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Datazione dei Vedas

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    Giullare108
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    Città: MILANO
    Età: 67
    00 29/06/2011 06:40
    Molti studiosi, soprattutto tra gli occidentali, fanno risalire il più antico dei 4 Veda (il Rig Veda) al XV secolo a.C.

    Quando decisi di approfondire i testi di questa letteratura, mi trovai davanti ad un’informazione che li datava. Il Bagavata Purana affermava che i 4 Veda furono compilati dal saggio Vedavyasa e che quest’ultimo era nato sul finire dello Dvapara Yuga (vedi discussione dedicata alle grandi frazioni di tempo).

    http://testimonidigeova.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9833619&#idm111939911

    Si trattava dunque di adattare questo dato astronomico al nostro calendario.

    Bagavata Purana 12-6:46
    Di generazione in generazione, nel corso dei quattro Yuga (…) Allo scopo di mantenerne la memoria, i Veda furono divisi, in sezioni (…) Avvenne alla fine dello Dvapara Yuga.

    Bagavata Purana 12-6:48
    Dscendente dai lombi del saggio Parasara, attraverso Satyavati, venne alla luce Vedavyasa (…) Colui che in questo Manvantara divise i Veda in quattro parti e le mise per iscritto.

    Quindi non esiste un Veda più antico e altri meno antichi. Un unico Veda orale è stato suddiviso e messo per iscritto nello stesso periodo.

    Vedavyasa non fu l’autore dei Vedas, ma il suo compilatore, colui che mise per iscritto la raccolta di inni, dividendola in 4 sezioni. Ai tempi di Vedavyasa, i Vedas (anzi il Veda, vi era un unico Veda trasmesso oralmente) potevano essere già vecchi se non decrepiti.
    Ricercando su antichi trattati di Astronomia (Surya Siddhanta), trovai tutti i dati che mi servivano, utili per la datazione.
    Gli Yuga, sono legati al fenomeno astronomico della Precessione degli Equinozi. I Vedas furono messi per iscritto prima di 4320 anni fa.

    http://it.wikipedia.org/wiki/%E1%B9%9Agveda

    È attualmente impossibile stabilire con certezza la data di compilazione del Ṛgveda; gli inni sacri risalgono – nella redazione a noi pervenuta – probabilmente al secondo millennio a.C., nel periodo compreso tra il 2000 a.C. e il 1500 a.C., con la sua definitiva collocazione nella forma attuale, databile al VII secolo a.C.


    Concordo con la datazione data da Wikipedia, ma non per la data della loro forma attuale VII secolo a.C. Secondo il Bagavata Purana, il Veda originale, viene diviso in 4 sezioni da Vedavyasa, Rig, Sama, Yayur e Atharva… questa è la loro forma attuale, quindi molto prima del VII secolo a.C.

    Secondo la tradizione indiana i Vedas sono stati messi per iscritto prima del Diluvio, poi portati sull’Arca e donati all’umanità post diluviana del Kali Yuga (i Puranas descrivono una storia del Diluvio molto simile a quella biblica).

    Il Veda che si trasmetteva per via orale, fu diviso in 4 sezioni e messe per iscritto e poste sull’Arca, la distruzione di ogni carne era imminente. Non vi era altro modo per preservarli...

    Per la Bibbia, il Diluvio può essere datato attraverso le età in cui i patriarchi hanno dato vita al loro primo genito, con i Puranas si può datare attraverso i dati astronomici in esso contenuti.

    Il Diluvio avvenne al cambio di YUGA (era). Vedavyasa, così chiamato perché fu il compilatore dei Vedas, Vyasa significa “compilatore” e Vedavyasa significa il “compilatore dei Vedas.

