00 22/07/2011 19:32
Riportiamo una selezione di tali esperienze.


• “ERO OMOSESSUALE dall’età di otto anni; quando compii i ventitré anni ero assolutamente, indubitabilmente schiavo della mia carne. […] Ricordo ancora almeno 150 maschi coi quali mi abbandonai ripetutamente a ogni specie di perversione sessuale.
Segretamente sapevo che l’omosessualità era sbagliata. E alcuni anni fa, quando fui invitato a un’adunanza dei testimoni di Geova, cominciai a rinsaldare questa convinzione circa l’errore del comportamento omosessuale. Per di più, mi piaceva quello che udivo dai Testimoni. L’idea di vivere per sempre in una terra paradisiaca mi attraeva realmente. Era così piacevole, così confortante. Mi ero sempre chiesto perché il mondo è così com’è, con tanto odio, avidità ed egoismo. Mi chiedevo che speranza c’era per il futuro. I testimoni di Geova mi diedero le risposte. Ma neppure con ciò cambiai immediatamente la mia vita di omosessuale; sapevo che sarebbe stato difficile, perché mi piaceva moltissimo. […]

In seguito ci ricaddi. Ma non mi diedi per vinto. Detestavo ciò che avevo fatto e presi una più ferma risoluzione di non praticare di nuovo l’immoralità. Pochi probabilmente riusciranno a capire la lotta che sostenni, la tremenda agonia, giorno e notte, mentre la ‘carne’ implorava la soddisfazione sessuale. Col tempo vinsi la lotta, ma non con le mie proprie forze. Mi rivolsi continuamente a Dio in preghiera e gli chiesi il suo aiuto, ed egli effettivamente mi aiutò. Comunque, agii in armonia con le mie preghiere. […]

Col tempo abbandonai completamente ogni pratica omosessuale e fui accettato per il battesimo dai testimoni di Geova. Nel frattempo ho sposato una brava donna cristiana, e siamo veramente felici e contenti nella meravigliosa disposizione coniugale di Geova. Inoltre, sono servitore di ministero in una congregazione dei testimoni di Geova. Ma ciò che mi reca particolarmente piacere è che ora ho la coscienza pura, e so di condurre una vita approvata dall’Onnipotente Dio. – Torre di Guardia dell’1/2/75, pag. 71-72




“ERO OMOSESSUALE dall’età di 13 anni. In realtà non mi piaceva vivere; ero molto infelice e non volevo che si sapesse della mia vita. Volevo cambiare e sapevo che alcuni miei familiari erano testimoni di Geova. Sapevo che da qualche parte c’era una vita migliore. L’anno scorso avevo sentito alla televisione che ci sarebbe stata un’assemblea a Buffalo e decisi di venirci. […] Cominciai lo studio e abbandonai la vita immorale di prima per condurre una vita pura. Questo mi ha portato a dedicare la mia vita al servizio di Geova”. – Svegliatevi! dell’8/4/77, pag. 21





• “COME SONO grato a Dio perché ora sono diverso, perché ora vivo in un modo diverso e perché ora mi sento pulito e libero e fermamente orientato su valori duraturi! Sono stato liberato dalle tenebre per camminare nella meravigliosa luce di Dio. […]

Sono stato un omosessuale. Come ho potuto vivere così? Forse la situazione familiare: una famiglia con otto figli e un padre morto troppo presto. L’ambiente in cui vivevo, gli amici frequentati, questa società marcia nel suo insieme: tutto aveva inciso su di me. Così, fin dai primi anni della mia fanciullezza iniziai a compiere atti di condotta innaturale. […] Alcuni dicono che gli omosessuali sono degli anormali per nascita. Ma no, non è così! Posso assicurarvelo! È tutto un ambiente, un modo di pensare che penetra nella persona fin da giovane e la cambia profondamente, così profondamente che si pervertono, senza che essa se ne renda conto, sentimenti e pensieri. Arriva quindi a pensare in modo diverso e poi diviene ciò che pensa ed è diversa. Ma è un processo lento, non naturale, angoscioso, determinato dall’azione esterna su se stessi e sulla propria mente soprattutto, e non da un difetto genetico. […]

Già da ragazzo la mia famiglia aveva studiato con i Testimoni di Geova la Sacra Bibbia. Ma poi, essendo il mio cuore simile, almeno a quel tempo, a “luoghi rocciosi” (Matt. 13:20, 21), presto cessai di interessarmene. Passarono diversi anni. Infine ripresi lo studio, frequentando contemporaneamente le adunanze. Le delusioni della vita avevano inciso su di me facendomi ora prendere seriamente in considerazione le verità bibliche. Dovetti intraprendere una lotta serrata per cambiare la mia vita e convertirla alle cose buone. Ricordo che una sera, quando ormai le verità bibliche conosciute dieci anni prima incominciavano a operare in me, mi trovai di notte solo sulla terrazza di casa mia. Cominciai a meditare e riflettere pensando a Dio e piansi. Quel pianto mi fece bene, mi scese al cuore. Presi la determinazione di andare avanti nel cambiamento della mia condotta. Troncai quindi ogni legame con un passato burrascoso […]

Studiai per circa nove mesi la Parola di Dio e infine, nell’agosto del 1976, dedicai la mia vita a Geova Dio simboleggiandolo col battesimo, presentandomi come una nuova persona. Sì, sono davvero nuovo, e ora che la Parola di Dio ha potentemente operato in me trasformandomi, benché provi angoscia pensando al mio passato irripetibile, trovo anche nuovo coraggio nel confrontare la mia vita passata a quella attuale purificata, la mia disperazione ormai passata alla mia attuale vita quieta e felice con belle prospettive future.

Se mai qualche lettore avesse avuto la mia triste esperienza, a lui un particolare, forte incitamento: Coraggio! Si può cambiare. La Parola vivente di Geova Dio dice: “Né uomini che giacciono con uomini . . . erediteranno il regno di Dio. E questo ERAVATE alcuni di voi. Ma siete stati lavati, ma siete stati santificati, ma siete stati dichiarati giusti nel nome del nostro Signore Gesù Cristo e con lo spirito del nostro Dio”. (1 Cor. 6:9-11) Non è questo passo biblico una potente espressione di vittoria sulle cose basse che avviliscono l’umanità? – Svegliatevi! dell’8/1/78, pag. 25-27