kirinu_94, 28/05/2011 23.34:
In Salmi 11:5 leggiamo:
"5 Geova stesso esamina sia il giusto che il malvagio,
E la Sua anima certamente odia chiunque ama la violenza."
Nel momento in cui si dice che Dio arriva ad odiare vuol dire che l'odio è un sentimento insito in sé!
Se fosse solo e puro amore agape, non potrebbe mai arrivare ad odiare una Sua stessa creatura come si evince da questo passo ("chiunque").
Che Geova possa avere il sentimento dell' odio verso il peccato e il male è evidente dalla Sacra Scrittura.
Isaia 5:20 afferma: "
Guai a quelli che dicono che il bene sia male e che il male sia bene...".
Proverbi 17:15 incalza: "
Chi dichiara malvagio il giusto e chi dichiara giusto il malvagio, si, tutt' e due sono qualcosa di detestabile a Geova". Malachia ci informa che nell' antica Israele c' era un detto, che suonava pressappoco cos': "
Voi avete fatto stancare Geova con le vostre parole, e avete detto: "In che modo lo abbiamo fatto stancare"?. Col vostro dire: "Chiunque fa il male è buono agli occhi di Geova, e in costoro egli stesso ha provato diletto", o, "Dov' è l' Iddio di giustizia" (Malachia 2:17).
Ora, è evidente che Geova odia il male, odia chi compie il male, e odia, ovviamente, "chi ama la violenza", come ti stesso hai evidenziato con la citazione del Salmo 11:5.
Ora, l' avere il sentimento dell' odio verso il male e verso chi compie il male, non può essere giustapposto a quella che è l' essenza (non parlo di ontologia, ovviamente..), di Dio, che è l' amore. Attributo divino che comunque non è l' unico, e che non può in alcun modo essere separato dall' altro attributo, quello della giustizia. In sostanza, amore e giustizia, in Dio, corrono sempre di pari passo.
Quanto all' odiare una sua creatura che compie il male, ti sfugge il particolare, non da poco, che "
tutta la creazione è stata sottoposta alla futilità" (Romani 8:20), si trova cioè in uno
stato di imperfezione, differente da come Geova l' aveva creata. Infatti, la Scrittura afferma che "
il cuore dell' uomo è cattivo fin dalla sua giovinezza" (Genesi 8:21)....tipica conseguenza del peccato originale e della sottoposizione alla futilità che ne è derivata....in questa luce dobbiamo leggere le parole del salmista che riporti.
kirinu_94, 28/05/2011 23.34:
Sì, ma in questo modo è Dio stesso a creare il male, nel momento in cui lascia l'opzione di sceglierlo!
Ripeto, Dio creò l' uomo non come un robot, a cui schiacci un bottone, e quello ti ubbidisce incondizionatamente....egli creò l' uomo libero di decidere se ubbidire a Dio (e quindi avere il bene e la benedizione divina) o l' opzione opposta, cioè disubbidire a Dio, e finire in una strada errata e lontana da Dio stesso. Questo non significa
creare il male, non è una dizione appropriata. Significa creare l' uomo con la libertà e la facoltà di scegliere anche una strada errata, una strada malvagia, una strada che Dio detesta, scegliere in sostanza il contrario del bene, il male.
Non si potrebbe essere liberi e disubbidire a Dio (avere la possibilità di disubbidire a Dio)
se non ci fosse una strada contrapposta a quella retta indicata da Dio, afferri il punto, Kirinu?
kirinu_94, 28/05/2011 23.34:
Dio non è il male, è anche male/odio oltre che essere amore!
Se così non fosse sarebbe un suo limite; e la sua divinità a quel punto in cosa consisterebbe?
La sua divinità è ben espressa ad esempio dall' apostolo delle genti in
Romani 1:20: la sua
Theiotes, la sua divinità, cioè "
il suo essere"
accompagnato e mai separato dalla sua azione (Essere divino= essente e avente l' amore= condividere la vita che si ha "
in se stessi" (
Gv.5:26)= creare tutto) è ben chiara dalle cose che Egli stesso ha fatto.
Ma, come ti è stato detto anche dall' ottimo Barnabino, e come ti ho detto anch' io,
il suo sentimento odio (verso il male e l' autore del male) non può essere giustapposto al suo essere amore ( e al suo
essere giustizia)...
Insomma, un conto è
essere amore ed
essere giustizia, che sono attributi che fanno
parte integrante della
theiotes, della divinità, e un conto è avere sentimento di odio verso il male, verso l' azione malvagia e verso l' autore "futile" (dal peccato originale in poi) del male.
Ripeto per l' ennesima volta, le due cose non possono essere in alcun modo essere
iuxta ponere,cioè poste accanto...
Afferri ciò che voglio dire, Kirinu?
[Modificato da Aquila-58 29/05/2011 13:01]