    Il padre di Vyasa si chiamava Parasara e sua madre Satyavati. Costui nasce nel SANDYA o tramonto dello DVAPARA-YUGA. Sul finire del SANDYA. Più precisamente negli ultimi 432 anni di tale SANDYA (Sia il Bagavata Purana che il Mahabharata, dicono proprio a cavallo tra le due ere), poco prima del Diluvio. I Trattati di astronomia affermano, che il Kali Yuga ha inizio con il transito del Sole a 00 gradi precessionali. Nella costellazione di MESHA (ariete). Stiamo parlando di cicli precessionali, altrove ho detto che i calendari vedici, sono “siderali” e non “tropicali”. Oggi questo 00 gradi (nel calendario) corrispondono alla data del 14 aprile, che per molti paesi orientali è l’ultimo giorno dell’anno.
    Il moto retrogrado precessionale del Sole è di un grado ogni 72 anni circa.

    72 ovviamente è una cifra arrotondata. Ma che per ragioni che non sto a spiegare, nei lunghi computi di tempo, risulta molto precisa (previene il problema degli anni bisestili, riferiti al nostro calendario). Anche volendo usare la cifra esatta, lo sballo su di un calcolo di poche migliaia di anni, è minimo. In questo momento non mi interessa la precisione, mi interessa spiegare come possono essere datati alcuni fatti riportati nei Puranas… prendendo come esempio la compilazione dei Vedas.

    Oggi (anno 2011) l’AYANAMSA o precessione è di 24 gradi. La precessione è uguale ai giorni contati dall’Equinozio di Primavera. La precessione è lo sballo tra l’equinozio e il punto 00. Un tempo equinozio e punto 00 coincidevano, così che il 21 marzo, oltre che essere l’equinozio di primavera era anche il primo giorno dell’anno. In cielo tutto si muove e oggi non è più così. Da un punto di vista geocentrico, la volta celeste è un cerchio a cui il Sole sembra girare al suo interno. E i cerchi sono misurati in gradi, ogni cerchio misura 360 gradi. Apparentemente sia Sole annuale, sia il Sole precessionale, sembrano muoversi all’interno di questo cerchio, il Sole annuale si muove in senso dritto compiendo il giro in circa 365 giorni, mentre il Sole precessionale si muove in senso retrogrado alla velocita di circa 72 anni per grado.

    In quei paesi dell’oriente e dell’estremo oriente, dove fa uso del calendario siderale, il primo giorno dell’anno non è fisso, varia ogni 72 anni. Oggi il 14 aprile corrisponde all’ultimo giorno dell’anno, ne consegue che il 15 aprile è il primo giorno dell’anno. Significa che il Sole (annuale non precessionale) a partire dal 15 aprile transita a 00 gradi del cerchio celeste.

    24 giorni dopo l’Equinozio di primavera, 24 giorni che nel moto annuale significano circa 24 gradi, nel moto precessionale significano invece 1728 anni.

    Per cui 24 gradi sono la correzione da apporre ai calcoli.

    Faccio un ulteriore esempio. La Terra per ragioni di comodità viene divisa in Paralleli e Meridiani. Due di questi meridiani hanno un nome. TROPICO DEL CANCRO e TROPICO DEL CAPRICORNO. Questi separano la zona tropicale da quella temperata. Nel suo corso verso Nord, il Sole ha come limite il TROPICO DEL CANCRO, mentre nel suo corso verso Sud, ha come limite il TROPICO DEL CAPRICORNO. Ma per via del fenomeno della precessione, bisognerebbe applicare la correzione di 24 gradi e cambiare i nomi dei due TROPICI. In quanto non vi è più corrispondenza. Oggi dovrebbero essere chiamati TROPICO DEI GEMELLI e TROPICO DEL SAGITTARIO. Le ragioni astronomiche dei primi due nomi sono venute meno.

    Torniamo al nostro calcolo. Oggi il Sole transita sul 54esimo grado precessionale. O meglio dista dal punto 00 precessionale (non dall’equinozio) 54 gradi, che se moltiplicati per 72 da 3888 anni. Questa secondo gli antichi trattati di astronomia vedica segna l’inizio del Kali Yuga. Cioè l’era che gli Indiani chiamano Kali Yuga ha avuto inizio 3888 anni fa.

