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Venerdì 4 luglio 2008

I viventi sono consci che moriranno; ma in quanto ai morti, non sono consci di nulla, né hanno più alcun salario. — Eccl. 9:5.

Poiché “non sono consci di nulla”, i morti non possono udire, vedere, parlare, provare sentimenti o formulare pensieri. Non ricevono più alcun salario. E come potrebbero? Non sono in grado di svolgere alcun lavoro! Inoltre “il loro amore e il loro odio e la loro gelosia son già periti”, nel senso che non possono esprimere alcun sentimento. (Eccl. 9:6, 10) Ciò che la Bibbia dice a questo riguardo è semplice e chiaro: i morti non continuano a vivere in qualche luogo. Non c’è una parte di noi che alla morte lasci il corpo e continui a vivere, magari per rinascere in un altro corpo, come sostiene chi crede nella reincarnazione. Potremmo illustrare il concetto con un esempio: La nostra vita è come la fiamma di una candela. Quando la candela si spegne, la fiamma non va da nessuna parte. Semplicemente non c’è più.



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Alla luce dei fatti, gli apostati delle nuove religioni non possiedono gli standard di
obiettività personale, competenza e comprensione informata richiesti a testimoni esperti.

Lonnie D. Kliever