro e canonico e al contempo di non aver fatto pervenire in, nemmeno uno straccio di prova manoscritta, che è l'unica cosa che poi conta, ai fini di una seria critica filologica e testuale, secondo le regole da te stesso prima invocate, per appoggiarvi rivendicazioni teologiche, come la presenza del Nome divino nel N.T. le tesi di Pierro o La Fontaine, accademico il secondo, sono speculazioni lecite ma gratuite, sulla presunta presenza del Nome divino nel N.T., come ogni altra pretesa di chiunque altro su qualsiasi cosa, e guarda caso sia Pierro che La Fontaine sono TdG...

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[Modificato da nevio63 27/06/2010 07:15]