    A questi ne vanno aggiunti 432, sono gli anni del “piccolo Sandya” in cui è nato Vedavyasa il compilatore dei Vedas. 3888 + 432 = 4320. Da qui possiamo dedurre che i Vedas sono stati messi per iscritto tra il 1877 aC, e il 2039 aC. (più o meno quello che dice wikipedia).

    Qui i calcoli sono approssimativi, era mia intenzione fare un esempio di computo non arrivare alla data precisa. Ma di sicuro sono stati compilati poco dopo 1877 aC.
    [Modificato da Giullare108 29/06/2011 07:12]
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    Giandujotta.50
    Post: 42.155
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    00 29/06/2011 07:07
    cosa contengono questi libri?

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    Giullare108
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    Città: MILANO
    Età: 67
    00 29/06/2011 08:32
    Di cosa parla la letteratura vedica o di cosa parlano i 4 Veda?

    I 4 veda sono una raccolta di inni per uso liturgico.

    I Puranas sono libri di cronache. Sono riportate antiche storie, di Re, sacerdoti e altri personaggi. Tra i testi canonici vi sono 18 Puranas superiori e 18 Puranas inferiori.

    Il Ramayana e il Mahabharata sono testi epici. A differenza del Ramayana, il Mahabharata contiene più storie, e con i suoi 100 mila versi è il testo antico più lungo del mondo. Qualcuno lo considera un Purana, ma non è ammesso nel canone. L’autore del Mahabharata, è il compilatore (non autore) dei Vedas, il suo nome è Vedavyasa. Figlio d’arte, Parasara il padre era uno scrittore, a lui sono attribuite alcune opere. Vedavyasa ha scritto anche un paio di Puranas, il Bagavata Purana e il Bahavisha Purana.

    Poi vi sono gli antichi trattati scientifici.

    Per esempio: il Surya Siddhanta è un trattato di astronomia (il Surya Siddhanta è solo uno dei tanti).
    Il Vastu Sastra è un trattato di architettura (anche questo è solo uno dei tanti).
    Il Panini è un trattato di Grammatica (questo è il più famoso).
    Il Sangitaratnakara è un trattato di musica (uno dei tanti).
    Lo Yajur è un trattato di medicina, con capitoli che riguardano l’ortopedia (il più famoso).

    Così vi erano trattati di etica, di matematica, di filosofia, ecc.. E persino un trattato sull’amore di cui noi conosciamo solo un piccolo capitolo (l’opera è molto più vasta), il suo titolo è il Kama Sutra. Kama significa amore e Sutra racconti o insegnamenti. Che non è il libro che tutti pensano. L’opera integrale, contiene norme di igiene personale e molto altro…

    Purtroppo vi è l’abitudine di pubblicare solo estratti… colpa dei vari santoni, sia occidentali che orientali.
    Per esempio la Bagavad Gita è un piccolissimo capitolo dell’enorme Mahabharata.

    E' il testo base di molti religiosi occidentali che si professano induisti. Alla domanda perché non viene usato tutto il Mahabharata, ti rispondono che la Bagavat Gita è fulcro di tutto il libro, basta e avvanza. Circa 700 versi su 100 mila. Alla domanda, in che epoca è avvenuta l’estrapolazione e chi fu il primo a farlo, non sanno rispondere. Alla domanda, come mai il capitolo non è completo. Usano meno di un terzo del capitolo intitolato Bhagavad Gita, scendono dalle nuvole, qualcuno dice impossibile. Rispondo, procurati il Mahabharata e leggi.

    A questi seguono le Upanishad, che però sono tardive… molte Upanishad sono medioevali, sono dei commentari…
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    Giandujotta.50
    Post: 42.155
    Moderatore
    00 29/06/2011 08:39
    la figura del "Supremo" cioè Dio, com'è delineata?
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    Giullare108
    Post: 296
    Città: MILANO
    Età: 67
    00 29/06/2011 15:37
    Premetto, che il sottoscritto non è religioso, quando mi professo non credente, significa proprio nessuna religione. Ma non mi definirei ateo… lascio la porta aperta… Ma la fessura è molto piccola.

