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Giovedì 3 luglio 2008

Il regno del mondo è divenuto il regno del nostro Signore e del suo Cristo, ed egli regnerà per i secoli dei secoli. — Riv. 11:15.

La sua vita come uomo preparò Gesù per il compito che Geova aveva in serbo per lui: quello di servire come Sommo Sacerdote e Re, della congregazione degli unti in primo luogo e poi del mondo. (Col. 1:13; Ebr. 7:26) Prima di venire sulla terra Gesù aveva già manifestato profondo interesse e grande affetto per il genere umano. (Prov. 8:31) Vivendo come uomo, Gesù poté comprendere più pienamente le prove che gli esseri umani affrontano servendo Dio. “[Gesù] dovette divenire simile ai suoi ‘fratelli’ sotto ogni aspetto”, scrisse l’apostolo Paolo, “affinché divenisse un sommo sacerdote misericordioso e fedele . . . Poiché in ciò che egli stesso ha sofferto essendo messo alla prova, può venire in aiuto di quelli che sono messi alla prova”. Gesù è in grado di “compatire le nostre debolezze” perché “è stato provato sotto ogni aspetto come noi, ma senza peccato”. — Ebr. 2:17, 18; 4:15, 16.



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Alla luce dei fatti, gli apostati delle nuove religioni non possiedono gli standard di
obiettività personale, competenza e comprensione informata richiesti a testimoni esperti.

Lonnie D. Kliever