Il sostantivo greco
diatheke traduce quello ebraico
berith, che ha prettamente il senso di
patto, accordo.
I patti sono quindi accordi che avvengono tra due parti: costituiscono la base e il mezzo perché Dio adempia gradualmente il Suo proposito.
Per fare un
excursus dei vari patti, dobbiamo necessariamente partire dalla Genesi.
Il proposito di Dio è espresso in Gen. 1:28: Adamo, che era in
relazione filiale con Dio (Luca 3:38), aveva avuto il comando di estendere il paradiso in tutta la terra.
Tutta la progenie di Adamo sarebbe stata in relazione filiale con Dio e per sempre, ma il peccato troncò
momentaneamente quella relazione, giacchè il comando fu dato da Dio ad Adamo e i figli di Adamo nacquero peccatori, come una sorta di "tara" (Rom. 5:12 ; Salmo 51:5).
Tutto perduto? No!
Intanto il proposito di Dio di Gen. 1:28 è immutabile - piaccia o non piaccia - come lo è Dio stesso (Giac. 1:17), infatti Dio prese subito, nell’ Eden, un provvedimento per il riscatto e la salvezza della progenie di Adamo incolpevole e redimibile, perché quella stessa progenie potesse godere di quella
relazione filiale mai goduta!
Geova promise un seme, il seme della donna, che avrebbe schiacciato la testa al serpente (Gen. 3:15).
Chi era il seme? Chi era la donna? Questo è ciò che sarebbe stato rivelato nella pienezza in sede di Rivelazione neotestamentaria…
Dio ha stabilito di adempiere il suo proposito immutabile, espresso nella Genesi, per mezzi di alcuni patti ed attraverso questi, Egli adempirà totalmente il suo proposito.
L’ identità del seme di Gen. 3:15 rimase misteriosa fino al
patto abraamico, cioè un patto tra Geova e Abraamo affinchè per mezzo del suo seme le nazioni della terra potessero benedirsi.
Ma chi era il seme di Abraamo?
In Gen. 12:3 vi è la prima promessa abraamica, ma in Gen. 12:7 Dio disse ad Abraamo che il paese di Canaan sarebbe stato dato al suo seme.
Infatti, gli israeliti sono seme di Abraamo, ma sono l’ Israele secondo la carne (confr. 1 Cor. 10:18), non la vera Israele secondo la promessa, l’ Israele di Dio, l’ Israele Spirituale (Rom. 9:6-8 ; Gal. 6:15-16 ; Apoc. 7:4-8).
Perché?
Perché la vera Israele e il seme messianico furono preordinati
prima della fondazione del mondo, ancor prima dell' Israele carnale o naturale: Cristo mise la fondazione del mondo in relazione con Abele (Luca 11:50-51) e così fu.
L’ Israele di Dio, l’ Israele Spirituale, la vera Israele, fu preordinata
prima della fondazione del mondo, quindi in Eden, in Gen. 3:15: Cristo e la Sposa Celeste, preordinati prima ancora dell’ Israele secondo la carne (Efes. 1:4-5 ; 1 Pt. 1:20).
Dio ha preordinato quindi una nazione celeste e degli uomini, “
comprandoli dalla terra” (qui troviamo il verbo greco
agorazo, “
comperare”), Apoc. 14:1-5.
Infatti, Gal. 3:15-25 ci parla di quella promessa, che la Legge non ha annullato, al contrario la Legge doveva essere un
tutore, un
pedagogo per condurre al seme, ma la Legge non ha annullato la promessa.
Torniamo a Gen. 12:7. Geova stabilì il
patto della Legge, il patto sinaitico (Esodo 24:7-8) con l’ Israele naturale, carnale con lo scopo di proteggere il seme e condurre il genere umano ubbidiente (Ebrei 5:9) al Messia.
Poi ci fu il
patto davidico, tra Geova e Davide:
la discendenza davidica sarebbe divenuta depositaria delle promesse messianiche eterne (2 Sam. 7:12-16 ; 1 Cron. 17:11-14 ; Luca 1:32-33).
Ci fu anche il
patto per un sacerdozio eterno alla maniera di Melchisedek tra Geova e Gesù (Salmo 110:4), tuttavia Gesù non sarà solo ad esercitare la funzione sacerdotale (Apoc. 5:9-10 ; Ebrei 10:19-20).
Fu poi la volta del
nuovo patto, tra Geova e la vera Israele, l’ Israele di Dio o Israele spirituale, coloro che sono figli di Dio perché Geova li ha adottati per essere coeredi di Cristo (Rom. 8:15-17) e per mezzo dei quali, unitamente a Cristo, tutta l’ umanità ubbidiente sarà affrancata dalla condizione di
futilità o
caducità per godere anch’ essa della
relazione filiale con Dio, mai goduta (Rom. 8:19-22)!
Infine c’ è il
patto del Regno di Luca 22:29-30, tra Gesù e coloro che sarebbero stati chiamati al Regno Celeste, all’ adozione a figli (Rom. 8:15-16).
Costoro saranno
coeredi di Cristo, quindi Governanti celesti, Re, Sacerdoti e giudici con Lui,
le cose nei cieli radunate in Cristo secondo l’
economia o amministrazione divina indicata in Efes. 1:9-10.
Non tutti i cristiani sono coeredi di Cristo, infatti l’
economia o amministrazione divina prevede di radunare in Cristo anche
le cose sulla terra, la speranza cristiana biblica è quella dei
nuovi cieli e nuova terra (2 Pt. 3:13).
Pertanto Geova rivelò gradualmente i particolari del seme della donna di Gen. 3:15, l’ Israele Spirituale preordinata in Eden: doveva discendere da Abraamo, avrebbe incluso molte persone, avrebbe avuto una funzione regale, sacerdotale, giudiziale!
Quindi un regno celeste (
le cose nei cieli radunate in Cristo)
che regnerà sulla terra (
le cose sulla terra radunate in Cristo più i risorti, tra cui il patriarca Abraamo).
Questa è Israele secondo la promessa, quindi i figli di Dio per adozione: non tutti quelli che sorgono da Israele (carnale) sono realmente Israele (l’ Israele Spirituale preordinata in Gen. 3:15 e il cui patto abraamico costituì la base perché il seme della donna fosse il governante del Regno), ma quel seme doveva venire da Isacco.
Da Isacco discesero anche gli israeliti secondo la carne e gli edomiti (Gen. 25:21-26), ma dall' Israele secondo la carne doveva sorgere il seme della donna preordinato in Eden, il seme della promessa, il Cristo!
Che dire della Legge di Dio nel cuore di Ger. 31:31-34?
Dobbiamo vedere l’ applicazione cristiana del passo e la vediamo in Ebrei capitolo 8: il vecchio patto sarebbe divenuto antiquato e sarebbe stato destinato a sparire (Ebrei 8:13) perché per mezzo di quel patto non solo coloro che sono già in
relazione filiale con Dio hanno la legge divina nel cuore (Rom. 8:15-17) ma anche tutta l’ umanità ubbidiente infine l’ avrà, quando grazie alla manifestazione dei figli di Dio adottati (Rom. 8:19)
godrà per la prima volta quella relazione filiale di cui non ha mai goduto (Rom. 8:20-21 ; Ger. 31:34 ; Ebrei 8:10-12 ; Apoc. 21:3-4)!
Radio Maria può confutare queste argomentazioni in una delle prossime trasmissioni?
[Modificato da Aquila-58 06/07/2015 20:25]