    Come non credente, difficilmente affronto temi teologici, cerco di vedere le cose da un punto di vista antropologico, e visto che vi sono dei testi, anche filologico.

    Nelle opere della letteratura vedica, vi è un solo e unico Dio. Questo Dio ha un nome, si chiama Visnu, che al letterale si potrebbe tradurre con l’Immanente.
    Visnu è il “non nato”, è l’essere eterno, creatore del tutto e di tutto. Quando non c’era nulla, Lui c’era. E’ lui che ha creato questo universo…

    Sotto una lode a Visnu…

    Mahabharata sezione 63 (Adivansavatarana Parva).
    In realtà egli è l’immortale non nato, il creatore dell’universo e il signore di tutti.
    In verità, egli è l’invisibile causa di ogni cosa, egli non conosce deterioramento, egli pervade tutte le anime, egli è il mozzo attorno al quale tutto si muove, è la sostanza in cui i tre attributi della natura, quali: Sattva, Ragias e Tamas coesistono.
    Egli è l’anima universale, l’immutabile, la materia con cui questo universo è stato creato ed il creatore.
    Egli è il controllore, l’invisibile abitante di ogni oggetto, l’invisibile creatore di questo universo composto da cinque elementi grossolani, il quale è tenuto insieme dai sei attributi.
    Egli è Pranava o Om contenuto nei Vedas.
    Egli è infinito, incapace di essere mosso da nessuna forza, salvo per il proprio volere.
    Egli è l’illustre personificazione dell’ordine chiamato Sanniasa.
    Egli è colui che aleggiava sulla superficie delle acque prima della creazione
    Egli la sorgente di ogni fama. Egli è il gran mescolatore, la non creata e invisibile essenza di tutto. Egli è immutabile, privo di quegli attributi che possono essere riconosciuti dai sensi.
    Egli è l’universo intero.
    Egli è senza inizio, senza nascita e senza decadenza.
    Egli è infinitamente ricco. Egli è il Signore di tutte le creature.

    Metto in risalto questa linea, perché somiglia molto a un versetto della Genesi:

    EGLI E’ COLUI CHE ALEGGIAVA SULLA SUPERFICIE DELLE ACQUE PRIMA DELLA CREAZIONE.

    La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque (Genesi 1:2 CEI).

    Ovviamente parlo per quello che c’è scritto nei testi e non per quello che la gente fa oggi…
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    Giandujotta.50
    Post: 42.155
    Moderatore
    00 29/06/2011 16:10
    ci sono stati sicuramente ritrovamenti di manoscritti...a quando risale il piu antico?
    Anche per i veda ci sono diatribe sulla loro interpretazione?
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    Giullare108
    Post: 296
    Città: MILANO
    Età: 67
    00 29/06/2011 17:55
    L’India malgrado che un Italiana sia al governo (Sonia Ghandi), malgrado la colonizzazione inglese, è rimasto un paese chiuso e dalle mille facce.

    Si sa che i manoscritti sono stati scritti con inchiostro, di tre colori, rosso, verde e nero. Su foglie di palma trattate. Una sorta di carta come quella fatta con il papiro.

    Molti libri sono considerati sacri, e a noi poveri MLECCHA (barbari) non li fanno neanche toccare. Le traduzioni in inglese, sono tutte di epoca coloniale, tranne di qualche frammento ad uso e consumo del santone di turno. Finita la colonizzazione, sono rimaste le vecchie traduzioni…

    Ogni tanto salta fuori qualcosa di nuovo… nuovi manoscritti trovati in qualche biblioteca di qualche vecchio tempio… in India vi è più di unun ente che si occupa di questo, per esempio la scuola di ricerca sul sanscrito.

    Del Mahabharata so che esistono dei manoscritti ritrovati nel Bengala e uno detto manoscritto di Bombey. Ma non so dire quanto siano vecchi. So che quasi tutte le traduzioni fatte in epoca coloniale, comprese quelle moderne in Hindi, danno maggior preferenza ai manoscritti del Bengala.

