In questo articolo si vuol dare a credere che i testimoni di Geova tollerino o proteggano la pedofilia
www.gazzettino.it/articolo.php?id=187588&sez=NORDEST
Questa donna dice
A violenza si aggiunse violenza: scoprì che il suocero abusava della nipote. Ma gli Anziani, capi della comunità dei Testimoni, volevano che tacesse. Non tacque e non rimase alla mercé della violenza e delle pressioni. Un giorno di febbraio lasciò casa con una valigia in una mano e la figlia nell'altro, e non s'è più voltata indietro. Ma non è stato facile. «Se esci dai Testimoni di Geova, socialmente sei morto. Perdi tutto e devi ricominciare da zero. In mezzo alle persone (i non Testimoni) di cui prima ti dicevano che erano in balìa di Satana»
Qui si notano diverse incongruenze...
1. Gli anziani "volevano che tacesse". Ora, quelle persone
si prenderanno la loro responsabilità personale, ma sarebbe da capire dove è mai stato detto dai testimoni di Geova e nelle loro istruzioni di invitare altri di "tacere" su casi di abusi sessuali. Se gli anziani lo hanno fatto lo hanno fatto sotto la loro responsabilità, e
non si capisce a che titolo questa signora tiri fuori i testimoni di Geova nel loro insieme. Che c'entriamo noi come religione?
2. La donna ha denunciato il suocero, ma non mi pare che sia stata "punita" per questo
3. Dice di essere stata minacciata di essere "disassociata" perché lasciava la casa del marito violento,
ma i testimoni di Geova non disassociano nessuno per questo motivo. L'impressione è che la signora
stia raccontando delle storie o ometta di dire qualcosa. Dirò di più, tra i testimoni di Geova un marito che picchia la moglie è lui punibile con la disassociazione (eh che diamine!) mentre la moglie è libera di separarsi da lui finché non cambia.
poi continua
Eppure De Rossi ci tiene a puntualizzare che il suo non è un messaggio di ostilità a prescindere verso i Testimoni. Bensì di necessità di essere informati su cosa e come fanno al di là della parole. A fondo. «Dietro la cravatta, la borsa e la bibbia della domenica mattina c'è dell'altro. Pensiamo di sapere tutto di loro e invece sappiamo molto poco. Se una persona conosce approfonditamente i Testimoni di Geova e poi decide comunque di farne parte.... benissimo, vuol dire che è quella la sua strada. Ma tanti restano nei Testimoni, pur sapendo che la loro dottrina non è la verità per paura di perdere la famiglia. Ad esempio per paura che tuo figlio non ti faccia più vedere tuo nipote».
Questo è poco chiaro... perché la donna ha lasciato i testimoni di Geova? Per il suocero che molestava la figlia (Ma lo ha poi denunciato? Come è finita la vicenda?)? Per il marito violento? O per dissensi dottrinali?
Sinceramente a me tutta la vicenda pare un po' fumosa e creata ad hoc per gettare discredito sui testimoni di Geova, con cui la signora sembra essere entrata in dissenso per questioni che
nulla hanno a che vedere con la pedofilia del suocero che passa in secondo piano... e giustamente, perché non ci sono elementi
per incolpare i testimoni di Geova come organizzazione.
Shalom
[Modificato da barnabino 28/03/2012 01:14]
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Sijmadicandhapajiee, gente per cui le arti stan nei musei - Paolo Conte
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