00 21/12/2008 17:50
Domenica 21 dicembre 2008

A Dio, solo sapiente, sia la gloria per mezzo di Gesù Cristo per sempre. — Rom. 16:27.

Scrivendo ai cristiani di Roma, l’apostolo Paolo approfondì l’argomento della sapienza divina, incluso il “sacro segreto” relativo al proposito di Geova di redimere l’umanità fedele e santificare il suo nome mediante il Regno messianico. (Rom. 11:25) Cosa pensava Paolo della sapienza dell’Iddio che aveva concepito tale proposito? Egli concluse la sua lettera con le parole della scrittura di oggi. Paolo capiva che Geova è il “solo sapiente”: l’Essere più sapiente dell’universo. Quale uomo imperfetto potrebbe escogitare un modo migliore per risolvere qualsiasi problema, per non parlare poi della più difficile sfida mai lanciata alla sapienza divina? Dobbiamo dunque aiutare le persone ad avere lo stesso timore reverenziale che proviamo noi per l’Iddio che è “saggio di cuore”. (Giob. 9:4) Meglio comprenderemo la sapienza di Geova, più confideremo che il suo modo di affrontare i problemi è il migliore. — Prov. 3:5, 6.



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Alla luce dei fatti, gli apostati delle nuove religioni non possiedono gli standard di
obiettività personale, competenza e comprensione informata richiesti a testimoni esperti.

Lonnie D. Kliever