    L’India di un tempo si chiamava BHARATA e i suoi confini non erano quelli attuali era molto più grande. Un esempio si trova in un sito archeologico in Cambogia, noto come ANKOR WAT o tempio di ANKOR. I bassorilievi delle sue mura raffigurano storie contenute nel Mahabharata (GRANDE BHARATA). Il tempio è dedicato a Visnu. Questo conferma che ai tempi in cui il tempio è stato costruito il testo era conosciuto.

    Gli esperti non sono mai concordi nel datare queste opere… tra gli esperti indiani e quelli occidentali vi è un abisso, divergono in tutto. Ci si basa sul manoscritto, il tipo di scrittura, il tipo di carta, ecc.. quindi se ad esami di laboratorio un manoscritto risulta essere una trascrizione (una copia) attraverso il tipo di scrittura retrodatano il testo (non il libro).

    Vi sono dei passi nel Rig Veda, dove viene descritto il fiume Saraswati, fiume navigabile, che sfociava nel mar arabico. Oggi è in secca… e i geologi affermano che è in secca da migliaia di anni. Si può rilevare il suo antico letto, solo attraverso il satellite…

    Per quanto riguarda le diatribe… si ci sono.
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    Giullare108
    Post: 296
    Città: MILANO
    Età: 67
    00 30/06/2011 03:41

    Giandujotta: cosa contengono questi libri?

    Il contenuto del Mahabharata, Vyasa il suo autore dice:

    Mahabharta Adi Parva sezione 1
    Con grande attenzione ho composto un poema. In modo piacevole, spiegherò i misteri del Veda e delle sue ramificazioni. Altri soggetti saranno presi in considerazione, per esempio i rituali contenuti nei commentari. L’opera da me composta richiamerà le tre funzioni del tempo, quali: il passato, il presente e il futuro, le determinazioni della vita umana quali: la decadenza, la paura, la malattia, l’esistenza e la non-esistenza, la descrizione degli usi e dei costumi dei vari popoli, i doveri concernenti le quattro caste, i doveri ascetici per gli studenti, le dimensioni del Sole, della Luna, dei pianeti, delle costellazioni e delle stelle, i quali flussi determinano la durata delle quattro ere (Yugas). Spiegherò il Rig e lo Yaiur Veda, e anche l’Adiatma, la scienza chiamata ortopedia e il trattamento di alcune malattie. Insegnerò la carità e il Pasupatadarma, parlerò del particolare proposito di alcune nascite, sia celesti che umane, descriverò i luoghi di pellegrinaggio, parlerò delle acque sacre, di fiumi, di montagne, di foreste, di oceani, di città celesti e dei Kalpas. Sarà rivelata l’arte della guerra, le usanze delle nazioni e i loro linguaggi, la natura del comportamento e l’essenza della pervadente energia.

    Nel Mahabharata, Vyasa cerca di spiegare i Vedas e le sue ramificazioni. Lo fa illustrandole con storie, di Re o altri personaggi del passato. In queste storie vi include insegnamenti di scienza… In altre parti del testo, afferma che il Mahabharata è stato scritto per le persone meno intelligenti, in modo che anche queste potessero avere un istruzione.
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    Giullare108
    Post: 296
    Città: MILANO
    Età: 67
    00 30/06/2011 06:05
    Quanto dice uno studioso indiano su come datare i testi dell’antica letteratura vedica. La sua opera si intitola:

    THE DATE OF THE MAHABHARATA WAR AND THE KALI YUGA
    LA DATA DELLA GUERRA DEL MAHABHARATA E DEL KALI YUGA

    By
    Del

    Prof. K. SRINIVASA RAGHAVAN

    Casa editrice:
    Srinivasa Gandhi Nilayam, Srigam Printers, Madras- 18.

    Prima edizione del 23 Sep. 1969.


