00 01/08/2010 00:43
Caro Angelo,


A me risulta che: fino al Concilio di Nicea fu ampiamente utilizzato dai primi seguaci di Gesù, che consideravano Erma un profeta



Che godesse di un certo prestigio e fosse utilizzato e rispettato non significa che fosse ritenuto canonico. Almeno questa è la situazione fotografata alla fine del II secolo nel frammento Muratoriano. Non tutti gli scritti sacri, edificanti o ritenuti opera di un profeta erano considerati canonici, ma solo quelli in qualche modo risalenti agli apostoli.


il concilio di Nicea è stato nel 325 quinti, è giusto se è stato esluso dal concillio di Nicea perche esistente prima del Concilio



Per quanto ne sappia, pur non essendo mai incluso tra i libri canonici, l'escusione definitiva del Pastore di Erma avvenne non con il concilio di Nicea ma con il Decreto Gelasiano del IV secolo.


verso la fine del II secolo d.c. esso fu accettato come parte del nuovo testamento da Clemente di Alessandria



Dire cosa Clemente Alessandrino considerasse "canonico" è difficile da stabilire, visto che introduce tanto i brani canonici che quelli non canonici con la stessa formula. Comunque, dove direbbe esplicitamente che il Pastore era parte del "nuovo testamento"?


origene 185- 254 d.c. lo considerava uno dei libri rivelati



Lo riteneva ispirato, ma era consapevole che il suo era un parere isolato (Vedi I princìpi 4,2,4) e contrario a quello della maggioranza di cristiani.


ero era posto ala fine del codex sinaiticus che era in uso nella meta del IV secolo



Come ho detto il libro godeva, per la sua antichità, di un grande prestigio, dunque non ci supisce che fosse messo come appendice in qualche manoscritto, ma alla metà del IV secolo era chiaramente già considerato non canonico.

Shalom


[Modificato da barnabino 01/08/2010 00:50]
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