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In questo che appare come un quadro sostanzialmente uniforme, è ben difficile bollare come ‘fondamentalista’ la lettura biblica dei testimoni di Geova in tema di omosessualità, cioè come se ne costituisse un aspetto peculiare. Esula dagli scopi di questa trattazione l’esprimere un giudizio di merito su tale condanna, nei riguardi della quale (da non testimoni di Geova, da non cristiani, da non credenti, da laici, da atei, come pure da cristiani e credenti ‘sui generis’) si possono evidentemente avere le opinioni più disparate. Ad esempio, anche riconoscendo il fatto che la Bibbia deplori lo stile di vita gay, si può dubitare che essa sia effettivamente l’espressione del pensiero divino. I testimoni di Geova però ne sono fermamente convinti; credono che le Scritture rivelino il pensiero e la visione delle cose di Dio in tutti gli aspetti della vita, anche e soprattutto in campo morale.

Pertanto, il rifiuto della pratica omosessuale nella fede dei testimoni di Geova, lungi dall’essere una presa di posizione moralistica o reazionaria, deriva dal rispetto che essi mostrano per le Sacre Scritture come espressione della volontà divina. [NOTA 32] È impossibile essere o diventare testimoni di Geova senza avere le idee chiare sulla liceità degli atti omosessuali, come è impossibile esserlo o diventarlo senza riporre piena fiducia nella Bibbia. Ergo, le critiche mosse a tale rifiuto (analoghe a quelle mosse alla maggioranza delle religioni della cristianità), trovando puntuale confutazione nell’autorità scritturale, risultano artificiose e impalpabili; oppure, secondo un differente punto di vista, dovrebbero essere piuttosto re-direzionate allo scopo di minare l’assunto iniziale di ispirazione divina del testo sacro. [NOTA 33] Oltre a ciò, i testimoni rivendicano il diritto individuale di possedere, e di affermare, le proprie convinzioni anche quando esse risultino impopolari o fuori moda:


Se qualcuno ti chiede: “Cosa pensi degli omosessuali?” Potresti rispondere: “Non ce l’ho con gli omosessuali, ma non trovo giusto quello che fanno”. Ricorda: se segui la legge morale della Bibbia scegli uno stile di vita, ed è tuo diritto farlo. (Giosuè 24:15) Non vergognarti delle tue idee. — Svegliatevi! 12/2010, pag.22, 23, articolo “I giovani chiedono - Come faccio a spiegare il punto di vista della Bibbia sull’omosessualità?” [NOTA 34]




Il ‘no’ alla condotta omosessuale è da sempre parte integrante dell’identità cristiana dei testimoni di Geova. Esemplare per limpidezza ed incisività è anche la seguente dichiarazione:


Un tribunale ecclesiastico protestante ha votato a favore del diritto di una chiesa di “eleggere un omosessuale dichiarato come anziano del proprio consiglio direttivo”, riporta il periodico Christian Century. Certi teologi sostengono addirittura che la fede in Gesù non sia essenziale per la salvezza. Credono che ebrei, musulmani e altri “possano avere le stesse probabilità [dei cristiani] di andare in cielo”, riferisce il New York Times. Immaginate un marxista che si batta a favore del capitalismo o un democratico che proponga la dittatura o un ambientalista che sostenga la deforestazione. “Un individuo del genere non può essere veramente marxista né democratico né ambientalista”, direte, e a ragione. Eppure, se considerate la diversità di vedute fra coloro che oggi si definiscono cristiani, troverete opinioni diametralmente opposte e spesso in contrasto con gli insegnamenti del Fondatore del cristianesimo, Gesù Cristo. Cosa fa pensare questo circa il tipo di cristianesimo che professano? – Torre di Guardia dell’1/6/00 pag. 3.