    INTRODUCTION
    I have gone carefully through all the essays of the occidental and oriental scholars in determining the date of the Maha Bharata War. Those scholars have variously fixed the date ranging from 1919 B.C. to 315 B.C. Most of their ideas are empirical and not a few of them are the product of fanciful imagination or preconceived notions. It is now possible dispassionately to determine the correct date with a high degree of accuracy, and this is based on astronomical data and the internal evidence of the Maha Bharata alone.
    We may in fact justly and properly style the date of the Maha Bharata war, which the science of astronomy has now in controvertibly fixed on 22 Nov. 3067 B.C., as the true anchor sheet of Indian chronology and history, as every date indicated by Indian astronomy and supported by Ancient Indian Puranic history depends on it.



    Libera traduzione (solo il senso del testo).

    INTRODUZIONE
    Per determinare la data della guerra del Maha Bharata. Ho esaminato con attenzione tutti i saggi degli studiosi occidentali e orientali. Questi studiosi in modo vario hanno fissato la data in un periodo che va 1919 a.C. al 315 a.C. La maggior parte delle loro idee sono empiriche e non poche di queste sono il prodotto di immaginazione fantasiosa o di nozioni preconcette. In modo spassionato, oggi è possibile determinare la data corretta con un alto grado di precisione, e questo basandosi sui dati astronomici e l'evidenza interna del solo Maha Bharata.
    Infatti, in modo giusto e corretto, noi possiamo datare la guerra del Maha Bharata, che la scienza dell'astronomia ha in modo controvertibile fissato al 22 Novembre del 3067 a.C., come vero ancoraggio della cronologia della storia indiana, ogni data è indicata dall'astronomia e supportata dalle antiche storie dei Puranas indiani che da essa dipendono.

    Vi sono eventi che nel cielo si ripetono solo dopo migliaia e migliaia di anni. La posizione degli astri, data dall’autore del Mahabharta, diviene un utile strumento per datare le storie in esso contenute, tra cui la battaglia di Kurukshetra e l’inizio del Kali Yuga.
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    Giullare108
    Post: 296
    Città: MILANO
    Età: 67
    00 30/06/2011 06:26

    2. Since Maha Rishi Veda Vyasa gives the positions of the Sun, Moon, Rahu, Saturn, Jupiter, Mars and Venus at the time of the Maha Bharata war, also the positions of the Sun and Moon and the winter solstice at the time of Bheeshma's death, a few days after the M. B. war, the exact date of the beginning of the M. B. war is next determined.



    LIBERA TRADUZIONE:


    2. Poiché Maha Rishi Veda Vyasa ha dato le posizioni del Sole, Luna, Rahu (Nodo Lunare Nord), Saturno, Giove, Marte e Venere al momento della guerra del Maha Bharata, poiché ha dato anche le posizioni del Sole, la Luna e il Solstizio d'Inverno, al momento della morte di Bheeshma, avvenuta pochi giorni dopo l’inizio della guerra del M.B., la data esatta dell'inizio della guerra del M.B. può essere stabilita.



    Vedavyasa l’autore del Mahabharata, da le indicazioni astronomiche, che vi erano al momento dell’inizio della battaglia di Kurukshetra.

    Ha queste aggiunge la combinazione astronomica, visibile al momento della morte di un generale, il cui nome era Bheeshma.

    Oggi siamo nell’epoca dei computer… è sufficiente inserire i dati contenuti nel testo in un qualsiasi softwar di astronomia, per ottenere la data delle combinazioni astrali descritte.
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    Giandujotta.50
    Post: 42.155
    Moderatore
    00 30/06/2011 06:39
    Giullare, ti lascio una domanda per quando avrai tempo di rispondere...
    I veda sono considerati libri sacri?
    Sono usati per momenti liturgici, per riti religiosi? Si fa riferimento a loro come a modelli di vita pratica? Insegnamenti di vita?
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    Giullare108
    Post: 296
    Città: MILANO
    Età: 67
    00 30/06/2011 07:01
    I 4 Veda sono i libri più sacri dell’induismo. Quindi la risposta è si… sono considerati sacri.
    Il termine sanscrito per definire la sacralità di un testo è SHASTRA.

