VVRL, 04/04/2018 09.41:
Aquila, vedo che quando ti impegni capisci che l'inferno come luogo letterale di tortura non esiste.
figurati!
Per noi l' inferno di tormento cosciente di "anime" non è MAI ESISTITO, PER LA TUA CHIESA E' INVECE ESISTITO PER SECOLI E SECOLI.
Quindi, meglio che lasci perdere..
VVRL, 04/04/2018 09.41:
I passi che attestano l'esclusione e la lontananza da Dio sono tanti:
1) In Ap. 21:27 e 22:15 si parla di esclusione dei peccatori e non di distruzione, stesso concetto viene espresso in Mt. 8:12 e 22:13 dove si parla di tenebre per descrivere la sorte dei peccatori impenitenti.
lì si parla di non entrare nella Nuova Gerusalemme, non di "lontananza da Dio", mi dispiace
VVRL, 04/04/2018 09.41:
2) Con il "fuoco" quasi mai si parla di distruzione, ma è una metafora che indica tormento e sofferenza come in Lc. 16:24 e Ap. 14:10.
ma il fuoco è invece simbolo dell' ira divina, che porta proprio alla distruzione degli empi:
"
12 Casa di Davide, così dice il Signore:
Amministrate la giustizia ogni mattina
e liberate il derubato dalla mano dell'oppressore,
se no la mia ira divamperà come fuoco,
si accenderà senza che nessuno la possa spegnere,
a causa della malvagità delle vostre azioni. " (Geremia 21:12 CEI)
Gerusalemme fu bruciata dal fuoco e distrutta ad opera dei Babilonesi...
Ma Geova glielo aveva predetto nelle Legge, se avessero trasgredito
"
22 Un fuoco si è acceso nella mia collera
e brucerà fino alla profondità degl'inferi;
divorerà la terra e il suo prodotto
e incendierà le radici dei monti. " (Deut. 32:22)
Ora confronta con 2 Pietro 3:7 e vedi il contesto di 2 Pietro 3:5-7 e vedi tu
VVRL, 04/04/2018 09.41:
3) Stessa cosa dicasi per lo stagno di fuoco e la Geenna, si parla di tortura eterna in Ap. 20:10, ci sarà pianto e stridore di denti dentro la fornace ardente come in Mt. 13:42.
4) Il pianto e lo stridore di denti sono una metafora per rendere la disperazione e l'invidia che proveranno i dannati alla vista degli eletti nel regno di Dio, come dice per esempio in Lc. 13:28
sbagli!
In Apoc. 20:10 troviamo il verbo greco
basanizo, che secondo il Dizionario Esegetico del Nuovo Testamento (vol. I, pag. 528) significa “
tormentare, opprimere”.
Basanismos significa “
il tormentare, l’ essere tormentati” e
basanos “
tortura, tormento”.
Nota però l’ uso di questi termini affini in altri passi dell’ Apocalisse. Apoc. 14:9-11 CEI: “
E un altro angelo, il terzo, li seguì dicendo a gran voce: «Chiunque adora la bestia e la sua statua, e ne riceve il marchio sulla fronte o sulla mano, 10anch'egli berrà il vino dell'ira di Dio, che è versato puro nella coppa della sua ira, e sarà torturato con fuoco e zolfo al cospetto degli angeli santi e dell'Agnello. 11Il fumo del loro tormento [basanismos] salirà per i secoli dei secoli, e non avranno riposo né giorno né notte quanti adorano la bestia e la sua statua e chiunque riceve il marchio del suo nome».
Si confrontino Isaia 34:9-10 e Apoc. 19:3, 17-18, 21 a proposito di Edom e Babilonia la Grande. Il fumo del tormento che sale per i secoli dei secoli
indica l’ esempio ammonitore perenne, per tutti! Si veda anche il senso simbolico di “tormento” in Apoc. 9:5, 18:7, 10. Babilonia la Grande non subirà un “tormento” cosciente in senso letterale, piuttosto una completa devastazione e distruzione come si evince da Apoc. 17:16 ; 18:8, 21.
Tornando ad Apoc. 14:9-11, Apoc. 19:17-21 illustra che i loro cadaveri vengono lasciati insepolti e mangiati dagli uccelli.....
Inoltre “
Saranno tormentati giorno e notte per i secoli dei secoli” è espressione che indica, piuttosto,
inattività perenne e distruzione.
Per esempio, si veda Luca 8:28-29, 31-33 e si confronti con l’ abisso di Apoc. 20:2-3, che sta a evidenziare quindi che il “tormento” indica l’ essere completamente inattivi. Il verbo
basanizo si trova infatti anche in Luca 8:28 (“
non tormentarmi”, basanizo), “
infatti Gesù comandava allo spirito impuro di uscire”, Luca 8:29.
Il tormento consisteva quindi nell’ essere resi inoperosi (“andare nell’ abisso”, Luca 8:31, confr.Apoc. 20:3. Infatti i demoni chiesero a Gesù di essere trasferiti nei porci, Luca 8:32, confronta Marco 5:7-8, 12-13!) , cioè non poter più operare in eterno e alfine essere distrutti nella seconda morte, ciò che è il lago di fuoco e zolfo
Ma non solo. Nota anche l’uso di zolfo e fuoco in Gen. 19:24, lo si confronti con il “fuoco eterno” di Giuda 7, ma che cosa fu realmente? Gen. 19:25 e Luca 17:29 (fuoco e zolfo!)
indicano che Sodoma e Gomorra furono semplicemente distrutte! Furono eliminate, cancellate per sempre, insieme ai loro depravati abitanti. Quelle città oggi non esistono, e nessuno può dire con certezza dove fossero situate.
Sbagli!
VVRL, 04/04/2018 09.41:
Ma concretamente, dove vivrà questo genere di persona da te descritta?
Dove proseguirà questa sua esistenza?
Puoi portare sostegno scritturale alla tua tesi?
Vivranno nella stessa dimensione in cui vivono e vivranno per sempre gli spiriti immondi e satana. Il luogo non importa, quello che conta è la condizione.
Sbagli!
Satana e spiriti immondi non vivono da nessuna parte
La Scrittura, il diavolo deve essere non tormentato coscientemente ma “stritolato” (Romani 16:20,confronta Genesi 3:15).
In Romani 16:20 troviamo il verbo greco
syntribo, che secondo il Dizionario Esegetico del Nuovo Testamento (vol. II, pag. 1507) significa “
sfracellare, infrangere, spezzare”.
Devo continuare con i demoni?
Se vuoi continuo, dimmi tu...
Devo lasciarti, a stasera