00 07/07/2014 17:03
Non vogli sostituire il termine "ansiosi" con "eccessivamente preoccupati" ma con il termine che si trova anche nel latino di Gerolamo "preoccupati con sollecitudine" cioè preoccupati alla svelta, come quando uno deve prendere il treno che sta per partire.


Gesù ci raccomanda di non lasciarci troppo assorbire dalle difficoltà quotidiane, dalle incognite, dall'assenza di sicurezza e di non lasciarci indebolire da una ansia così dannosa che potrebbe impedirci di servirlo.

Il discorso di Gesù non è centrato sul mangiare e bere ma su cibo e vestito spirituali "non vestirà voi uomini di poca fede?".

Ci dice che se ariamo seminiamo mietiamo e mettiamo nei granai filiamo e tessiamo e guardiamo attentamente gli uccelli (non tutti ma quelli del cielo, come il padre celeste), impariamo lezioni e cresciamo, aumentiamo la nostra altezza spirituale di poco, (ci preoccupiamo ovviamente dell'oggi e del domani) non ci preoccupiamo del domani all'ultimo momento, non siamo come quelli delle nazioni che cercano all'ultimo momento in fretta quello di cui hanno ansia, sappiamo come il padre che dobbiamo imitare che abbiamo bisogno di alcune cose, ci preoccupiamo con sollecitudine della nostra vita (specie spiritualmente) e del nostro vestito (simbolico)
allora
in conclusione (Verso 33) abbiamo cercato già prima il regno e la sua giustizia e tutte queste cose vi saranno aggiunte.

Geova ce le dà ogni giorno, specialmente cibo spirituale cioè istruzioni come cibo e forza in azione per fare la sua volontà.