    Gli inni contenuti nei Veda sono per scopo liturgico e rituale. Per farmi capire, somigliano a quelli contenuti nel libro dei salmi. Queste lodi venivano e vengono imparate a memoria e recitate durante le cerimonie.
    [Modificato da Giullare108 30/06/2011 07:04]
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    Giullare108
    Post: 296
    Città: MILANO
    Età: 67
    00 01/07/2011 12:53
    Il Mahabharta da i segeunti dati, per la nascita di Krishna.

    Luna 52° 15’
    Giove 91° 16’
    Sole 148° 15’
    Mercurio 172° 33’
    Venere 180° 15’
    Saturno 209° 57’
    Marte 270° 01’
    Nodo Lunare Nord 16° 01’.

    Era il mese di Bhadrapada tra Luglio e agosto (così sfatiamo la diceria, di chi dice che Krishna è nato il 25 dicembre, come Gesù).

    Era l’ottavo giorno del mese.

    Quello che segue è quanto dice uno studioso indiano:


    European scholars who could not imagine of the hoary tradition of Bharat, searched for this combination of planetary positions from 1000 B.C. to 500 A.D. Vhen they found that they could not fix the date, the only other alternative for them was to say that Sri Krishna is a mythical person, and the puranas false stories. Poor scholars!



    LIBERA TRADUZIONE

    Gli studiosi europei che non immaginano la tradizione del Bharata, cercano questa combinazione planetaria tra il 1000 a.C. e il 500 d.C.. Non trovandola, non potendo fissare una data, non gli rimane che un alternativa, quella di dire che Krishna è un persona mitologica e che le storie dei Puranas sono false. Poveri studiosi!



    Quelle posizioni, corrispondono al 27 Luglio 3112 a.C.. Secondo il nostro calendario era un Venerdi.
    [Modificato da Giullare108 01/07/2011 12:55]
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    LeonardoN
    Post: 3.360
    00 25/08/2011 17:20
    Caro Giullare,
    mi sono letto anche quasi tutto questo libro Le letterature dell'india

    non so se prima delle ferie che iniziano sabato potrò porti i miei quesiti ma senz'altro la lettura è stata molto edificante.

    Ciao, Leo

    _____________________________________________________________________________________________

    Il "mistero" non permette lo scontro, ma favorisce l'unità tra ricerca e offerta della verità!
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    Giullare108
    Post: 296
    Città: MILANO
    Età: 67
    00 26/08/2011 02:05
    Ciao Leonardo,
    Per tutta la una settimana prossima non potrò rispondere… lascia pure le domande al mio ritorno leggerò e risponderò
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    LeonardoN
    Post: 3.360
    00 12/09/2011 14:34
    Re:
    Giullare108, 26/08/2011 02.05:

    Ciao Leonardo,
    Per tutta la una settimana prossima non potrò rispondere… lascia pure le domande al mio ritorno leggerò e risponderò




    Ciao Giullare, sono tornato dalle ferie ed ho visto che hai postato tanto altro materiale interessante, farò del mio meglio per leggerlo e di continuare la nostra edificante conversazione.

    Leo

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  • dispensa.
    00 12/09/2011 23:07
    Re:
    Giullare108, 29/06/2011 15.37:

    Premetto, che il sottoscritto non è religioso, quando mi professo non credente, significa proprio nessuna religione. Ma non mi definirei ateo… lascio la porta aperta… Ma la fessura è molto piccola.

    Come non credente, difficilmente affronto temi teologici, cerco di vedere le cose da un punto di vista antropologico, e visto che vi sono dei testi, anche filologico.

    Nelle opere della letteratura vedica, vi è un solo e unico Dio. Questo Dio ha un nome, si chiama Visnu, che al letterale si potrebbe tradurre con l’Immanente.
    Visnu è il “non nato”, è l’essere eterno, creatore del tutto e di tutto. Quando non c’era nulla, Lui c’era. E’ lui che ha creato questo universo…

    Sotto una lode a Visnu…

    Mahabharata sezione 63 (Adivansavatarana Parva).
    In realtà egli è l’immortale non nato, il creatore dell’universo e il signore di tutti.
    In verità, egli è l’invisibile causa di ogni cosa, egli non conosce deterioramento, egli pervade tutte le anime, egli è il mozzo attorno al quale tutto si muove, è la sostanza in cui i tre attributi della natura, quali: Sattva, Ragias e Tamas coesistono.
    Egli è l’anima universale, l’immutabile, la materia con cui questo universo è stato creato ed il creatore.
    Egli è il controllore, l’invisibile abitante di ogni oggetto, l’invisibile creatore di questo universo composto da cinque elementi grossolani, il quale è tenuto insieme dai sei attributi.
    Egli è Pranava o Om contenuto nei Vedas.
    Egli è infinito, incapace di essere mosso da nessuna forza, salvo per il proprio volere.
    Egli è l’illustre personificazione dell’ordine chiamato Sanniasa.
    Egli è colui che aleggiava sulla superficie delle acque prima della creazione
    Egli la sorgente di ogni fama. Egli è il gran mescolatore, la non creata e invisibile essenza di tutto. Egli è immutabile, privo di quegli attributi che possono essere riconosciuti dai sensi.
    Egli è l’universo intero.
    Egli è senza inizio, senza nascita e senza decadenza.
    Egli è infinitamente ricco. Egli è il Signore di tutte le creature.

    Metto in risalto questa linea, perché somiglia molto a un versetto della Genesi:

    EGLI E’ COLUI CHE ALEGGIAVA SULLA SUPERFICIE DELLE ACQUE PRIMA DELLA CREAZIONE.

    La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque (Genesi 1:2 CEI).

    Ovviamente parlo per quello che c’è scritto nei testi e non per quello che la gente fa oggi…



    se ricordo bene Visnu ( Agni) ha due facce contrapposte di creatore e distruttore..e in questo ripetuto in altre credenze secondo un docente di religioni si identifica lo stesso satana trinitario della bibbia.

    La frase in risalto cosa vorrebbe dimostrare??

    Che la trinità è condivisa da molte religioni?

    Che diversi simboli inerenti ad essa si trovano tra popoli che non hanno mai avuto contatti??

    Cosa che gli antropologi e storici non si spiegano se non supponendo l'esistenza di Atlantide o per alcuni degli extraterrestri??

    Che si discute di un inconscio collettivo presente in pazienti strani??

    Che tutto sommato è sintetizzato nell'ambito di manifestazioni spiritiche??

    salutin




    [Modificato da dispensa. 12/09/2011 23:09]
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    Giullare108
    Post: 296
    Città: MILANO
    Età: 67
    00 13/09/2011 11:09
    Visnu non è Agni. Ne Visnu ne Agni hanno due facce. Visnu è la personalizzazione del tutto, essendo tutto ciò che esiste per gli Hindu è Dio. Agni è la personalizzazione del fuoco. Agni ha sette lingue o sette fiamme, ognuna di queste ha il compito di bruciare qualcosa. Agni da solo non potrebbe esistere senza Varuna (l’acqua), Vayu (l’aria), ecc..

    Agni non centra nulla con la triade indiana, composta da Visnu, Brahma e Siva. Visnu è il creatore, Brahma è la personificazione della creazione. Siva il distruttore.

    Nelle religioni molto antiche, le stelle, la natura e gli elementi, sono stati personificati. Poi su questi personaggi, si sono costruite delle storie, che all’origine erano per uso didattico. Oggi sono considerati miti da qualcuno e personaggi reali dai religiosi.

    La frase evidenziata mostra semplicemente quello che c’è scritto… Visnu prima di cominciare a creare "galleggiava" sulle acque… La frase è contenuta anche nella Genesi.

    Non sono religioso per cui non credo agli spiriti e allo spiritismo…
    [Modificato da Giullare108 13/09/2011 11:11]